ABRUZZO
Celano e Sant'Egidio restano in zona rossa, Marsilio adesso vuole superare l'indice Rt
La decisione al termine dell'unità di crisi. Il presidente: ospedali praticamente vuoti, non possiamo rischiare nuove restrizioni
PESCARA. Celano e Sant'Egidio alla Vibrata restano in zona rossa. Lo rende noto il presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio al termine dell'unità di crisi riunita oggi pomeriggio (giovedì 13 maggio).
"Come sempre accade - ha spiegato Marsilio - siamo pronti a rivalutare il provvedimento visto che Sant'Egidio negli ultimi giorni ha registrato zero casi. La Asl di Teramo sta monitorando la situazione e continuerà a farlo nel fine settimana. Se dovesse andare avanti così, già dall'inizio della prossima settimana potremo ripristinare la zona gialla con qualche giorno di anticipo. Per Celano invece no, perché ci sono numerosi contagi con la sospetta presenza di varianti che impone secondo la legge maggiore tutela". Celano resta così in zona rossa per un'altra settimana.
Marsilio ha anche parlato della richiesta fatta da tutte le Regioni e le province autonome al Governo di modificare i parametri di valutazione del rischio (il cosiddetto Indice Rt) e di prendere in considerazione, invece, l'incidenza e il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva e in area medica. Il timore, infatti, è di piombare nelle zone a maggiori restrizioni nel pieno della stagione estiva. "Sarebbe paradossale - rimarca Marsilio - che la prossima settimana, magari perché arriva qualche focolaio in più nelle scuole di qualche Comune, potremmo trovarci con un Rt elevato e quindi in zona arancione senza un valido motivo. I nostri ospedali sono quasi svuotati: oggi siamo a 20 posti letto in terapia intensiva, a fronte dei 90 dei mesi passati, e poco più di 200 posti di area medica occupata. La popolazione vaccinata aumenta di giorno in giorno con 10mila vaccini almeno somministrati quotidianamente. Abbiamo un'incidenza media largamente sotto 100 e Pescara da quasi un mese è sotto 50 quindi sarebbe in zona bianca". "L'unica ragione - prosegue Marsilio - che ci deve motivare ad adottare misure restrittive è evitare che la gente finisca in ospedale. Per questo abbiamo chiesto al Governo di adottare come parametro principale quello dell'incidenza del numero dei casi rapportati all'occupazione dei posti letto. Spero che lunedì il ministro Speranza e la ministra Gelmina chiudano la fase di rivalutazione dei parametri e la valutazione avvenga sulla base del nuovo quadro epidemiologico".
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