CORONAVIRUS
Abruzzo in zona gialla, ma non cambia niente: le novità sono nel nuovo decreto
Il cambio di colore coincide con l'entrata in vigore delle nuove regole stabilite dal Governo, però non ci sono sostanziali differenze tra zona gialla e bianca. Ecco la guida utile
Giovedì il ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato l’ordinanza e da oggi, lunedì 10 gennaio, l'Abruzzo passa in zona gialla. Un cambio di colore che va a coincidere con l'entrata in vigore delle nuove regole previste dal decreto Draghi del 30 dicembre. Il decreto estende il super Green pass, ovvero quello ottenibile se si è vaccinati o guariti dal Covid, e che non si può ottenere soltanto con i tamponi. Con le norme introdotte dal nuovo decreto, sostanzialmente non ci saranno più grosse differenze tra zona gialla e zona bianca.
Via dunque alle nuove restrizioni per chi non è vaccinato. Entrano infatti in vigore le prime novità sul super Green pass sancite dal Governo con gli ultimi decreti per frenare la diffusione della variante Omicron. Le altre novità arrivano invece nei prossimi giorni. Già in vigore da ieri, invece, l'obbligo vaccinale per i cittadini over 50, per cui, dal 15 febbraio, scatta anche l'obbligo del super Green pass sul lavoro. Ieri è anche scattato l'obbligo vaccinale per il personale delle università, sia quello docente che non docente.
DOVE SERVE IL SUPER GREEN PASS. Da oggi il certificato verde "rafforzato", ossia il super Green pass, è obbligatorio per alcune attività e servizi per cui finora bastava il Green pass base. In primis i trasporti pubblici: non basta più il certificato semplice per salire su aerei, treni, navi, pullman, trasporti locali, tram e metropolitane, ma anche sugli scuolabus per chi ha più di 12 anni e sugli impianti sciistici di risalita. E pure in palestra e in piscina, nei musei e nelle mostre, in fiere, convegni, congressi, centri benessere e terme (tranne che per i servizi sanitari), nelle sale giochi e nei parchi divertimento.
Super Green Pass necessario anche per entrare negli alberghi e per partecipare a matrimoni o feste per cerimonie civili o religiose. Già necessario, invece, per consumare al bar e al ristorante, anche al bancone oltre che al tavolo, così come al cinema, in teatro e allo stadio.
Dal 20 gennaio, invece, entrano in vigore le novità sul Green pass "base" - che si ottiene con il semplice tampone negativo - che serve anche per recarsi dal parrucchiere, dal barbiere o dall'estetista, mentre dal 1° febbraio serve anche nei negozi che non vendono prodotti essenziali e negli uffici pubblici.
L'OBBLIGO DELL'USO DELLE MASCHERINE. È già in vigore l'obbligo di indossare la mascherina all'aperto. È stato introdotto anche l'obbligo di usare le mascherine di tipo Ffp2 in luoghi chiusi come cinema e teatri, sui mezzi di trasporto pubblico e per partecipare a eventi pubblici sportivi al chiuso e all'aperto, come le partite allo stadio, ma anche sugli impianti sciistici di risalita.
Sono inoltre obbligatorie per il personale delle scuole dell'infanzia oppure di altri istituti frequentati da alunni che sono esonerati dall'obbligo di indossare le mascherine per problemi di tipo respiratorio. Ma anche per chi, secondo le nuove regole sulla quarantena, in caso di contatto diretto con un positivo può evitare l'isolamento fiduciario: chi ha ricevuto la dose booster o abbia completato il ciclo vaccinale primario da meno di 4 mesi, o sia guarito dal Covid nei 4 mesi precedenti.
L'OBBLIGO VACCINALE PER GLI OVER 50. Da sabato è in vigore l'obbligo vaccinale per gli ultracinquantenni. La misura riguarda tutti coloro che sono nati prima del 16 giugno del 1972. Il Governo ha previsto una sanzione una tantum da cento euro, inflitta dall'Agenzia delle Entrate attraverso l'incrocio dei dati tra la popolazione residente e quelli che risultano vaccinati.
La multa scatta in questi casi: se al 1° febbraio non hanno completato il ciclo vaccinale primario e se non hanno fatto la dose di richiamo successiva al ciclo vaccinale primario entro i termini di validità delle certificazioni verdi. Il decreto stabilisce anche come i destinatari dell'avviso di avvio del provvedimento sanzionatorio abbiano 10 giorni di tempo dalla ricezione per comunicare alla Asl «l'eventuale certificazione relativa al differimento o all'esenzione dall'obbligo vaccinale, ovvero altra ragione di assoluta e oggettiva impossibilità».
Per gli over 50 che lavorano, invece, il 15 febbraio scatterà anche l'obbligo di presentare il certificato verde "rafforzato" sul lavoro. Chi non si adeguerà, non riceverà lo stipendio finché non si mette in regola, conservando però il posto senza conseguenze disciplinari. Chi si recherà al lavoro senza super Green pass, invece, rischierà multe tra 600 e 1.500 euro.
L'OBBLIGO VACCINALE NELLE UNIVERSITÀ. In vigore anche l'obbligo di vaccinazione per il personale docente e non docente delle università, che viene quindi definitivamente equiparato a quello della scuola, ma anche a quello della sanità e alle forze dell'ordine, anche per le possibili sanzioni. Per gli studenti universitari resta l'obbligo del Green pass "base". (l.t.)