Chiodi: il Pdl abruzzese è il primo in Italia
Il centrodestra fa il pieno dei voti in Abruzzo. Il Pdl di Silvio Berlusconi sfiora il 45%, l’Aquila terremotata gli regala un rotondo 55%. E il presidente della Regione Gianni Chiodi può dire che il Pdl abruzzese è il forte d’Italia, anche se la regione non riesce ad esprimere un europarlamentare. Le tre province di Teramo, Pescara e Chieti traslocano dal centrosinistra al centrodestra già dal primo turno. A Teramo vince Valter Catarra per soli 59 voti. A Pescara si impone Guerino Testa su Antonella Allegrino. A Chieti l’Udc guadagna la presidenza della Provincia con Enrico Di Giuseppantonio. Stesso copione nei due capoluoghi. A Pescara Luigi Albore Mascia distanzia di molte lunghezze il Pd Marco Alessandrini mentre a Teramo Maurizio Brucchi (Pdl) si insedia nell’ex ufficio di Chiodi
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EUROPEE 2009 I risultati definitivi del voto in Abruzzo
PESCARA. Il presidente della Regione Abruzzo Gianni Chiodi esulta e ricorda che il Pdl in Abruzzo è primo in Italia con il 44,5 per cento dei consensi. «Esaltante quello ottenuto alle Europee dal Pdl abruzzese», dice Chiodi, «che migliora di ben tre punti percentuali quello delle politiche dello scorso anno e che, tra l’altro, con il 44,5% di voti fa registrare la migliore performance del partito a livello nazionale». Questa circostanza «consente al Pdl di rafforzare notevolmente la propria leadership in questa regione».
Per Chiodi inoltre «la gente d’Abruzzo ha percepito la vicinanza dello Stato ed in particolare del premier e del suo governo e le attività che, come giunta regionale, stiamo sviluppando». Malgrado la soddisfazione del Pdl, l’Abruzzo non ha nessun rappresentante a Bruxelles. Nel 1999 era Franco Marini l’europarlamentare abruzzese del Ppi eletto nella circoscrizione sud. Poi nel 2004 venne l’ora di Ottaviano Del Turco, leader della Cgil, presidente della Commissione antimafia, che venne eletto sempre nella circoscrizione sud. Un impegno a Bruxelles che durò un anno, poi nel 2005 per Del Turco il ritorno in Abruzzo per le elezioni regionali e la vittoria come socialista a capo del centrosinistra che lo portò a Palazzo Centi con un record di consensi che mise alle corde il centrodestra di Giovanni Pace. Marini e Del Turco sono stati i due ultimi europarlamentari abruzzesi.
Oggi, malgrado il pieno di voti fatto dal Popolo della libertà che ovunque ha doppiato i consensi del Pd, e il successo personale raggiunto dal leader del Pdl Silvio Berlusconi, l’Abruzzo non ha nessun rappresentante a Bruxelles. Sembrano ricordi da preistoria quando a Bruxelles l’aquilano Lorenzo Natali esponente della Democrazia cristiana era tra i leader europei maggiormente ascoltati e influenti.
Così come accaduto per il dopo Remo Gaspari, dalla uscita di scena del leader Dc, l’Abruzzo non ha più avuto un ministero. Oggi nell’esecutivo nazionale l’Abruzzo non ha nessun rappresentante. Gli ultimi esponenti nel governo nazionale nazionale sono stati il vice ministro Nino Sospiri di An, sottosegretario ai trasporti, e per Forza Italia il sottosegretario all’energia Giovanni Dell’Elce. Più di recente, nel centrosinistra l’unica casella nel governo come sottosegretario allo sport è stato Giovanni Lolli.
Ora con il governo Berlusconi nessun sottosegretario o vice ministro a rappresentare qualche progetto della regione. All’interno dell’Abruzzo le cose non vanno meglio. La sanità è nelle mani del commissario di governo nominato da Roma per vigilare sul piano anti-deficit. Mentre la ricostruzione dell’Aquila è guidata dal presidente del Consiglio Berlusconi e dal capo della protezione civile Guido Bertolaso, mentre il Consiglio regionale e la giunta regionale sono chiamate a ratificare le decisione del governo e della maggioranza parlamentare di centrodestra.
(m.p.)