Abruzzo, “Nature” promuove la valle dell’Orfento
Sul blog della prestigiosa rivista scientifica viene esaltata la biodiversità della riserva
CARAMANICO. Nature, la prestigiosa rivista scientifica internazionale, usa la Valle dell'Orfento a Caramanico Terme come esempio a livello europeo per la biodiversità. In particolare, il blog della rivista che si occupa della recensione dei libri scientifici prodotti nella stagione si è occupato di cinque nuovi testi scientifici usciti in questi ultimi mesi che hanno avuto per tema lo studio delle farfalle.
Nell'introdurre il tema l'autore della recensione, proprio nell'incipit dell'articolo, ha ricordato la sua visita, avvenuta a luglio, nella Valle dell'Orfento. Le parole del redattore fanno comprendere quanto sia stato colpito ed emozionato dalla bellezza della valle e dalla sua straordinaria biodiversità. Dice infatti: «In luglio sulle rive del fiume Orfento in Abruzzo, Italia centrale, mi sono ritrovato a passeggiare attraverso un flusso parallelo - un'iridescente corrente di farfalle che piroettavano sopra un mare di fiori. E' difficile dire cosa fosse più abbagliante, lo scintillio dell'acqua o quello di migliaia di ali. Una tale ricchezza era comune una volta in Europa e negli Stati Uniti. Non più. Un terzo delle popolazioni europee di farfalle è in declino...» (traduzione a cura della SOA, ndr).
Dichiara Simone Angelucci, sindaco di Caramanico Terme: «Sono lieto di poter rilevare questo report della comunità scientifica internazionale, nato proprio da un'osservazione attenta delle nostre ricchezze naturali. Caramanico Terme ha sempre creduto nell'importanza della conservazione, la Riserva dell'Orfento è stata una delle prime riserve naturali istituite in Italia, nel 1971, ed oggi è il cuore di biodiversità del Parco Nazionale della Majella: le scelte lungimiranti, per quanto a volte non prive di difficoltà e di rinunce, oggi ricompensano la comunità che rappresento, che resta al centro dell'attenzione internazionale come primato di bellezza e di natura».
Per Augusto De Sanctis, presidente della Stazione Ornitologica Abruzzese «A settembre Caramanico ha ospitato oltre 200 ricercatori per il Convegno Italiano di Ornitologia: sono rimasti ammirati osservando lo stesso scenario che tanto ha colpito il redattore di Nature. A volte dimentichiamo il valore del patrimonio che non è nostro ma di tutta l'umanità. Dobbiamo essere fieri di avere questa ricchezza ma abbiamo l'onere di gestirla e conservarla per tutti. Troppo spesso, quando parliamo di cave, nuovi impianti di risalita a Campo Imperatore e Monte Greco, strade in quota e nei fondovalle ancora incontaminati, il tema della tutela della biodiversità ancora oggi viene da alcuni visto come qualcosa per addetti ai lavori o, se va bene, dei sognatori che non stanno con i piedi per terra. Un provincialismo che troppo spesso di traduce nel depauperamento della bellezza della nostra terra».