Campus e Parco, avanti tutta
I sindacati: Automotive? Modello da imitare in altri settori
PESCARA. Il campus dell'automotive è un modello di politica industriale innovativa che andrebbe applicata anche ad altri settori, il Parco della Costa Teatina può rappresentare, se sfruttato al meglio, il volano per rilanciare il turismo in Abruzzo mentre è sempre viva l'attesa per conoscere la data dell'incontro con il governo per lo sblocco dei Fas (Fondi per le aree sottoutilizzate).
Questo lo stato d'animo delle sigle sindacali regionali Cgil, Cisl e Uil sui temi caldi dell'attualità regionale in vista del mese di settembre che appare decisivo per capire quale sarà la quantità di risorse comunitarie che arriverà in Abruzzo. «L'Automotive costituisce una delle prime e più importanti iniziative di riforma delle politiche industriali innovative in Abruzzo», afferma Maurizio Spina, segretario regionale della Cisl, che poi aggiunge: «La sua realizzazione è decisiva, perché l'economia della provincia di Chieti, per il 62,6%, è legata alle esportazioni e l'Automotive rappresenta il 30%, con più di 30mila addetti». Spina spiega l'importanza di superare una certa idea di sviluppo: «La crisi ha messo in discussione il modello che questa regione aveva. Fondamentale è la riforma dei Consorzi industriali, che sono strumenti ormai superati, e l'attivazione del nuovo soggetto regionale, che dovrà entrare in funzione il più presto possibile. Tutto ciò», prosegue, «è legato alla nascita dei poli di innovazione e delle reti d'impresa, con un cambiamento che noi abbiamo sostenuto fortemente, ovvero che questi strumenti devono essere governati dalle imprese che si aggregano, che rischiano in proprio e la Regione che supporta questo processo. In prospettiva, la Val di Sangro potrebbe diventare un punto di riferimento per l'intero Paese in questo settore».
«L'automotive è l'unico elemento condiviso e spinto dalle parte sociali, sindacati e imprenditori, ed è bene che ci sia», sottolinea Roberto Campo, segretario della Uil Abruzzo. Il quale prosegue: «Rispetto all'innovazione, l'auspicio è che si ripetano esperienze come queste e come quella dei poli di innovazione, non altre, come quella dei distretti, che hanno rappresentato operazioni burocratiche più che azioni di sviluppo, a eccezione del distretto della Val Vibrata. Speriamo che situazioni come quella dell'Automotive possano dare forza».
«Il campus è la ricetta giusta per evitare che molte aziende entrino in crisi», sostiene Marco Di Rocco della Fiom Cgil. «L'importante è che la ricerca si faccia qui, così l'industria dell'auto rimarrà in Val di Sangro. E' di vitale importanza investire nella ricerca, che consideriamo la ricetta vincente alternativa all'idea di Marchionne che, abbassando i diritti dei lavoratori, si crea la competitività. Questa e lo sviluppo industriale si creano invece investendo sull'innovazione».
«Il campus dell'Automotive è un'azione cardine», commenta Alfredo Castiglione, vicepresidente regionale e assessore allo Sviluppo economico, «pensata con il governatore Chiodi e fortemente voluta. Questo, tra gli otto poli di innovazione finanziati, è uno dei più coesi e con il maggior numero di progetti. Andrà a rinforzare una schiera di aziende importanti come Sevel, Honda e Pilkington, ma anche il tessuto economico formato da una moltitudine di piccole e medie imprese dell'indotto, che da sole non ce la farebbero». Castiglione guarda anche al domani: «Il futuro si gioca sul potenziamento dei servizi, su ricerca e innovazione. Solo così si potrà avere una maggiore competitività. La lungimiranza di chi ci ha preceduto ha permesso la nascita di grandi aziende, ma ora i tempi sono cambiati e le esigenze sono altre. Non a caso, i consorzi industriali hanno fatto il loro tempo».
Altra questione al centro del dibattito è la perimetrazione del Parco della Costa Teatina che va fatta entro il 30 settembre.
«L'Abruzzo ha una importante vocazione turistica», sottolinea Spina, «ma il turismo è sicuramente sottoutilizzato, rappresentando il 20% delle entrate regionali. In Italia, per capacità di attrazione turistica, siamo al 17º posto. C'è la necessità di fare un salto di qualità, che manca ed è un vero peccato, perché il turismo potrebbe diventare una risorsa molto importante. In questo quadro il Parco della Costa Teatina arricchisce le potenzialità ma è chiaro ed evidente che ci sarà bisogno di un progetto condiviso, con la Regione che dovrebbe assicurare un ruolo di stimolo per tutti i soggetti interessati».
«Il Parco per dare l'apporto positivo», evidenzia Campo, «aggiungere e potenziare un settore turistico senza però deprimere le attività agricole, industriali, produttive e estrattive. Una visione estremistica del Parco sarebbe un danno. Per questo auspichiamo che i Comuni facciano perimetrazioni equilibrate non esagerando con l'individuazione di siti che non potrebbero ospitare altre attività. In questo ambito un ruolo importante nella scelta della migliore perimetrazione dovrebbero recitarlo sia la Provincia di Chieti che la Regione».
«Il Parco è indispensabile», rileva Di Rocco, «perché l'Abruzzo deve capire che le sue risorse vere sono il turismo e l'industria, che quindi devono andare avanti di pari passo». Quanto al tanto atteso incontro con il governo per lo sblocco dei fondi Fas e l'annunciata auto convocazione dei sindacati a Roma, Spina spiega che ha apprezzato il Consiglio regionale di Ferragosto e aspetta novità dalla prossima riunione dell'8 settembre del tavolo del Patto per lo Sviluppo, mentre Campo attende gli ultimi dettagli della manovra finanziaria per poi tornare all'azione visto che non crede nella capacità del governo regionale di ottenere un incontro autonomamente.
Questo lo stato d'animo delle sigle sindacali regionali Cgil, Cisl e Uil sui temi caldi dell'attualità regionale in vista del mese di settembre che appare decisivo per capire quale sarà la quantità di risorse comunitarie che arriverà in Abruzzo. «L'Automotive costituisce una delle prime e più importanti iniziative di riforma delle politiche industriali innovative in Abruzzo», afferma Maurizio Spina, segretario regionale della Cisl, che poi aggiunge: «La sua realizzazione è decisiva, perché l'economia della provincia di Chieti, per il 62,6%, è legata alle esportazioni e l'Automotive rappresenta il 30%, con più di 30mila addetti». Spina spiega l'importanza di superare una certa idea di sviluppo: «La crisi ha messo in discussione il modello che questa regione aveva. Fondamentale è la riforma dei Consorzi industriali, che sono strumenti ormai superati, e l'attivazione del nuovo soggetto regionale, che dovrà entrare in funzione il più presto possibile. Tutto ciò», prosegue, «è legato alla nascita dei poli di innovazione e delle reti d'impresa, con un cambiamento che noi abbiamo sostenuto fortemente, ovvero che questi strumenti devono essere governati dalle imprese che si aggregano, che rischiano in proprio e la Regione che supporta questo processo. In prospettiva, la Val di Sangro potrebbe diventare un punto di riferimento per l'intero Paese in questo settore».
«L'automotive è l'unico elemento condiviso e spinto dalle parte sociali, sindacati e imprenditori, ed è bene che ci sia», sottolinea Roberto Campo, segretario della Uil Abruzzo. Il quale prosegue: «Rispetto all'innovazione, l'auspicio è che si ripetano esperienze come queste e come quella dei poli di innovazione, non altre, come quella dei distretti, che hanno rappresentato operazioni burocratiche più che azioni di sviluppo, a eccezione del distretto della Val Vibrata. Speriamo che situazioni come quella dell'Automotive possano dare forza».
«Il campus è la ricetta giusta per evitare che molte aziende entrino in crisi», sostiene Marco Di Rocco della Fiom Cgil. «L'importante è che la ricerca si faccia qui, così l'industria dell'auto rimarrà in Val di Sangro. E' di vitale importanza investire nella ricerca, che consideriamo la ricetta vincente alternativa all'idea di Marchionne che, abbassando i diritti dei lavoratori, si crea la competitività. Questa e lo sviluppo industriale si creano invece investendo sull'innovazione».
«Il campus dell'Automotive è un'azione cardine», commenta Alfredo Castiglione, vicepresidente regionale e assessore allo Sviluppo economico, «pensata con il governatore Chiodi e fortemente voluta. Questo, tra gli otto poli di innovazione finanziati, è uno dei più coesi e con il maggior numero di progetti. Andrà a rinforzare una schiera di aziende importanti come Sevel, Honda e Pilkington, ma anche il tessuto economico formato da una moltitudine di piccole e medie imprese dell'indotto, che da sole non ce la farebbero». Castiglione guarda anche al domani: «Il futuro si gioca sul potenziamento dei servizi, su ricerca e innovazione. Solo così si potrà avere una maggiore competitività. La lungimiranza di chi ci ha preceduto ha permesso la nascita di grandi aziende, ma ora i tempi sono cambiati e le esigenze sono altre. Non a caso, i consorzi industriali hanno fatto il loro tempo».
Altra questione al centro del dibattito è la perimetrazione del Parco della Costa Teatina che va fatta entro il 30 settembre.
«L'Abruzzo ha una importante vocazione turistica», sottolinea Spina, «ma il turismo è sicuramente sottoutilizzato, rappresentando il 20% delle entrate regionali. In Italia, per capacità di attrazione turistica, siamo al 17º posto. C'è la necessità di fare un salto di qualità, che manca ed è un vero peccato, perché il turismo potrebbe diventare una risorsa molto importante. In questo quadro il Parco della Costa Teatina arricchisce le potenzialità ma è chiaro ed evidente che ci sarà bisogno di un progetto condiviso, con la Regione che dovrebbe assicurare un ruolo di stimolo per tutti i soggetti interessati».
«Il Parco per dare l'apporto positivo», evidenzia Campo, «aggiungere e potenziare un settore turistico senza però deprimere le attività agricole, industriali, produttive e estrattive. Una visione estremistica del Parco sarebbe un danno. Per questo auspichiamo che i Comuni facciano perimetrazioni equilibrate non esagerando con l'individuazione di siti che non potrebbero ospitare altre attività. In questo ambito un ruolo importante nella scelta della migliore perimetrazione dovrebbero recitarlo sia la Provincia di Chieti che la Regione».
«Il Parco è indispensabile», rileva Di Rocco, «perché l'Abruzzo deve capire che le sue risorse vere sono il turismo e l'industria, che quindi devono andare avanti di pari passo». Quanto al tanto atteso incontro con il governo per lo sblocco dei fondi Fas e l'annunciata auto convocazione dei sindacati a Roma, Spina spiega che ha apprezzato il Consiglio regionale di Ferragosto e aspetta novità dalla prossima riunione dell'8 settembre del tavolo del Patto per lo Sviluppo, mentre Campo attende gli ultimi dettagli della manovra finanziaria per poi tornare all'azione visto che non crede nella capacità del governo regionale di ottenere un incontro autonomamente.
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