Abruzzo, Barca incontra il patto per lo sviluppo e rilancia le infrastrutture

Il ministro per la Coesione territoriale incontra la consulta del Patto per lo sviluppo. Incontro anche con i dirigenti scolastici: "Su alcuni servizi abbiamo alcuni margini finanziari"

PESCARA. L'Abruzzo può tornare a giocare la partita delle grandi infrastrutture. È quanto emerso dall'incontro questo pomeriggio tra il ministro della Coesione sociale Fabrizio Barca e il Patto per lo sviluppo. Nell'incontro si è parlato in particolare della proposta di corridoio che dovrebbe collegare il Tirreno a Ploce sulla costa balcanica. Un sub-corridoio nazionale, secondo la proposta del Pd fatta propria dal governatore Gianni Chiodi, che dovrebbe costituire un sistena integrato per la logistica delle merci che rilanci e riqualifichi la direttrice est-ovest del paese. Il punto di forza dell'Abruzzo in relazione a questo progetto e alla possibilità di trovare ascolto nel governo, si è detto nella riunione, è la forte componente legata all'export. Il confronto su questo progetto continuerà nelle prossime settimane al ministero delle Infrastrutture. Tra gli argomenti trattati anche l'utilizzo dei fondi Fas. Entro 100 giuorni, ha annuncianto il ministro si potrà avere un piano certo delle risorse da investire su obiettivi strategici.

"In una situazione di risorse scarse, bisogna competere per guadagnarsele. Si compete presentando dei progetti convincenti". Lo ha detto il ministro per la Coesione territoriale, Fabrizio Barca, rispondendo alle domande dei cronisti prima dell'incontro con la Consulta del Patto per lo sviluppo dell'Abruzzo. "Il Governo", ha aggiunto il ministro, "accompagna i processi e garantisce attenzione, un metodo. Uno dei metodi che garantisce è che, in questo nuovo mondo, vengono prima i progetti e poi le risorse finanziarie. Questa mi sembra un indicazione chiara e compresa".

"Ragioneremo nei prossimi giorni con il presidente Chiodi perché ci sono alcuni margini finanziari che potrebbero essere utilizzati d'intesa, se la Regione è d'accordo, su alcuni servizi in questo momento fondamentali" relativi al sociale, ha invece affermato il ministro in mattinata nel corso di un incontro con i dirigenti scolastici abruzzesi, a Pescara. In particolare, questi servizi essenziali, ha spiegato il ministro, riguardano "la scuola, la cura dell'infanzia e quella degli anziani, che non vanno scaricati negli ospedali, ma devono restare in famiglia". "Ci sono dei margini anche in Abruzzo per fare quello che stiamo facendo nel resto del Mezzogiorno", ha concluso Barca. "Nei primi giorni di maggio ne saprete di più".

Il ministro Barca è stato anche in Val di Sangro. "Il fatto che la Regione Abruzzo ha messo molti fondi sulla ricerca è sinonimo della volontà di pensare a dopodomani e i Marchionne di questo mondo, quando vedono ricerca e innovazione, è sicuro che rimangono nei territori. Ci rimangono quando si resta competitivi e qui ci sono tutte le condizioni per esserlo",  ha affermato. "I numeri delle esportazioni in questa regione sono robusti", ha aggiunto il ministro. "La capacità di tenuta, seppur con tutte le difficoltà del momento, è legatissima al fatto di avere nel Sangro-Aventino quel serbatoio che esporta, con una media più alta di quella italiana. L'intelligenza di quel territorio" ha concluso Barca, "è la volontà di andare sempre avanti e di non essersi seduti".
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