ABRUZZO

Acqua, verso un'estate sempre più difficile: le strategie anti-crisi

La Ruzzo utilizza una tecnologia satellitare israeliana, l'Aca chiede alla Regione di poter attingere ai pozzi di emergenza di Bussi

PESCARA. Si annuncia una stagione estiva di "severità idrica" in Abruzzo alla luce del drastico calo di precipitazioni nevose, rispetto agli inverni passati:  -50% con una riduzione del  20% della portata di acqua nelle sorgenti abruzzesi, rispetto ai cinque anni precedenti. Ogni persona consuma quotidianamente una media di 220 litri di acqua, di cui solo due per uso potabile. Il resto per altri usi: domestico, igiene, irrigazione e altro.

Le società pubbliche delle rete idriche Aca (nel Pescarese e parte del Chietino) e Ruzzo Reti (nel Teramano) stanno cercando di  correre ai ripari studiando strategie per fronteggiare le emergenze. Vediamo come.

Giovanna Brandelli, presidente del Cda di Aca, punta ad altre risorse: "Ora attingiamo 79 litri al secondo dal Ruzzo, ma bisogna capire quanto renderà il nuovo attingimento sul Tirino, visto che ci sarà un piccolo aumento di prelievo. E poi ci saranno gli effetti positivi dei lavori di prevenzione avviati sulle perdite idriche. L’ipotesi è di presentare a fine mese una richiesta formale alla Regione per il riconoscimento dell’emergenza idrica, per avere la possibilità di attingere ai pozzi di emergenza di Bussi.

Per Aca spa resta importante dotarsi degli autoclavi: "E bisogna farlo per tempo perché anche quando abbiamo interrotto l’erogazione dell’acqua per le manutenzioni programmate, chi aveva l’autoclave non se n’è accorto". Grazie ai fondi del Pnrr partiranno i lavori per il potenziamento delle linea adduttrice, da completare entro il 2026. Tra le azioni intraprese c’è anche quella per ridurre il consumo di acqua delle fontane pubbliche.

"Voglio chiedere al presidente della Regione Marco Marsilio di attenzionare molto la gestione delle acque non potabili, per valutare se ci sono delle inefficienze su quel fronte perché c’è il rischio che possa essere usata l’acqua potabile per l’irrigazione, afferma la Brandelli: "Più che fare nuovi invasi, si deve pensare a quelli esistenti. Tutte riflessioni utili, in vista della giornata mondiale dell’acqua che viene celebrata il 22 marzo. Anche quest’anno faremo la nostra opera di sensibilizzazione". 

Nel Teramano la Ruzzo Reti ha intenzione di muoversi  in tre ambiti strategici: ricerca delle perdite, implementazione e innovazione delle reti e qualificazione del personale.

La presidente Alessia Cognitti spiega che "dando seguito all'indirizzo di "soccorso idrico" dell'Ersi (Ente regionale servizio idrico) e della Regione, è stato avviato il potenziamento dell'impianto Potabilizzatore dell'acqua di Montorio al Vomano per allargare il servizio di distribuzione anche a Chieti e Pescara". Entro due anni dovrebbe diventare il primo impianto idrico interprovinciale. La Regione Abruzzo ha destinato un fondo di 55 milioni per potenziare l'impianto. "Il controllo sulla rete idrica per il contenimento delle perdite rimane una pratica primaria per combattere la carenza d'acqua. Ruzzo, da tre anni, utilizza una tecnologia satellitare israeliana che individua dall'alto i punti umidi indicativi di perdita grande o piccola."

A seguito di questi interventi Ruzzo Reti dichiara che la dispersione dell'acquedotto si attesta intorno al 25%, a fronte di una dispersione media nazionale superiore al 40%. "L'estate mette alla prova tutto il sistema idrico dei 39 Comuni serviti, molti dei quali nella stagione turistica quintuplicano le presenze e le relative esigenze", riprende la presidente. "Oltre alle attività di potenziamento della rete verso la costa, è prevista anche una nuova captazione nella zona dei Monti della Laga, per rendere autonoma l'area della Val Vibrata. Accanto agli interventi tecnici, realizzati grazie all'aggiornamento del personale, l'azienda punta sulla cultura dell'uso dell'acqua nelle scuole della provincia. I bambini sono gli ambasciatori nelle famiglie del rispetto dell'ambiente».