Burocrazia, riforma bipartisan

Pdl e Idv presentano una legge per accelerare i procedimenti. Confindustria approva

PESCARA. «Una passione comune per la materia». Così il portavoce del Pdl in Consiglio regionale Riccardo Chiavaroli spiega la presentazione in doppia firma con il collega d’opposizione Carlo Costantini (Idv), del progetto di legge sulla semplificazione amministrativa.

Si tratta della prima proposta di legge organica in Italia in materia di «Procedimento amministrativo sviluppo dell’amministrazione digitale e semplificazione del sistema amministrativo regionale e locale». Il testo è stato depositato lo scorso 19 giugno.

«Si tratta» ha spiegato Chiavaroli, «di una iniziativa che rende la nostra Regione, la prima in termini di rapidità dell’adeguamento del proprio ordinamento alle misure recentemente varate dal governo Monti e che segna una reale modernizzazione della macchina amministrativa senza precedenti, grazie all’introduzione di importanti e necessari elementi di sburocratizzazione e semplificazione dei procedimenti amministrativi. Nei prossimi giorni avremo incontri con il mondo delle imprese, l’Anci e le Università per coordinarci e far conoscere gli aspetti di una legge che può essere davvero rivoluzionaria».

Costantini fa i conti di quanto si risparmierebbe applicando la norma alla lettera e non solo in Abruzzo: «La burocrazia costa al Paese 70 miliardi di euro l’anno, ovvero 4 punti di Pil. Ogni impresa impegna 35 giorni l’anno della sua attività per correre dietro alla burocrazia, senza contare che una indagine di Confartigianato ha collocato l’Abruzzo all’ultimo posto in Italia per l’utilizzo dell’information Tecnology. Numeri che devono far riflettere», aggiunge Costantini, «per cui se non ci sono grandi risorse, per sopravvivere c’è una sola speranza: riformare radicalmente la macchina amministrativa, applicando poche e semplici regole».

Ed eccole le regole: la norma prevede una diminuzione del numero, delle fasi e degli oneri dei provvedimenti amministrativi; più facile accesso agli atti; il potenziamento delle tecnologie digitali; una riduzione automatica dei termini in caso di mancata risposta da parte dell’ente; indennizzi sui ritardi indipendentemente dal «dolo» o dello «colpa» ; l’introduzione della figura del responsabile del procedimento; infine un tavolo permanente per la semplificazione aperto alle parti sociali.

Positivo il giudizio di Confindustria: «Abbiamo una marea di procedure di finanziamenti pubblici bloccati per procedure, cavilli burocratici amministrativi», dice Paolo Primavera, vicepresidente Confindustria Abruzzo, «immaginate che cosa significa avviare una semplificazione». Fabio Spinosa Pingue, presidente di Confindustria L’Aquila, è sicuro che si tratti di «una riforma epocale. Dobbiamo avere a disposizione certezza delle regole, tempi certi, una digitalizzazione completa dell’amministrazione. Questa riforma restituisce tanta fiducia alle imprese e sarà una iniezione energizzante di 4-5 punti di Pil sulla regione».

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