Bisenti, ecco i cioccolatini al montepulciano doc
Vini, formaggi, aglio e verdure tra gli ingredienti del maestro cioccolatiere Ezio Centini
Ricerca, gusto, combinazioni, sperimentazioni. Sono queste le parole chiave che possono descrivere quello che è il mestiere di Ezio Centini. Il maestro cioccolatiere di Bisenti che attraverso la sua passione per il cacao e grazie alla sua inventiva, ha saputo dare vita a prodotti unici e ricercati. Cioccolato al bergamotto, al rosmarino, alla Genziana, addirittura all’aglio e al peperoncino. Accostamenti inediti affinati nel tempo che hanno reso una piccola bottega di un paesino dell'entroterra temano, un luogo dove l’arte prende vita. Un’arte che si chiama gusto.
La sua bottega ha qualcosa di speciale, sa di altri tempi. La porta è sempre aperta, Ezio lascia che i clienti entrino tranquillamente, liberamente. Dietro al bancone non c’è nessuno. Forse per l’aria di paese, forse ancora per la sua visione della vita, chi entra si sente a casa. Può guardare dentro le vetrine delle piccole sculture di cioccolato che sono state realizzate da lui. Può leggere la provenienza del cacao, può lasciarsi conquistare dai profumi che si sentono arrivare dal laboratorio, scegliere cosa acquistare e quando decide di farlo basta chiamare, e lui, dal piano superiore, scende in un attimo. Sempre a lavoro, sempre sorridente. Questo è Ezio Centini. Un uomo umile e colto, profondo conoscitore della sua arte e delle materie prime che utilizza.
«Mi sono avvicinato al mondo del cioccolato», spiega Ezio «facendo ricerca sul cacao, sperimentando, facendo tentativi e appassionandomi sempre più». Ezio è cresciuto nel panificio dei suoi genitori, giocando con il lievito e la farina. La sua curiosità ha fatto il resto e una volta adulto ha scelto la strada da percorrere.
Una passione che condivide con la moglie Stefania che collabora con lui nella sua attività e anche con i suoi figli Lisa e Giovanni. «I miei figli rappresentano l’evoluzione del mio lavoro» spiega. «Hanno aperto a Teramo un negozio che gestiscono insieme e portano avanti con impegno la mia passione». Il negozio teramano si trova in via Vittorio Veneto 26, ed è molto più di una cioccolateria. È un salotto culturale, dove è possibile parlare di sogni, gastronomia e arte gustando le sue specialità.
Ezio è un inventore. Un eclettico personaggio i cui prodotti sono stati imitati da molti suoi colleghi in giro per l’Italia. È stato il primo a produrre il cioccolato al bergamotto e quello al rosmarino. Quello che ancora nessuno riesce a imitare è il cioccolato all’aglio. L’opera di questo artista del cioccolato è in continua evoluzione, come i pittori con una tela bianca tra le mani. Prima di usare il colore sanno che daranno vita a qualcosa di nuovo, così Ezio sa che giocando con gli ingredienti darà vita a qualcosa che non esiste.
L’ultima novità della sua produzione è il cioccolato al Pino Mugo che ha chiamato “Aria di Fonte Vetica”. «Il nome» spiega «è nato dal fatto che le pigne che utilizzo provengono da quella zona e le vado a prendere personalmente». Praline, tavolette, cioccolatini farciti, torroni. Ogni prodotto un nome. Originale, artistico. Tra la sua produzione ci sono i Tatù-Bòbò, una sorta di mostaccio, ma azzimo e poi imbevuto nel liquore. La sua grande invenzione. Il prodotto di cui più va fiero. «Il Tatù è un dolce tipico di Bisenti» dice «io ho provato a dare una diversa interpretazione al prodotto».
La sua vita si divide tra il laboratorio, le piccole mostre dove espone e i viaggi. Ezio va dove si produce cacao, sceglie le materie prime e collabora con la Fine Chocolate, organizzazione che raggruppa i piccoli artigiani del settore per creare una filiera corta tra le piantagioni e i laboratori artigianali. «Noi artigiani» spiega «compriamo insieme e ci ridistribuiamo il quantitativo che ci occorre risparmiando sulla spedizione e comprando solo il necessario». C’è tanta sensibilità nelle sue parole. Ezio conosce la fatica dei produttori, la comprende e cerca anche di dare una mano dove possibile. Da qualche anno ha realizzato e avviato una scuola di panificatori in Bangladesh, occupandosi direttamente della formazione degli operatori, in collaborazione con la Cna e Unioncamere Abruzzo. Un progetto importante e che mostra orgoglioso. Nel suo negozio ci sono foto a riguardo. Volti sorridenti. Incontri umani importanti. Grazie alla sua passione i suoi prodotti e il suo nome hanno saputo ritagliarsi una nicchia di mercato che lo hanno reso celebre anche fuori dai confini nazionali, ma lui è a Bisenti che vive. Il posto che gli permette di lavorare tranquillo, al piano di sopra, lasciando la porta aperta.
La sua bottega ha qualcosa di speciale, sa di altri tempi. La porta è sempre aperta, Ezio lascia che i clienti entrino tranquillamente, liberamente. Dietro al bancone non c’è nessuno. Forse per l’aria di paese, forse ancora per la sua visione della vita, chi entra si sente a casa. Può guardare dentro le vetrine delle piccole sculture di cioccolato che sono state realizzate da lui. Può leggere la provenienza del cacao, può lasciarsi conquistare dai profumi che si sentono arrivare dal laboratorio, scegliere cosa acquistare e quando decide di farlo basta chiamare, e lui, dal piano superiore, scende in un attimo. Sempre a lavoro, sempre sorridente. Questo è Ezio Centini. Un uomo umile e colto, profondo conoscitore della sua arte e delle materie prime che utilizza.
«Mi sono avvicinato al mondo del cioccolato», spiega Ezio «facendo ricerca sul cacao, sperimentando, facendo tentativi e appassionandomi sempre più». Ezio è cresciuto nel panificio dei suoi genitori, giocando con il lievito e la farina. La sua curiosità ha fatto il resto e una volta adulto ha scelto la strada da percorrere.
Una passione che condivide con la moglie Stefania che collabora con lui nella sua attività e anche con i suoi figli Lisa e Giovanni. «I miei figli rappresentano l’evoluzione del mio lavoro» spiega. «Hanno aperto a Teramo un negozio che gestiscono insieme e portano avanti con impegno la mia passione». Il negozio teramano si trova in via Vittorio Veneto 26, ed è molto più di una cioccolateria. È un salotto culturale, dove è possibile parlare di sogni, gastronomia e arte gustando le sue specialità.
Ezio è un inventore. Un eclettico personaggio i cui prodotti sono stati imitati da molti suoi colleghi in giro per l’Italia. È stato il primo a produrre il cioccolato al bergamotto e quello al rosmarino. Quello che ancora nessuno riesce a imitare è il cioccolato all’aglio. L’opera di questo artista del cioccolato è in continua evoluzione, come i pittori con una tela bianca tra le mani. Prima di usare il colore sanno che daranno vita a qualcosa di nuovo, così Ezio sa che giocando con gli ingredienti darà vita a qualcosa che non esiste.
L’ultima novità della sua produzione è il cioccolato al Pino Mugo che ha chiamato “Aria di Fonte Vetica”. «Il nome» spiega «è nato dal fatto che le pigne che utilizzo provengono da quella zona e le vado a prendere personalmente». Praline, tavolette, cioccolatini farciti, torroni. Ogni prodotto un nome. Originale, artistico. Tra la sua produzione ci sono i Tatù-Bòbò, una sorta di mostaccio, ma azzimo e poi imbevuto nel liquore. La sua grande invenzione. Il prodotto di cui più va fiero. «Il Tatù è un dolce tipico di Bisenti» dice «io ho provato a dare una diversa interpretazione al prodotto».
La sua vita si divide tra il laboratorio, le piccole mostre dove espone e i viaggi. Ezio va dove si produce cacao, sceglie le materie prime e collabora con la Fine Chocolate, organizzazione che raggruppa i piccoli artigiani del settore per creare una filiera corta tra le piantagioni e i laboratori artigianali. «Noi artigiani» spiega «compriamo insieme e ci ridistribuiamo il quantitativo che ci occorre risparmiando sulla spedizione e comprando solo il necessario». C’è tanta sensibilità nelle sue parole. Ezio conosce la fatica dei produttori, la comprende e cerca anche di dare una mano dove possibile. Da qualche anno ha realizzato e avviato una scuola di panificatori in Bangladesh, occupandosi direttamente della formazione degli operatori, in collaborazione con la Cna e Unioncamere Abruzzo. Un progetto importante e che mostra orgoglioso. Nel suo negozio ci sono foto a riguardo. Volti sorridenti. Incontri umani importanti. Grazie alla sua passione i suoi prodotti e il suo nome hanno saputo ritagliarsi una nicchia di mercato che lo hanno reso celebre anche fuori dai confini nazionali, ma lui è a Bisenti che vive. Il posto che gli permette di lavorare tranquillo, al piano di sopra, lasciando la porta aperta.
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