CORONAVIRUS
Abruzzo in zona gialla, ma casi in aumento e caos nelle scuole
La vera sfida inizia oggi con l'obiettivo di mantenere le attuali restrizioni, preoccupano i focoali più estesi nell'area metropolitana Chieti-Pescara. Screening nel Chietino: identificati 28 positivi a San Giovanni Teatino
PESCARA. L'Abruzzo torna in zona gialla dopo due settimane in arancione: la versa sfida è ora quella di mantenerla. Le città si rianimano e bar e ristoranti riaprono al pubblico, almeno fino alle 18. Mentre le restrizioni si riducono, però, i numeri dell' emergenza, soprattutto quelli relativi ai nuovi contagi, sono in aumento. Come ricorda anche l'agenzia Ansa, i problemi riguardano in particolare il mondo della scuola: sono migliaia le persone - tra studenti, docenti e collaboratori - in quarantena a causa di casi di Covid-19 nelle classi.
A Pescara, il sindaco ha chiuso diversi istituti proprio a causa del rapido aumento dei contagi. Nel capoluogo adriatico, infatti, il virus sta circolando velocemente: 912 i casi emersi a gennaio, con una media di 30 contagi al giorno. Tanti i giovani e i giovanissimi che hanno contratto l'infezione. Più in generale, la situazione sta peggiorando in tutta l'area metropolitana, da Montesilvano a Spoltore, da Chieti a San Giovanni Teatino e a Francavilla.
La Asl Lanciano-Vasto-Chieti ha comunicato di aver effettuato 17.915 tamponi rapidi durante l’ultimo week end nei 5 comuni del Chietino che hanno aderito allo Screening per Covid-19. Sono stati identificati 76 positivi asintomatici, sottoposti a test molecolare di controllo. Questi nel dettaglio i tamponi eseguiti: Fossacesia 948 (0 positivi), Francavilla 5.388 (25 positivi), Lanciano 4.401 (18 positivi), Ortona 4.641 (5 positivi), San Giovanni Teatino 2.374 (28 positivi) , scuole San Salvo 163 (0 positivi).
Con il passaggio in zona gialla è ora possibile spostarsi tra comuni. Gli utenti possono inoltre tornare a sedersi ai tavoli di bar e ristoranti. Grande attenzione da parte delle forze dell'ordine alle zone dei locali e della movida e, in particolare, all'area di piazza Muzii di Pescara - distretto food and beverage più importante d'Abruzzo - dove nelle ultime settimane si sono spesso registrati folle per gli aperitivi e assembramenti, nonostante i divieti, dopo le 18, di consumare cibi e bevande in strada e di vendita con asporto da parte di alcune categorie di attività.
L'Abruzzo, dopo quasi due mesi trascorsi tra le fasce arancione e rossa e dopo le restrizioni delle festività natalizie, è stato in zona gialla solo nel periodo dall'11 al 17 gennaio. Poi il passaggio in fascia arancione. L'11 gennaio hanno riaperto le scuole, ma nel giro di pochi giorni sono emersi i primi casi in aula e le prime classi in quarantena. Fino ad arrivare alla situazione odierna.