L'autostazione Tiburtina a Roma

TRASPORTI

Bus abruzzesi a Roma da Tiburtina all'Anagnina: si riaccende la protesta

La giunta capitolina del sindaco Virginia Raggi (M5s) si rimangia le promesse e dà il via al progetto della nuova autostazione dove saranno trasferite le corse. I pendolari preoccupati, si muove anche il governatore Marsilio che scrive una lettera al Campidoglio

PESCARA. Si riaccende il caso del terminal bus che il Comune di Roma vuole realizzare all'Anagnina per trasferirci le corse bus anche da e per l'Abruzzo che attualmente arrivano a Tiburtina. La giunta del sindaco Virginia Raggi (M5s) il 4 ottobre ha deliberato 625mila euro, finanziati mediante indebitamento, per l’adeguamento di Anagnina ad ospitare le linee dei pullman provinciali, nazionali e internazionali ovvero quelle linee che oggi arrivano alla Stazione Tiburtina. Fra di esse sono quindi comprese quelle dall'Abruzzo, corse coperte sia dall'azienda regionale di trasporti Tua, sia da numerose ditte private da Pescara, Lanciano, Vasto, L'Aquila, Giulianova, Avezzano che attualmente arrivano a Tiburtina.

La questione era rientrata nel momento in cui, alcuni mesi fa, la stessa giunta annunciò la marcia indietro di fronte alle proteste dei pendolari sia da parte dell'Abruzzo che da altre regioni anche a livello istituzionale. Ora, con la nuova e sorprendente delibera, il futuro trasferimento dei pullman dalla stazione di Tiburtina a quella più periferica _ con tutti i conseguenti disagi _ dell'Anagnina torna ad essere d'attualità.

"E’ importante evidenziare come l’amministrazione non punta a realizzare una autostazione, mira semplicemente ad adeguare un parcheggio di macchine in un parcheggio per pullman. In tutta Europa abbiamo Autostazioni di qualità che garantiscono non solo un servizio migliore agli utenti ma anche una riqualificazione e un’immagine di città bella e moderna, qui a Roma i tecnici del Comune continuano a progettare schifezze con stalli disegnati a terra attrattori per loro natura di degrado e insicurezza”, insorge il Comitato cittadini stazione Tiburtina.

Anche in Abruzzo torna a montare la protesta. Il presidente della Regione, Marco Marsilio, si fa portavoce delle preoccupazioni che emergono fra i cittadini abruzzesi, in particolare dei pendolari. E per aprire un immediato confronto con il sindaco di Roma, Virginia Raggi, le ha scritto una lettera in cui sottolinea il rinnovato “allarme tra gli utenti abruzzesi delle linee regionali da e per Roma”.

“Leggendo quanto disposto nella delibera del 4 ottobre scorso -aggiunge il governatore - si descrive invece il terminal Anagnina quale unica soluzione per le esigenze di delocalizzazione presenti sul territorio capitolino. Si legge infatti che “in considerazione del noto stato di degrado del patrimonio viario di Roma Capitale, l’Amministrazione ha inteso avviare, nell’immediatezza, progetti di delocalizzazione dell’autostazione per i mezzi adibiti alle linee di trasporto pubblico interregionali, nazionali e internazionali all’interno del nodo Anagnina” e che “tra i vari nodi intermodali presenti sul territorio urbano, le strutture tecniche dell’Amministrazione a seguito di sopralluoghi nelle potenziali alternative trasportistiche, ravvisano solamente nella stazione Anagnina un nodo idoneo a ospitare una autostazione bus senza eccessivi disservizi per l’utenza con tempi e costi marginali di adeguamento. Una soluzione che non può essere accettabile da tutti gli abruzzesi che quotidianamente raggiungono la capitale per motivi di studio o di lavoro”. Marsilio ha quindi chiesto alla Raggi chiarimenti “in merito alle scelte che l’amministrazione comunale capitolina intende assumere dichiarandosi disponibile a un confronto per mettere in evidenza il ruolo fondamentale che l’hub di Tiburtina assume in un contesto ampio della mobilità da e verso Roma”. (a.mo.)