Caso Lusi, l'ex tesoriere accusa tutta la Margherita
Ascoltato fino al Senato: "Facevo ciò che mi dicevano". Assegni anche ad Enzo Bianco e varie fondazioni dei dirigenti del partito
ROMA. Luigi Lusi contro tutti durante la sua audizione alla Giunta delle immunità di palazzo Madama. L'ex tesoriere della margherita, sul quale pende la richiesta di arresto della Procura di Roma, ha consegnato una memoria con numerosi allegati, rivelando di aver già detto tutto ai magistrati. Tra le rivelazioni quella del sindaco di Firenze Renzi che avrebbe richiesto 120 mila euro suddivisi in tre fatture, poi diventati 70 mila dopo l'intervento di Rutelli che avrebbe chiesto di non pagare la terza fattura. "Nella Margherita - ha raccontato Lusi secondo quanto viene riferito - facevo semplicemente ciò che mi veniva detto. Agivo su mandato dei dirigenti e tutelando le varie componenti".
L'ex tesoriere della Margherita ha sottolineato di aver dato dei soldi (ha parlato, riferiscono le fonti, di annualità e di mensilità) a varie fondazioni, tra cui quella di Rutelli e ad una fondazione chiamata "Centocittà". Ad Enzo Bianco, invece, veniva fornito - secondo il racconto di Lusi - un mensile di 3000 euro, poi passato a 5500. Ad una società di Catania legata al marito della segretaria di Bianco è stata fornita una cifra di circa 150mila euro, erogati - sempre secondo Lusi - tra il 2009 e il 2011. Secondo Lusi anche a Rutelli venivano fornite delle cifre ingenti in occasione delle elezioni. In che modo venivano contabilizzate queste cifre?, gli hanno chiesto alcuni componenti della Giunta. In modo da tutelare Rutelli, la risposta.
Ad alcuni determinati dirigenti della Margherita venivano erogate altre somme, che non venivano controllate da Lusi qualora a chiederle fossero degli esponenti di primo piano del partito. Sempre secondo il racconto di Lusi altri soldi venivano dati, attraverso bonifici o contanti, quando i deputati portavano le ricevute fiscali dei taxi affinchè venissero rimborsate. Lusi ha parlato - secondo quanto si apprende - anche del fatto che molti dirigenti passati all'Api venissero pagati con i soldi della Margherita. Altro particolare rivelato da Lusi: quando il tesoriere ha lasciato il suo incarico nelle casse della Margherita c'erano 20 milioni, soldi che - secondo l'accusa di Lusi - ora sono stati utilizzati da Rutelli affinché vengano restituiti ai cittadini.
L'ex tesoriere della Margherita ha sottolineato di aver dato dei soldi (ha parlato, riferiscono le fonti, di annualità e di mensilità) a varie fondazioni, tra cui quella di Rutelli e ad una fondazione chiamata "Centocittà". Ad Enzo Bianco, invece, veniva fornito - secondo il racconto di Lusi - un mensile di 3000 euro, poi passato a 5500. Ad una società di Catania legata al marito della segretaria di Bianco è stata fornita una cifra di circa 150mila euro, erogati - sempre secondo Lusi - tra il 2009 e il 2011. Secondo Lusi anche a Rutelli venivano fornite delle cifre ingenti in occasione delle elezioni. In che modo venivano contabilizzate queste cifre?, gli hanno chiesto alcuni componenti della Giunta. In modo da tutelare Rutelli, la risposta.
Ad alcuni determinati dirigenti della Margherita venivano erogate altre somme, che non venivano controllate da Lusi qualora a chiederle fossero degli esponenti di primo piano del partito. Sempre secondo il racconto di Lusi altri soldi venivano dati, attraverso bonifici o contanti, quando i deputati portavano le ricevute fiscali dei taxi affinchè venissero rimborsate. Lusi ha parlato - secondo quanto si apprende - anche del fatto che molti dirigenti passati all'Api venissero pagati con i soldi della Margherita. Altro particolare rivelato da Lusi: quando il tesoriere ha lasciato il suo incarico nelle casse della Margherita c'erano 20 milioni, soldi che - secondo l'accusa di Lusi - ora sono stati utilizzati da Rutelli affinché vengano restituiti ai cittadini.
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