Balneari in sciopero oggi su tutta la costa
Fino alle 11 niente servizi tranne quello di salvamento. I gestori di stabilimento: rischiamo la chiusura
PESCARA. Il movimento dei gestori di stabilimenti balneari, categoria che conta, lungo i 103 chilometri di costa abruzzese, oltre 800 piccole e medie imprese per lo più a conduzione familiare, si prepara al primo «sciopero» in piena estate, che porterà i gestori delle spiagge a tenere chiusi gli ombrelloni e i servizi – ad eccezione del salvamento – fino alle ore 11 di oggi. La protesta è contro la direttiva Bolkestein dell’Unione europea che liberalizza il mercato delle concessioni demaniali.
«Il segno negativo ha contraddistinto tutte e 15 le regioni italiane bagnate dal mare con percentuali che vanno dal 5 fino al 40%: questo il calo delle presenze registrate negli stabilimenti balneari nei primi due mesi della stagione estiva rispetto allo stesso periodo dello scorso anno», ha detto Riccardo Borgo, presidente del Sib (Sindacato italiano balneari).. Nei giorni scorsi, Fiba-Confesercenti ha fatto appello ai sindaci ed ai presidenti dei consigli comunali per chiedere di manifestare la propria solidarietà alle aziende, sulle quali pende il rischio di mandare in fumo anni di lavoro a causa della direttiva Bolkestein. L’appuntamento principale della protesta è in progrtamma a Montesilvano, dove oggi alle 10.30 – allo stabilimento “La conchiglia azzurra” – si terrà una conferenza stampa regionale unitaria con i vertici delle associazioni dei balneari abruzzesi, con l’assessore regionale al turismo, Mauro Di Dalmazio.
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