Il presidente della Regione Marco Marsilio

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Abruzzo in giallo: ristoranti all'aperto anche a cena / CHE COSA SI PUO' FARE

La Regione mantiene comunque Giulianova e altri 10 comuni in zona rossa. Le lezioni a scuola tornano in presenza al 70% per gli studenti delle medie superiori. Piccola guida sulle restrizioni

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PESCARA. Torna finalmente la zona gialla dopo mesi di restrizioni anche in Abruzzo. L'ufficialità è arrivata dal ministro della Salute, Roberto Speranza, annunciando in giornata la firma delle nuove ordinanze, sulla base dei dati e delle indicazioni della cabina di regia. Il presidente della Regione, Marco Marsilio, al termine dell'unità di crisi conferma che i comuni in fascia arancione, soggetti quindi a maggiori restrizioni, restano 11.

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L'introduzione della fascia gialla è attiva da lunedì 26 aprile. Come si apprende, in Italia restano in arancione solo cinque regioni: Basilicata, Calabria, Puglia, Sicilia e Valle d'Aosta, la Sardegna è l'unica regione rossa, mentre tutte le altre regioni e province autonome finiscono in area gialla. "Dopo un paio di settimane in cui l'indice Rt saliva - sottolinea il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio - adesso è tornato a scendere: siamo a 0.84, pressoché nella media nazionale. Abbiamo una provincia, quella di Pescara, che questa settimana avrebbe addirittura registrato i parametri da zona bianca perché è sotto i 50 casi su 1000 abitanti su base settimanale, mentre l'intero Abruzzo è sceso su 800. Ma ci sono ancora situazioni da tenere sotto controllo, perché già la riapertura delle scuole sta determinando i primi focolai. Da lunedì, con la riapertura di tante attività, compresa la ristorazione all'aperto, è evidente che ci sarà una maggiore diffusione e quindi dobbiamo tenere sempre alta la guardia e continuare ad applicare le misure di protezione". 

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Marsilio: da lunedì Giulianova e altri 10 comuni in zona rossa
Il presidente della Regione al termine dell'unità di crisi che ha decretato il ritorno dell'Abruzzo in giallo

GLI 11 COMUNI ROSSI. In base a quanto anticipato da Marsilio, sono questi i comuni abruzzesi soggetti alle restrizioni più severe, quindi che vanno o restano in zona rossa.
Si tratta, nella provincia di Teramo, di Torricella Sicura, Castellalto, Martinsicuro e Giulianova, tutti territori già rossi e che quindi conservano un'incidenza preoccupante di contagi. Nella provincia dell'Aquila invece restano in zona rossa San Pio delle Camere, San Vincenzo Valle Roveto, Barisciano, Sante Marie e Morino. A questi si aggiungono poi anche i due centri di Oricola e Capitignano. 
Nelle province di Chieti e Pescara anche questa settimana non ci sono comuni in zona rossa. 

COSA SI PUO' FARE. Ecco cosa cambia con l'introduzione della zona gialla in Abruzzo. Tornano da lunedì gli spostamenti tra le regioni in giallo, vietati da Natale. E' consentito muoversi sui territori, ma fino al 15 giugno è possibile, tra le 5 e le 22, un solo spostamento una volta al giorno verso un'abitazione privata, in un massimo di 4 persone oltre ai minorenni sui quali si esercita la responsabilità genitoriale. Con i negozi già aperti, da lunedì via libera anche a ristoranti bar, pub, gelaterie, pasticcerie con consumo al tavolo esclusivamente all'aperto, anche a cena, ma nel rispetto degli orari del coprifuoco, dunque con chiusura alle 22, e dei protocolli di sicurezza. L'apertura dei locali al chiuso, solo a pranzo, è invece fissata dal decreto al 1 giugno. Senza limiti orari, infine, la ristorazione negli alberghi e nelle strutture ricettive.

I centri commerciali restano chiusi nei week end fino al 15 maggio. Lunedì è anche il giorno in cui riaprono i musei e sarà possibile assistere agli spettacoli in sale teatrali, sale da concerto, cinema, live club e in altri locali o spazi anche all'aperto. E' obbligatoria la prenotazione dei posti a sedere e il rispetto di un metro di distanza tra gli spettatori (ad eccezione dei conviventi). La capienza non può essere superiore al 50% di quella massima autorizzata e comunque non possono esserci più di mille spettatori all'aperto e 500 al chiuso.

Sempre da lunedì si torna a fare qualsiasi tipo di sport all'aperto, anche di squadra e di contatto, ma senza poter utilizzare gli spogliatoi. Per la riapertura delle piscine, all'aperto, bisogna attendere il 15 maggio, mentre per le palestre il 1 giugno. Restano invece vietate tutte le attività in sale da ballo, discoteche e le feste private. Per evitare gli assembramenti da movida, i sindaci hanno la possibilità di disporre per tutta la giornata o in determinate fasce orarie la chiusura di strade o piazze nei centri urbani.

Dal 26 nuove regole anche per la scuola: infanzia, elementari e medie saranno in presenza al 100%, mentre per le superiori la percentuale minima di studenti in presenza è del 70%, fino al 100%. In presenza anche esami e tesi di laurea nelle università, dove viene suggerita l'attività didattica "prioritariamente in presenza".

In Abruzzo quindi le lezioni tornano in presenza al 70% per gli studenti delle scuole medie superiori della regione. Per le classi quinte stabilito il rientro al 100% all’interno della quota complessiva del 70%. Durante l'ultima riunione in Regione, l’assessore Quaresimale ha comunicato che “la Protezione civile regionale mette a disposizione dei Comuni 50 mila tamponi per le esigenze legate al rientro a scuola degli studenti”. Su questo fronte, l'assessore ha annunciato che è in via di perfezionamento “l’intesa che prevede la possibilità che le farmacie possano somministrare e effettuare test antigienici in via gratuita al personale scolastico che ne fa richiesta”.

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