Aule provvisorie, slitta l’apertura
Scuola De Amicis, tutto rinviato di un mese per un disguido sui pannelli.
L’AQUILA. Prima le polemiche sul trasferimento da una scuola all’altra, poi i danni del terremoto, adesso i ritardi del nuovo Musp: le disavventure della scuola elementare e materna «Edmondo De Amicis» sembrano non avere fine. Docenti e genitori dovranno pazientare almeno per altri trenta giorni prima di veder conclusi i lavori del nuovo modulo ad uso scolastico che dovrà ospitare le 17 classi della scuola elementare. I ritardi sono dovuti ad un disguido nella scelta di pannelli di supporto della struttura. Prima di procedere oltre, bisogna di fatto aspettare le procedure di sostituzione e nuova installazione. È un momento delicato per la scuola, diretta da Genovina Miconi, che deve fare i conti con questo ulteriore ritardo. I lavori sono iniziati il 10 agosto scorso e la data prevista per la riconsegna era il 9 settembre, giusto in tempo per l’apertura dell’anno scolastico.
Ma per il momento i lavori nell’ala principale sono interrotti. Si vede passare ogni tanto solo qualche tecnico per i supporti elettrici all’interno. Per il resto, la scuola è costretta a lavorare in un’unica ala - il palazzo giallo come lo chiamano i bambini - i cui lavori sono stati riconsegnati in tempo. Lì ci vanno i bambini delle classi della scuola elementare, 280 in tutto. «La nostra priorità è quella di garantire le lezioni ai ragazzini della primaria che si cimentano con la scuola dell’obbligo», spiega la direttrice, «per loro era imprescindibile iniziare le lezioni in tempo». I ritardi nella costruzione, costringono però l’istituto a lasciare la scuola materna fuori, per il momento, dal complesso. I più piccoli sono infatti ospiti del «Viale Giovanni XXIII», una scuola dello stesso circolo didattico - Silvestro dell’Aquila - il cui Musp si trova in via Ficara, nei pressi dell’ospedale San Salvatore. Si parla di una settantina di bambini, a fronte dei 130 che normalmente frequenterebbero l’asilo.
Sono divisi in dieci aule ma, secondo alcuni genitori, la convivenza delle due scuole in un unico edificio è piuttosto «forzata» e costringe ad accorpamenti. «Dobbiamo tutti fare qualche sacrificio in questo momento», spiega la direttrice Miconi, «del resto gli interventi che stanno conducendo sull’ala principale del Musp sono necessari. E poi, molti genitori sono ancora sfollati e hanno problemi a portare i bambini alla scuola di infanzia». Un’indicazione che arriva direttamente dalla Protezione civile. «Loro ci hanno comunicato che durante la fase di esecuzione, le ditte incaricate non hanno utilizzato dei pannelli non conformi al progetto originario», commenta, «per questo bisogna attendere che questi verranno sostituiti». Per il dirigente scolastico, si tratta di uno scrupolo importante in termini di sicurezza. «È possibile», prosegue, «che le installazioni già effettuate siano già sufficienti a garantire un livello di sicurezza, apprezziamo, tuttavia, che si attenda l’arrivo dei pannelli più appropriati per non avere alcun dubbio sulle misure di sicurezza».
L’importo complessivo dei lavori per la realizzazione del Musp è di 4 milioni 598.500 euro, a cui si aggiungono 250mila per la sicurezza. Il project manager dei lavori è l’ingegner Mario Centofanti del Gruppo Metron, il responsabile del progetto architettonico è l’ingegner Maria Savini della «Savini Ingegneria». La direttrice Miconi assicura che nel giro di pochi giorni verrà realizzato un ulteriore prefabbricato che permetterà di tamponare l’emergenza del momento. «Lì ospiteremo i bambini della scuola d’infanzia, in attesa del completamento dell’ala principale», spiega, «che ci auguriamo avvenga il più presto possibile. E pensare che questa struttura avrebbe dovuto persino ospitare i bambini della scuola della Torretta», conclude il dirigente scolastico.
Il Musp della De Amicis, che si trova nell’area di L’Aquila est, nei pressi del cimitero, non è l’unico a portare ritardi. I lavori sono a rilento anche nella costruzione della scuola elementare di Coppito, che avrebbe dovuto aprire il 5 di ottobre. I bambini, in attesa di tempi migliori, sono ospiti del circolo didattico Amiternum, in un altro Musp di via Ficara. Disagi anche in altre frazioni, con l’arrivo del freddo, anche in relazione al traffico cittadino e alle difficoltà per raggiungere gli edifici scolastici, specie per chi deve affrontare ogni giorno decine di chilometri perché sfollato fuori città.
Ma per il momento i lavori nell’ala principale sono interrotti. Si vede passare ogni tanto solo qualche tecnico per i supporti elettrici all’interno. Per il resto, la scuola è costretta a lavorare in un’unica ala - il palazzo giallo come lo chiamano i bambini - i cui lavori sono stati riconsegnati in tempo. Lì ci vanno i bambini delle classi della scuola elementare, 280 in tutto. «La nostra priorità è quella di garantire le lezioni ai ragazzini della primaria che si cimentano con la scuola dell’obbligo», spiega la direttrice, «per loro era imprescindibile iniziare le lezioni in tempo». I ritardi nella costruzione, costringono però l’istituto a lasciare la scuola materna fuori, per il momento, dal complesso. I più piccoli sono infatti ospiti del «Viale Giovanni XXIII», una scuola dello stesso circolo didattico - Silvestro dell’Aquila - il cui Musp si trova in via Ficara, nei pressi dell’ospedale San Salvatore. Si parla di una settantina di bambini, a fronte dei 130 che normalmente frequenterebbero l’asilo.
Sono divisi in dieci aule ma, secondo alcuni genitori, la convivenza delle due scuole in un unico edificio è piuttosto «forzata» e costringe ad accorpamenti. «Dobbiamo tutti fare qualche sacrificio in questo momento», spiega la direttrice Miconi, «del resto gli interventi che stanno conducendo sull’ala principale del Musp sono necessari. E poi, molti genitori sono ancora sfollati e hanno problemi a portare i bambini alla scuola di infanzia». Un’indicazione che arriva direttamente dalla Protezione civile. «Loro ci hanno comunicato che durante la fase di esecuzione, le ditte incaricate non hanno utilizzato dei pannelli non conformi al progetto originario», commenta, «per questo bisogna attendere che questi verranno sostituiti». Per il dirigente scolastico, si tratta di uno scrupolo importante in termini di sicurezza. «È possibile», prosegue, «che le installazioni già effettuate siano già sufficienti a garantire un livello di sicurezza, apprezziamo, tuttavia, che si attenda l’arrivo dei pannelli più appropriati per non avere alcun dubbio sulle misure di sicurezza».
L’importo complessivo dei lavori per la realizzazione del Musp è di 4 milioni 598.500 euro, a cui si aggiungono 250mila per la sicurezza. Il project manager dei lavori è l’ingegner Mario Centofanti del Gruppo Metron, il responsabile del progetto architettonico è l’ingegner Maria Savini della «Savini Ingegneria». La direttrice Miconi assicura che nel giro di pochi giorni verrà realizzato un ulteriore prefabbricato che permetterà di tamponare l’emergenza del momento. «Lì ospiteremo i bambini della scuola d’infanzia, in attesa del completamento dell’ala principale», spiega, «che ci auguriamo avvenga il più presto possibile. E pensare che questa struttura avrebbe dovuto persino ospitare i bambini della scuola della Torretta», conclude il dirigente scolastico.
Il Musp della De Amicis, che si trova nell’area di L’Aquila est, nei pressi del cimitero, non è l’unico a portare ritardi. I lavori sono a rilento anche nella costruzione della scuola elementare di Coppito, che avrebbe dovuto aprire il 5 di ottobre. I bambini, in attesa di tempi migliori, sono ospiti del circolo didattico Amiternum, in un altro Musp di via Ficara. Disagi anche in altre frazioni, con l’arrivo del freddo, anche in relazione al traffico cittadino e alle difficoltà per raggiungere gli edifici scolastici, specie per chi deve affrontare ogni giorno decine di chilometri perché sfollato fuori città.