Abruzzo, l'export riprende a volare

Nel primo semestre 2010 balzo del +22% grazie ai motori. Bene anche l'elettronica

PESCARA. La ripresa dei mezzi di trasporto mette le ali alle esportazioni abruzzesi. Nel primo semestre del 2010 guadagna un +22,6% sullo stesso semestre dello scorso anno, quarto migliore risultato in Italia dopo quelli di Sardegna e Sicilia, in testa rispettivamente con +65,4 e +40,8% e della Valle D'Aosta (46,8%), non confrontabile per i bassi volumi di export.

La buona performance dell'Abruzzo è dovuta soprattutto agli autoveicoli che guadagnano il 17,1% delle quote di export italiano contro il 10% dello stesso periodo del 2009. Un dato destinato certamente a reggere se non a incrementare vista l'accelerazione produttiva annunciata sia da Sevel che da Honda alla ripresa dell'attività dopo la pausa estiva.

Incrementi forti sono registrati anche dall'export dei prodotti minerari e cave, computer e apparecchi elettronici, mentre perdono quote di mercato i prodotti delle attività del trattamento rifiuti, i mobili, gli articoli di abbigliamento.

In termini di volumi le imprese abruzzesi hanno esportato prodotti per 3 miliardi 60 milioni di euro (1,9% della quota nazionale) contro i 2 milioni 495 milioni di euro del primo semestre 2009, pari all'1,7% della quota nazionale.

Uno sguardo al Molise mostra un incremento di export dell'8,5% con i volumi che passano da 197 milioni del 2009 ai 213 milioni del primo semestre 2010.

Complessivamente in Italia l'export ha segnato un rialzo del 12,6%, rispetto allo stesso periodo del 2009. Aumenti particolarmente rilevanti per l'Italia insulare (+49,2%), dovuti al forte incremento del valore delle vendite all'estero di prodotti petroliferi raffinati. Anche l'Italia meridionale e quella centrale registrano incrementi superiori alla media nazionale (pari, rispettivamente, a piu' 15,3% e piu' 14%).

© RIPRODUZIONE RISERVATA