Art-Italia, il polo artigiano sbarca a New York e Malta
Produzioni artistiche e di pregio, progettazione avanzata e stampe 3D: 120 aziende scommettono sulla qualità per conquistare i mercati esteri
TERAMO. Il Polo di innovazione Art Italia sbarca a Malta e a New York. Sono queste le priorità che i soci del neonato consorzio per la valorizzazione dell'artigianato artistico e di pregio - di cui fanno parte attualmente circa 120 aziende - hanno individuato nell'ambito del programma di internazionalizzazione che sarà attuato nel 2015 per far conoscere le eccellenze dell’artigianato abruzzese di qualità all'estero. In ciascuna delle località saranno programmati incontri con buyers e operatori del marketing e realizzati show-room - nelle zone centrali e di passaggio per residenti e turisti - in cui gli artigiani esporranno e venderanno le loro opere oltre a mostrare dal vivo come realizzano i manufatti.
Le missioni all'estero sono inserite nel programma di attività “Laboratorio mercato globale”, che prevede anche la realizzazione di una piattaforma e-commerce (in cinque lingue) per la vendita online dei prodotti dell’artigianato artistico abruzzese nel mondo. Gli associati hanno la possibilità di svolgere un workshop di 40 ore per la progettazione avanzata in Cad e l’utilizzo di stampanti 3D. Il progetto si chiama “Fabbrica della conoscenza” ed è finalizzato anche a trasferire nozioni di modellazione e rendering 3D (in aula e direttamente in azienda), web marketing, fotografia, inglese commerciale, tecniche avanzate di comunicazione, gestione aziendale. In questo filone si inseriscono i servizi volti a favorire l'accesso agevolato al credito per l'acquisto di attrezzatura e tecnologia innovativa. Ad esempio, per l’acquisto di una stampante 3D o di una qualsiasi altra attrezzatura tecnologica innovativa, il Polo offre la propria assistenza per consentire agli associati l'accesso a finanziamenti agevolati fino a 50mila euro a un tasso del 3% da restituire in 60 mesi. Un’opportunità che può fare la differenza per tutte quelle aziende che hanno difficoltà di accesso al credito e la cui crescita dipende comunque dagli investimenti in processi innovativi. Art Italia garantisce inoltre alle aziende associate lo svolgimento di attività di co-working (dall'inglese “lavorare insieme”) all’interno di laboratori denominati “Moltiplicazione di usi” perché in essi condivideranno spazi e strumenti per la realizzazione di prototipi innovativi sia gli artisti contemporanei sia gli artigiani artisti. I laboratori, gratuiti, si terranno a Castelbasso e Castelli nei primi sei mesi del 2015. Promozione televisiva, innovazione e adesione ad eventi nazionali sono il focus di un altro progetto del Polo che viene denominato “Valorizzazione artistica” e che, a Pescara, qualche settimana fa, ha visto protagonista Art Italia con la presentazione delle proprie eccellenze in occasione della manifestazione “Starter 3D” tenutasi all'Aurum. «Il Polo Art Italia», spiega il direttore, Ilaria Valentini, «è nato l’anno scorso, ma già sta riscuotendo l’interesse non solo del mondo delle imprese artigiane ma dell’intero mondo produttivo in Abruzzo e nelle vicine regioni. Si resta colpiti dalla qualità di certe creazioni artigianali, che esaltano l’arte e il saper fare dei nostri artigiani ma anche la tradizione di un territorio tutto da scoprire e, soprattutto, da far scoprire. La nostra intenzione è quella di iniziare ad esportare quest’arte, creando all’estero legami e occasioni utili per attirare interesse verso la nostra regione. Ed è a tale scopo che abbiamo presentato un progetto per la partecipazione delle eccellenze abruzzesi ad Expo 2015».
«Il nostro obiettivo», sottolinea il presidente, Giulio Falone, «è sostenere lo sviluppo e l’innovazione dell’artigianato artistico e di pregio nelle sue varie espressioni. Lo faremo incoraggiando l’uso in comune di installazioni, lo scambio di conoscenze ed esperienze ed il trasferimento di tecnologie. Cercheremo inoltre di favorire la conoscenza di un mestiere a metà strada tra artigianato e arte pura, favorendo lo sviluppo di nuova imprenditorialità e la conoscenza dei nostri prodotti all’estero».
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