Abruzzo, una rete per le piccole imprese
Confindustria e Camera di commercio: insieme contro la crisi
PESCARA. Superare il "nanismo" del sistema produttivo abruzzese, moltiplicare le potenzialità di sviluppo delle piccole e medie imprese e potenziarne la competitività sui mercati nazionali e internazionali. Tutto questo attraverso le reti d'impresa: il modello promosso da Camera di commercio di Pescara e Confindustria.
Si ribalta il concetto di "piccolo uguale bello" intorno al quale ha ruotato per anni l'economia abruzzese. Oggi, per affermarsi al di fuori dei confini regionali, le aziende locali hanno la necessità di "diventare grandi restando piccole". In che modo? Facendo sistema e integrandosi in rete, convivere la flessibilità delle piccole e medie imprese con la capacità produttiva, finanziaria e commerciale dei grossi colossi. Il progetto "Reti d'impresa" risponde all'accordo siglato tra Unioncamere e ministero per lo Sviluppo economico e portato avanti a livello locale dal presidente della Camera di commercio di Pescara Daniele Becci e dal presidente dei Giovani imprenditori di Confindustria Pescara Alessandro Addari.
Dopo il primo contratto di rete sulla moda sartoriale e sul lusso in Europa, siglato dalle aziende dell'area vestina che fanno perno sul Polo dell'alta moda, l'obiettivo è riuscire a mettere insieme il tessuto imprenditoriale sano della regione per esportare il sistema Abruzzo in quei mercati ad alta potenzialità come i paesi Brics (Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica).
«La nostra economia», sottolinea Becci, «è costituita da 200mila aziende che, pur realizzando prodotti di qualità, incontrano una serie di difficoltà tecniche per l'accesso al credito e per aprirsi all'internazionalizzazione».
«Gli imprenditori ricercano l'eccellenza, ma poi fanno fatica a esportare modelli e stili di vita», rimarcano Addari e Marco Belisario, ques'ultimo vice presidente e coordinatore del contratto di rete Polo dell'alta moda, «al contrario le reti d'impresa sono forme societarie flessibili, con pochi limiti normativi e grandi opportunità di crescita: la prima via per uscire dalla crisi».
Per incrementare la partnership tra piccole e medie imprese sono in programma tre seminari a cadenza settimanale (giovedì 15, giovedì 22 e poi mercoledì 18 aprile) che si concluderanno con la realizzazione di un «manuale per il trasferimento delle buone pratiche», una pubblicazione che raccoglie aspetti di natura organizzativa e tecnico-giuridici.
Si ribalta il concetto di "piccolo uguale bello" intorno al quale ha ruotato per anni l'economia abruzzese. Oggi, per affermarsi al di fuori dei confini regionali, le aziende locali hanno la necessità di "diventare grandi restando piccole". In che modo? Facendo sistema e integrandosi in rete, convivere la flessibilità delle piccole e medie imprese con la capacità produttiva, finanziaria e commerciale dei grossi colossi. Il progetto "Reti d'impresa" risponde all'accordo siglato tra Unioncamere e ministero per lo Sviluppo economico e portato avanti a livello locale dal presidente della Camera di commercio di Pescara Daniele Becci e dal presidente dei Giovani imprenditori di Confindustria Pescara Alessandro Addari.
Dopo il primo contratto di rete sulla moda sartoriale e sul lusso in Europa, siglato dalle aziende dell'area vestina che fanno perno sul Polo dell'alta moda, l'obiettivo è riuscire a mettere insieme il tessuto imprenditoriale sano della regione per esportare il sistema Abruzzo in quei mercati ad alta potenzialità come i paesi Brics (Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica).
«La nostra economia», sottolinea Becci, «è costituita da 200mila aziende che, pur realizzando prodotti di qualità, incontrano una serie di difficoltà tecniche per l'accesso al credito e per aprirsi all'internazionalizzazione».
«Gli imprenditori ricercano l'eccellenza, ma poi fanno fatica a esportare modelli e stili di vita», rimarcano Addari e Marco Belisario, ques'ultimo vice presidente e coordinatore del contratto di rete Polo dell'alta moda, «al contrario le reti d'impresa sono forme societarie flessibili, con pochi limiti normativi e grandi opportunità di crescita: la prima via per uscire dalla crisi».
Per incrementare la partnership tra piccole e medie imprese sono in programma tre seminari a cadenza settimanale (giovedì 15, giovedì 22 e poi mercoledì 18 aprile) che si concluderanno con la realizzazione di un «manuale per il trasferimento delle buone pratiche», una pubblicazione che raccoglie aspetti di natura organizzativa e tecnico-giuridici.
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