Castiglione: nessun aumento sui Consorzi
L'assessore risponde a Confindustria: regolamento da decidere, sarà condiviso
PESCARA. «Gli imprenditori siano tranquilli, con l'Arap non avranno oneri in più, bensì i servizi che loro stessi hanno sollecitato e che andranno pagati. Come e quanto è ancora tutto da decidere». L'assessore regionale alle Attività produttive Alfredo Castiglione non vuole entrare in polemica con Confindustria ma precisare costi e benefici della riforma dei Consorzi industriali.
L'intervento dell'assessore arriva dopo che Confindustria Abruzzo aveva scritto una lettera di protesta alla Regione perché era stata esclusa dalla concertazione sull'attivazione della nuova agenzia regionale unica per le attività produttive (Arap) che andrà a prendere in gestione le sei aree industriali (eccetto per il momento quella di Pescara) prevedendo la fusione dei rispettivi Consorzi (attualmente commissariati). Nell'Arap confluiranno i 41 Comuni e le 1700 aziende che fanno attualmente parte dei sette Consorzi industriali.
Confindustria si è lamentata in particolare del fatto che i costi dei servizi erogati dalla futura Arap ricadrebbero sulle spalle delle imprese consorziate. Castiglione vuole tranquillizzare le imprese sia per quel che riguarda l'attività di concertazione sia relativamente ai costi dei servizi. «Mi sembra che Confindustria confonda il regolamento con il disciplinare dell'Arap, quello che a febbraio abbiamo approvato è stato il disciplinare che dà una sorta di indirizzo sull'organizzazione dell'agenzia, riporta in linea di massima ciò che prevede la legge 23, non è quindi il regolamento. Si tratta», continua l'assessore, «solo di un passaggio tecnico obbligatorio, quando sarà il momento di discutere del regolamento, le imprese siano sicure che saranno chiamate». D'Altra parte, fa notare, Castiglione, nell'attivazione dell'Arap è prevista anche l'istituzione della Consulta formata dalle associazioni produttive come Confindustria.
L'assessore inoltre aggiunge che quanto a trasparenza e concertazione la legge regionale di riordino è stata presa a modello da altre regioni come Molise, Calabria, Sicilia e Campania. Ma i servizi? E' vero che le imprese saranno chiamate a pagare di più il sistema di riordino?
Castiglione esclude la parola "balzello" e si ricollega al disciplinare approvato, nella parte in cui si dice che nel momento in cui vengono erogati i servizi essi devono essere pagati. Da chi? «Da chi usufruisce e da chi si avvale di tali servizi, quindi anche dalle imprese consorziate», risponde l'assessore, «questo rientra nella legge e si tratta di un capitolo che è stato inserito con l'approvazione da parte delle stesse associazioni delle imprese che hanno partecipato ai tavoli sull'Arap, servizi che erano disposte a pagare a patto che fossero concreti».
Per servizi si intende tutta quella serie di lavori d'esercizio e manutenzione che viene effettuata nell'ambito dei distretti industriali: ad esempio, illuminazione, raccolta e smaltimento rifiuti, trattamento acque reflue, strade ecc. «Sono servizi previsti per migliorare l'attrattività e l'efficienza degli stessi distretti, ma ripeto, sono stati concordati preliminarmente con le imprese e non si tratta assolutamente di oneri», precisa Castiglione. Fra i servizi è in programma l'attivazione della banda larga, elemento produttivo attualmente del tutto assente nei Consorzi industriali. E i tempi? Quando l'Arap entrerà in funzione? «La legge», risponde Castiglione, «ci dà tempo fino a marzo-aprile 2013, ma farò l'impossibile per accorciare i tempi. E prima ancora chiamerò Confindustria». (a.mo.)
L'intervento dell'assessore arriva dopo che Confindustria Abruzzo aveva scritto una lettera di protesta alla Regione perché era stata esclusa dalla concertazione sull'attivazione della nuova agenzia regionale unica per le attività produttive (Arap) che andrà a prendere in gestione le sei aree industriali (eccetto per il momento quella di Pescara) prevedendo la fusione dei rispettivi Consorzi (attualmente commissariati). Nell'Arap confluiranno i 41 Comuni e le 1700 aziende che fanno attualmente parte dei sette Consorzi industriali.
Confindustria si è lamentata in particolare del fatto che i costi dei servizi erogati dalla futura Arap ricadrebbero sulle spalle delle imprese consorziate. Castiglione vuole tranquillizzare le imprese sia per quel che riguarda l'attività di concertazione sia relativamente ai costi dei servizi. «Mi sembra che Confindustria confonda il regolamento con il disciplinare dell'Arap, quello che a febbraio abbiamo approvato è stato il disciplinare che dà una sorta di indirizzo sull'organizzazione dell'agenzia, riporta in linea di massima ciò che prevede la legge 23, non è quindi il regolamento. Si tratta», continua l'assessore, «solo di un passaggio tecnico obbligatorio, quando sarà il momento di discutere del regolamento, le imprese siano sicure che saranno chiamate». D'Altra parte, fa notare, Castiglione, nell'attivazione dell'Arap è prevista anche l'istituzione della Consulta formata dalle associazioni produttive come Confindustria.
L'assessore inoltre aggiunge che quanto a trasparenza e concertazione la legge regionale di riordino è stata presa a modello da altre regioni come Molise, Calabria, Sicilia e Campania. Ma i servizi? E' vero che le imprese saranno chiamate a pagare di più il sistema di riordino?
Castiglione esclude la parola "balzello" e si ricollega al disciplinare approvato, nella parte in cui si dice che nel momento in cui vengono erogati i servizi essi devono essere pagati. Da chi? «Da chi usufruisce e da chi si avvale di tali servizi, quindi anche dalle imprese consorziate», risponde l'assessore, «questo rientra nella legge e si tratta di un capitolo che è stato inserito con l'approvazione da parte delle stesse associazioni delle imprese che hanno partecipato ai tavoli sull'Arap, servizi che erano disposte a pagare a patto che fossero concreti».
Per servizi si intende tutta quella serie di lavori d'esercizio e manutenzione che viene effettuata nell'ambito dei distretti industriali: ad esempio, illuminazione, raccolta e smaltimento rifiuti, trattamento acque reflue, strade ecc. «Sono servizi previsti per migliorare l'attrattività e l'efficienza degli stessi distretti, ma ripeto, sono stati concordati preliminarmente con le imprese e non si tratta assolutamente di oneri», precisa Castiglione. Fra i servizi è in programma l'attivazione della banda larga, elemento produttivo attualmente del tutto assente nei Consorzi industriali. E i tempi? Quando l'Arap entrerà in funzione? «La legge», risponde Castiglione, «ci dà tempo fino a marzo-aprile 2013, ma farò l'impossibile per accorciare i tempi. E prima ancora chiamerò Confindustria». (a.mo.)
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