Aeroporto d'Abruzzo, Saga cambia strategia e rimodula gli incentivi
Aeroporto. Il presidente Mattoscio: meno contributi alle compagnie aeree e più trasparenza. Ryanair si adegua?
PESCARA. «Ryanair ha fino ad ora avuto interesse ad operare sul nostro aeroporto perché adeguatamente incentivata. Oggi rendiamo pubbliche delle regole molto innovate che riducono significativamente anche i margini di espressione degli incentivi. Quando si osservano le regole di mercato e di libera concorrenza è naturale che tutti siano costretti a rimodulare i calcoli delle proprie convenienze e quindi reputo che anche Ryanair, pur essendo un gigante nel suo settore per cui l'aeroporto non costituisce affatto una grande opportunità, dovrà necessariamente rimodulare i calcoli di convenienza della sua presenza nel nostro scalo». Lo afferma Nicola Mattoscio, presidente della Saga, società regionale che gestisce l'aeroporto d'Abruzzo, nel presentare, insieme al direttore generale, Luca Ciarlini, la «nuova policy commerciale» relativa ai contributi e agli incentivi a disposizione delle compagnie aeree che si proporranno con programmi di sviluppo del mercato aeroportuale.
Presidente, come cambiano le regole? «Per la prima volta vengono pubblicate in maniera trasparente e nei tempi giusti le politiche di incentivi che la società seguirà nei prossimi mesi e anni, che sono state concepite nel rigoroso rispetto della normativa europea in materia di aiuti di stato».
Le compagnie aeree potranno quindi presentare proposte? «La policy è progettata per consentire alle compagnie interessate di inviare le loro proposte a partire dalla prossima stagione estiva 2016 e per le successive stagioni. La Saga valuterà le proposte su base imprenditoriale, con lo scopo di realizzare un modello sostenibile anche rispetto alle effettive possibilità finanziarie della società».
Dietro c'è anche una logica di spending review? «Da queste nuove politiche di incentivi la società, con coraggio, cerca di determinare una svolta importante nella direzione del contenimento dei costi: prevediamo di non superare i 3,5 milioni di euro annuali. In passato si è arrivati a 5 milioni di euro».
Più risparmi, ma anche più passeggeri? «Quanto detto deve andare di pari passo, possibilmente, con l'aumento dei volumi di traffico e di attività. L'ambizione è di superare quota 600mila passeggeri annuali. Nei primi dieci mesi di quest'anno la crescita è stata di oltre l'8 per cento, dato di gran lunga superiore rispetto a quelli registrati dagli altri aeroporti con meno di un milione di passeggeri, fermi al +0,7%».
La maggior parte degli utenti, però, viaggia low cost proprio con Ryanair. «Gran parte di questi passeggeri, poco meno di 500mila su base annua, viaggia da e per l'Abruzzo grazie a Ryanair. Mi reputo un tifoso della logica della presenza di Ryanair negli scali minori europei. Ci auguriamo che la compagnia possa continuare ad operare in Abruzzo».
Lorenzo Dolce
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