Abruzzo Engineering, ore decisive
La Regione deve sciogliere la riserva sul futuro della società.
L’AQUILA. Il 21 settembre è il giorno della verità per il futuro di Abruzzo Engineering e dei suoi 199 dipendenti. Per quella data su richiesta degli stessi vertici della Spa pubblica, è stata convocata l’assemblea dei soci: in quella sede la Regione Abruzzo, che controlla il 60 per cento del pacchetto azionario, dovrà dire in che maniera intende rilanciare una Spa, nata nella passata legislatura che vive momenti molto difficili alla luce delle casse ormai quasi vuote e della drammatica scarsità di commesse. Un fatto questo che ha determinato il ricorso alla cassa integrazione di 170 dipendenti fino al 30 settembre prossimo, una scadenza che potrebbe anche essere prorogata di tre mesi di fronte all’assenza di soluzioni.
Insieme alla Regione, che ha le maggiori responsabilità sul futuro della società, sono chiamate a charire la propria posizione anche Finmeccanica di Guarguaglini, partner industriale che ha il 30 per cento delle azioni e la Provincia dell’Aquila che controlla il 10 per cento delle azioni. Finora l’ente regionale si è mostrato piuttosto freddo nei confronti di una società creata oltre due anni fa con l’ambizioso progetto di dotare l’intero territorio abruzzese della banda larga; una società che ha anche competenze legate alla protezione civile e all’ambiente. Una prova di questa freddezza, si dice tra i dipendenti, sta nel fatto che Abruzzo Engineering è stata esclusa delle ricche commesse della protezione civile nell’ambito dell’emergenza terremoto e della ricostruzione post sisma.
Da fonti regionali emerge che per la società pubblica, sul cui destino la parola finale spetta al presidente della Giunta regionale, Gianni Chiodi, potrebbe esserci una schiarita: è in corso di ultimazione la redazione di un piano industriale concordato tra azienda e rappresentanti regionali per rilanciare le quotazioni del sodalizio che sarà al centro della discussione nella riunione del 21. Altro argomento clou l’approvazione del bilancio, già licenziato dal consiglio d’amministrazione qualche giorno fa. Durante l’assemblea, anche se il tema non è all’ordine del giorno, si parlerà anche di rinnovo del Cda. In tal senso, non è da escludere una riconferma del presidente uscente, Raffaele Marola, che già dopo l’ultima riunione del Cda, ha sottolineato di voler continuare il lavoro cominciato circa un anno fa.
Intanto il vice presidente della Giunta regionale, Alfredo Castiglione, rassicura i dipendenti: «La Regione è impegnata oltre ogni limite, mi sento di dire che i dipendenti non rischiano il posto di lavoro. Quali sono le strategie all’interno delle quali muovere il futuro di Abruzzo Engineering sarà all’attenzione dei lavori futuri della maggioranza di centrodestra. Sicuramente Abruzzo Engineering non deve essere vista come un doppione dell’Arit, ma deve lavorare in maniera sinergica, utilizzando al meglio i finanziamenti ed i progetti europei ed accreditandosi a 360 gradi tra i vari assessorati».
Insieme alla Regione, che ha le maggiori responsabilità sul futuro della società, sono chiamate a charire la propria posizione anche Finmeccanica di Guarguaglini, partner industriale che ha il 30 per cento delle azioni e la Provincia dell’Aquila che controlla il 10 per cento delle azioni. Finora l’ente regionale si è mostrato piuttosto freddo nei confronti di una società creata oltre due anni fa con l’ambizioso progetto di dotare l’intero territorio abruzzese della banda larga; una società che ha anche competenze legate alla protezione civile e all’ambiente. Una prova di questa freddezza, si dice tra i dipendenti, sta nel fatto che Abruzzo Engineering è stata esclusa delle ricche commesse della protezione civile nell’ambito dell’emergenza terremoto e della ricostruzione post sisma.
Da fonti regionali emerge che per la società pubblica, sul cui destino la parola finale spetta al presidente della Giunta regionale, Gianni Chiodi, potrebbe esserci una schiarita: è in corso di ultimazione la redazione di un piano industriale concordato tra azienda e rappresentanti regionali per rilanciare le quotazioni del sodalizio che sarà al centro della discussione nella riunione del 21. Altro argomento clou l’approvazione del bilancio, già licenziato dal consiglio d’amministrazione qualche giorno fa. Durante l’assemblea, anche se il tema non è all’ordine del giorno, si parlerà anche di rinnovo del Cda. In tal senso, non è da escludere una riconferma del presidente uscente, Raffaele Marola, che già dopo l’ultima riunione del Cda, ha sottolineato di voler continuare il lavoro cominciato circa un anno fa.
Intanto il vice presidente della Giunta regionale, Alfredo Castiglione, rassicura i dipendenti: «La Regione è impegnata oltre ogni limite, mi sento di dire che i dipendenti non rischiano il posto di lavoro. Quali sono le strategie all’interno delle quali muovere il futuro di Abruzzo Engineering sarà all’attenzione dei lavori futuri della maggioranza di centrodestra. Sicuramente Abruzzo Engineering non deve essere vista come un doppione dell’Arit, ma deve lavorare in maniera sinergica, utilizzando al meglio i finanziamenti ed i progetti europei ed accreditandosi a 360 gradi tra i vari assessorati».