Benigni a Onna tra i terremotati 'Urlate se non mantengono promesse'
Prima di visitare Onna Benigni ha fatto tappa al campo tre di Paganica, dove ha pranzato con gli sfollati
"Controlleremo che le promesse vengano mantenute: se le cose non accadono, urlate e chiedete, non vi zittate mai": è il messaggio di impegno e di speranza che Roberto Benigni ha portato nella tendopoli di Onna, il paese simbolo del terremoto.
Accompagnato dal capo della Protezione Civile, Guido Bertolaso, e dal capo di Gabinetto del ministero dei Beni Culturali, Salvo Nastasi, Benigni ha visitato i resti del paese martoriato dal sisma, ma anche i cantieri delle nuove costruzioni e i primi prefabbricati già allestiti.
Ad accoglierlo, con la moglie, il capo della redazione aquilana del Centro Giustino Parisse, che nel terremoto ha perso due figli e il padre. Con Parisse, Benigni ha fatto una breve sosta davanti all"albero della memoria, l'acero sotto il quale sono stati depositati i corpi delle quaranta vittime di Onna.
Visibilmente provato, l'attore è poi arrivato nella tendopoli, dove ha trovato la forza di scherzare: "Sono qui, con Nastasi e Bertolaso, che ci proteggono dalle calamità. Ci devono proteggere anche dallo straripamento di Berlusconi. Bertolaso, proteggici! Berlusconi sta straripando, è in piena".
Poi più serio, rivolto ai terremotati, ha detto: "I comici devono far ridere, i politici devono fare i fatti. A loro i fatti e a noi le parole, ma talvolta una parola aiuta più di mille cose vere". E ancora: "Dante insegna che per andare in paradiso è necessario passare dall'inferno. Voi avete vissuto l'inferno. Grazie per la gioia che mi avete dato e per la possibilità di passare attraverso questa morsa di dolore. La scoperta più grande della vita è capire che il dolore può essere trasformato in gioia: dobbiamo riuscire a portare il dolore sulle spalle con gioia".
Prima di visitare Onna Benigni ha fatto tappa al campo tre di Paganica, dove ha pranzato con gli sfollati. Appena arrivato, il premio Oscar si è messo a scherzare con la gente: "Ieri è venuto Berlusconi, ma non mi hanno avvertito. Se venivo anch'io, c'era un altro terremoto, si verificavano delle scosse veramente... avremmo fatto Verdone, Berlusconi e Benigni: i tre più grandi comici italiani all'Aquila".
Accolto con affetto dai terremotati, Benigni prima di pranzo è sgusciato sotto i banchi delle cucine per provare a prendere in braccio la corpulenta cuoca Valeria e servire lui stesso alcuni pasti. "Dovrei pagare io voi per la soddisfazione di essere qui", ha detto Benigni
Accompagnato dal capo della Protezione Civile, Guido Bertolaso, e dal capo di Gabinetto del ministero dei Beni Culturali, Salvo Nastasi, Benigni ha visitato i resti del paese martoriato dal sisma, ma anche i cantieri delle nuove costruzioni e i primi prefabbricati già allestiti.
Ad accoglierlo, con la moglie, il capo della redazione aquilana del Centro Giustino Parisse, che nel terremoto ha perso due figli e il padre. Con Parisse, Benigni ha fatto una breve sosta davanti all"albero della memoria, l'acero sotto il quale sono stati depositati i corpi delle quaranta vittime di Onna.
Visibilmente provato, l'attore è poi arrivato nella tendopoli, dove ha trovato la forza di scherzare: "Sono qui, con Nastasi e Bertolaso, che ci proteggono dalle calamità. Ci devono proteggere anche dallo straripamento di Berlusconi. Bertolaso, proteggici! Berlusconi sta straripando, è in piena".
Poi più serio, rivolto ai terremotati, ha detto: "I comici devono far ridere, i politici devono fare i fatti. A loro i fatti e a noi le parole, ma talvolta una parola aiuta più di mille cose vere". E ancora: "Dante insegna che per andare in paradiso è necessario passare dall'inferno. Voi avete vissuto l'inferno. Grazie per la gioia che mi avete dato e per la possibilità di passare attraverso questa morsa di dolore. La scoperta più grande della vita è capire che il dolore può essere trasformato in gioia: dobbiamo riuscire a portare il dolore sulle spalle con gioia".
Prima di visitare Onna Benigni ha fatto tappa al campo tre di Paganica, dove ha pranzato con gli sfollati. Appena arrivato, il premio Oscar si è messo a scherzare con la gente: "Ieri è venuto Berlusconi, ma non mi hanno avvertito. Se venivo anch'io, c'era un altro terremoto, si verificavano delle scosse veramente... avremmo fatto Verdone, Berlusconi e Benigni: i tre più grandi comici italiani all'Aquila".
Accolto con affetto dai terremotati, Benigni prima di pranzo è sgusciato sotto i banchi delle cucine per provare a prendere in braccio la corpulenta cuoca Valeria e servire lui stesso alcuni pasti. "Dovrei pagare io voi per la soddisfazione di essere qui", ha detto Benigni