ELECTION DAY
Abruzzo al voto in 49 comuni e per referendum: solo oggi fino alle 23 / ELENCO, QUESITI E AFFLUENZA
Nuovi sindaci e consiglieri comunali, la partita più grande si gioca a L'Aquila e in altre 4 città con più di 15mila abitanti dove è previsto l'eventuale ballottaggio del 26
PESCARA. Seggi aperti dalle 7 alle 23 per l'election day referendum e amministrative. In Abruzzo sono 1,2 milioni i maggiorenni chiamati alle urne per il referendum sulla Giustizia. In 236mila circa hanno anche la tessera per eleggere il nuovo sindaco e il nuovo consiglio comunale in 49 comuni al voto. Tra questi anche il capoluogo di regione L’Aquila, che è anche la città più grande a dover rinnovare la propria amministrazione comunale. Mentre il comune più piccolo al voto è Montelapiano con appena 80 abitanti, che vede anche la sfida tra padre e figlia come candidati al ruolo di sindaco.
L'affluenza rilevata alle ore 12 (dati del ministero dell'Interno) è del 17,18% per quel che riguarda le comunali (precedenti 19,16%); per quel che riguarda la partecipazione al voto nel referendum la percentuale si attesta attorno al 5% seguendo la media nazionale.
Domani, lunedì, è il giorno degli scrutini con lo spoglio dei risultati: si comincia dai referendum, per poi passare, dalle 14 alle schede per le Comunali e le eventuali elezioni circoscrizionali.
Per i cinque comuni al voto con più di 15mila abitanti - oltre all’Aquila, Ortona, San Salvo, Spoltore e Martinsicuro - in caso di ballottaggio si torna alle urne il 26 giugno.
49 COMUNI AL VOTO. L’Aquila, Ortona, San Salvo, Spoltore e Martinsicuro. Sotto i 15mila abitanti, invece sono 44 i comuni che rinnovano il proprio sindaco. Nel Chietino: Arielli, Atessa, Castelguidone, Castiglione Messer Marino, Fallo, Fraine, Furci, Gamberale, Giuliano Teatino, Lettopalena, Montelapiano, Pennadomo, Pennapiedimonte, Ripa Teatina, Roccamontepiano, Roccascalegna, Roio del Sangro, Rosello, San Vito Chietino, Tollo e Torricella Peligna. Nell’Aquilano: Balsorano, Barrea, Campo di Giove, Caporciano, Civitella Alfedena, Gioria dei Marsi, Lecce nei Marsi, Luco dei Marsi, Montereale, Morino, Pescasseroli, Prata d’Ansidonia, Pratola Peligna, Sant’Eusanio Forconese, Scoppito e Villavallelonga. Nel Pescarese: Alanno, Brittoli, Scafa e Villa Celiera. Nel Teramano: Crognaleto, Tortoreto e Valle Castellana.
CINQUE REFERENDUM SULLA GIUSTIZIA. Sono tutti abrogativi: chi opta per il “No” sceglie di lasciare in vigore le norme interessate, chi opta per il “Sì” invece per la loro cancellazione. Il primo quesito: se abrogare la parte della Legge Severino che prevede l’incandidabilità, l’ineleggibilità e la decadenza automatica per parlamentari, membri del governo, consiglieri regionali, sindaci e amministratori locali nel caso di condanna per reati gravi. Il secondo: lo stop delle “porte girevoli” per non permettere più il cambio di funzioni tra giudici e pubblico ministero e viceversa nella carriera di un magistrato. Il terzo: via l’obbligo per un magistrato di raccogliere da 25 a 50 firme per presentare la propria candidatura al Csm. Il quarto: togliere la “reiterazione del reato” dai motivi per cui i giudici possono disporre la custodia cautelare in carcere o i domiciliari per una persona durante le indagini e quindi prima del processo. Il quinto: far sì che gli avvocati e i docenti possano votare in merito alla valutazione dell’operato dei magistrati. La precondizione perché i referendum abrogativi siano validi è che si rechi alle urne la metà più uno degli aventi diritto.
ELETTORI POSITIVI AL COVID. Il recente decreto del Governo consente di votare anche agli elettori attualmente positivi, quindi in isolamento domiciliare: in Abruzzo sono quasi in 17mila. Devono inviare al sindaco una dichiarazione scritta e firmata che attesti la volontà di votare presso il proprio domicilio e il certificato della Asl di trattamento domiciliare. Per quel che riguarda l'uitilizzo della mascherine nei seggi, esso è consigliato ma non obbligatorio.