STASERA

Carichieti festa per i 150 anni a Brecciarola

CHIETI. Nasce all’indomani dell’unità d’Italia e scandisce i ritmi di crescita del territorio. Compie 150 anni ma non li dimostra. Anzi, in controtendenza rispetto al trend nazionale, testimonia che...

CHIETI. Nasce all’indomani dell’unità d’Italia e scandisce i ritmi di crescita del territorio. Compie 150 anni ma non li dimostra. Anzi, in controtendenza rispetto al trend nazionale, testimonia che fare banca si può in ambito locale senza subire il fascino, se non la “minaccia” di scalate da parte dei grossi gruppi bancari. Si parla della Cassa di Risparmio della Provincia di Chieti Spa, decisa più che mai a difendere la propria autonomia. I numeri strutturali sono di tutto rispetto per un sodalizio che certamente non può definirsi ‘banca d’affari’: 68 succursali, con presenze a Roma, Milano, Potenza e San Benedetto del Tronto ed oltre 600 dipendenti. I quali si ritrovano questa sera al New Gilda di Brecciarola per la cena di gala offerta dall’amministrazione in occasione del 150° compleanno dell’istituto, poi diventato società per azioni, con la riforma Amato del 1990, a seguito del conferimento dell’azienda bancaria da parte dell’Ente Fondazione. Banca Carichieti e Fondazione Carichieti, due soggetti distinti ma legati dal filo conduttore che attraversa economia e cultura. Da un lato, la banca (presidente Tito Codagnone, direttore generale Roberto Sbrolli), ossia l’attenzione alle imprese ed alle famiglie. Dall’altro, la fondazione (presidente Mario Di Nisio), ossia il collante fra tradizione e crescita veicolate dalle illustri iniziative del museo e della biblioteca di Palazzo dè Mayo, sede dell’ente. Insomma il marchio Carichieti, nel suo complesso, tende a rafforzarsi. L’ultimo bilancio della banca ha espresso un utile netto di 5 milioni con una crescita di 3,5 milioni rispetto al precedente esercizio. Carichieti ha origine nel 1862 quando nasce la Cassa di Risparmio Marrucina. Nel 1938 la fusione con la Cassa di Risparmio di Guardiagrele, già Montefrumentario, e, dal 1950, l'espansione nel pieno rispetto delle finalità della banca territoriale. (o.d'a.)

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