Bilancio, corsa per evitare altre tasse

Il ministero dice sì al prestito. Ultimatum di Toto a Di Stefano: togliete i commissari

L'AQUILA. Stop ai commissariamenti negli enti regionali, tra cui consorzi industriali, Aptr, Ater e Saga e azzeramento dei manager delle Asl «per ridisegnare un sistema sanitario più efficace». I finiani abruzzesi hanno dettato condizioni molto precise e ambiziose al Pdl per rimanere non solo nella maggioranza che governa la Regione Abruzzo, ma anche per assumere impegni diretti nella nuova giunta.

Ieri a Roma, in una giornata convulsa, il coordinatore regionale di Fli, il parlamentare Daniele Toto, ha incontrato il vice coordinatore del Pdl, Fabrizio Di Stefano, per indicare i contenuti che dovranno essere oggetto «di una piattaforma politica precisa ed efficace per il rilancio dell'Abruzzo» da condividere e sottoscrivere prima di Natale: se così non sarà, Fli uscirà dalla maggioranza di centrodestra e, me dice il vice coordinatore di Fli, Emilio Nasuti, «i primi effetti si vedranno già dalla seduta del consiglio regionale del 28 quando è in programma l'esame di Bilancio e Finanziaria».

In concomitanza con l'incontro Toto-Di Stefano, sempre a Roma, c'è stato il summit tra il presidente delle Camera, Gianfranco Fini, e i consiglieri regionali di Fli in Italia.
Intanto, ieri, il presidente della Regione, Gianni Chiodi, ha incontrato a Roma i tecnici del ministero dell'Economia e Finanze nel quale la Regione è stata chiamata a dare prova di affidabilità sul piano di restituzione del prestito: Chiodi ha consegnato proprio la bozza del bilancio di previsione 2011, nel quale si prevede il versamento di una rata annua di 13 milioni di euro per i prossimi 30 anni, di cui 8 recuperati con l'aumento di 2 centesimi dell'accisa sulla benzina e 5 con il taglio della spesa corrente. Gli altri 160 milioni arriveranno dall'anticipazione di una quota dei Fas (fondi per le aree sottoutilizzate). «I tecnici hanno accolto positivamente i documenti perché offrono garanzie, ora però c'è la corsa contro il tempo per l'approvazione in Consiglio» ha detto Chiodi. «Invito le opposizioni di centrosinistra ad un atto di responsabilità: evitare giochi ostruzionistici ed approvare entro il 31 dicembre Bilancio e Finanziaria. Solo così si potrà evitare un disastroso aumento automatico di Irap ed Irpef e si avranno chance concrete di ottenere il prestito dallo Stato di 200 milioni per coprire parte del nuovo nella sanità».

«Si può finire anche a mezzanotte meno un minuto del 31 dicembre, ma Bilancio e finanziaria si devono licenziare per evitare il gravissimo danno dell'aumento delle tasse. Ho dato un input preciso alla maggioranza di centrodestra e auspico che il centrosinistra non faccia giochetti per alimentare richieste clientelari mascherate con la motivazione della tutela dei territori, non c'è trippa per gatti. Ma credo che le opposizioni mostreranno senso di responsabilità».
«La risposta i tecnici del ministero la daranno dopo l'approvazione del bilancio, siamo sulla buona strada perché a Roma sono coscienti che l'Abruzzo ha fatto passi da gigante nel rientro del deficit e che il nuovo debito è stato contratto da gestioni alle quali il centrosinistra non è certo estraneo. Sarebbe assurdo che chi ha responsabilità politiche, anche se non dirette, nel buco della sanità, si renda responsabile di un nuovo catastrofico aumento di Irpef ed Irap».
Poi, ci sarà da convincere le cosiddette Regioni canaglia nella sanità: Lazio, Campania, Molise e Calabria a far rientrare l'Abruzzo nella spartizione del miliardo di euro previsto per gli enti in deficit sanitario. Sul rimpasto Chiodi chiude il discorso: «Per me in questo momento conta chiudere il Bilancio».

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