ABRUZZO
Bankitalia: in regione Pil cresciuto del 6,3% nel 2021
Rapporto annuale sull'economia: sale il prodotto interno lordo regionale, ma è sotto la media nazionale
L'AQUILA. Secondo l'indicatore trimestrale dell'economia elaborato dalla Banca d'Italia, nel complesso del 2021 il prodotto interno lordo regionale "sarebbe cresciuto del 6,3 per cento in Abruzzo" a fronte di un 6,6 per cento in Italia, in base ai dati dell'Istat.
Lo si legge nel rapporto annuale di Bankitalia sull'economia in Abruzzo, presentato oggi nella filiale dell'Aquila dal direttore Giovanni Giuseppe Ortolani.
"In Abruzzo, come nei resto del Paese - si legge - il 2021 è stato segnato dalla pandemia. Dopo il marcato rimbalzo registrato nel primo semestre rispetto allo stesso periodo del 2020, caratterizzato dal lockdown, il recupero è proseguito nella seconda parte dell'anno".
Un trend che però fa i conti con i rincari delle materie prime e dell'energia. "Le crescenti difficoltà nell'approvvigionamento di alcuni input produttivi e i rincari dei beni energetici, acuitisi ulteriormente nei primi mesi del 2022 con lo scoppio del conflitto in Ucraina - prosegue l'analisi - potrebbero compromettere la prosecuzione della fase di recupero".
La produzione industriale è sotto la lente d'ingrandimento. "Nell'industria in senso stretto sarebbero stati quasi completamente recuperati, nel corso del 2021, i livelli di attività pre-pandemia" viene indicato.
"L'indagine sulle imprese condotta dalla Banca d'Italia segnala una crescita delle vendite rispetto all'anno precedente, in particolare per le aziende con una maggiore presenza sui mercati esteri". Tornano a crescere le esportazioni: "Dopo la forte contrazione registrata nel 2020, le esportazioni sono nel complesso cresciute (+5%), i comparti della gomma e plastica metalmeccanico e della chimica hanno contribuito positivamente all'incremento dell'export".
Nel settore delle costruzioni, la produzione si è portata su valori ampiamente superiori a quelli precedenti la pandemia, beneficiando degli incentivi fiscali. "Nel comparto immobiliare", si legge ancora, "il volume delle transazioni è fortemente aumentato (di circa il 40 per cento), raggiungendo i livelli più elevati nell'ultimo decennio".