Chiodi: troppa ansia nel Pdl dopo il G8 nomine negli enti
Riunione notturna, sui nomi deciderà un comitato senza parlamentari.
PESCARA. Di nomine negli enti regionali si occuperà una commissione di esponenti regionali del Pdl, ma non ci saranno i parlamentari. E’ la decisione presa ieri notte al termine di una riunione tenuta a Pescara da esponenti del Popolo della libertà. Presenti i coordinatori Piccone e il vice Di Stefano, il capogruppo alla Regione Giuliante, il suo vice Di Matteo, e il presidente della giunta regionale Gianni Chiodi. La gestione delle nomine negli enti regionali: 80 poltrone tra presidenze e direzioni, più 250 posti nei vari Cda; ha messo in crisi l’unita del Pdl. Ieri si è cercata un’intesa che ha più il sapore di una tregua interna che di un accordo.
Dai litigi ad uscirne bene è Chiodi verso il quale tutti si sono appellati come persona al di sopra delle parti, ma il leader del Pdl di fronte alle polemiche dei deputati: Dell’Elce, Castellani, Scelli, Pelino, Toto, Aracu e De Angelis, che contestano i senatori, in particolare Piccone e Di Stefano, ma indirettamente anche Tancredi e Pastore; di fare le nomine «nell’ascensore di Palazzo Madama», non avrà molta possibilità di manovra. Chiodi ha trovato nella sua città, Teramo anche la voce severa della deputata Carla Castellani che ha ricordato come i cittadini attendono le cose promesse in campagna elettorale: «basta sprechi di denaro pubblico e clientele. Negli enti vanno scelte persone capaci».
A porre i paletti sollecitando «decisioni condivise e concertate» è stato anche l’influente capogruppo alla Regione del Pdl, Gianfranco Giuliante che con i suoi consiglieri potrebbe sbarrare la strada in Consiglio a qualsiasi scelta della giunta. Poi ci sono i sindacati come quelli dei trasporti Di Naccio (Cisl) e Murinni (Uil) che accusano la giunta di tradire le riforme annunciate e la lotta anti-sprechi. Chiodi si mostra sicuro e ottimista e annuncia che le nomine saranno decise da una commissione composta dai vertici istutizionali, Giunta e Consiglio, dai coordinatori provinciali. Sui tempi non c’è certezza, forse dopo il G8 ma più probabile a settembre. «Nel Pdl c’è un gruppo di gente che fa politica ed ha dimostrato che le scelte fatte per presidenti e sindaci sono state vincenti», dice Chiodi, «prima il centrodestra era litigioso mentre oggi, ne sono sicuro, prevale la maturità.
Si è formata una dignitosa classe dirigente capace governare e lo dimostreremo anche sulle nomine che saranno fatte». Alle critiche della Castellani, Chiodi replica assumendosi qualche responsabilità. «C’è stata un poco di ansia», commenta il presidente della giunta, «perchè le informazioni non sono state sufficientemente veicolate ma io sono tranquillo. Le scelte importanti saranno fatte in un tavolo istituzionale allargato, poi come accade ogni volta che sono in ballo delle nomine ci sono tensioni e fibrillazioni, forse ci sono anche per le nomine di condominio».
Dai litigi ad uscirne bene è Chiodi verso il quale tutti si sono appellati come persona al di sopra delle parti, ma il leader del Pdl di fronte alle polemiche dei deputati: Dell’Elce, Castellani, Scelli, Pelino, Toto, Aracu e De Angelis, che contestano i senatori, in particolare Piccone e Di Stefano, ma indirettamente anche Tancredi e Pastore; di fare le nomine «nell’ascensore di Palazzo Madama», non avrà molta possibilità di manovra. Chiodi ha trovato nella sua città, Teramo anche la voce severa della deputata Carla Castellani che ha ricordato come i cittadini attendono le cose promesse in campagna elettorale: «basta sprechi di denaro pubblico e clientele. Negli enti vanno scelte persone capaci».
A porre i paletti sollecitando «decisioni condivise e concertate» è stato anche l’influente capogruppo alla Regione del Pdl, Gianfranco Giuliante che con i suoi consiglieri potrebbe sbarrare la strada in Consiglio a qualsiasi scelta della giunta. Poi ci sono i sindacati come quelli dei trasporti Di Naccio (Cisl) e Murinni (Uil) che accusano la giunta di tradire le riforme annunciate e la lotta anti-sprechi. Chiodi si mostra sicuro e ottimista e annuncia che le nomine saranno decise da una commissione composta dai vertici istutizionali, Giunta e Consiglio, dai coordinatori provinciali. Sui tempi non c’è certezza, forse dopo il G8 ma più probabile a settembre. «Nel Pdl c’è un gruppo di gente che fa politica ed ha dimostrato che le scelte fatte per presidenti e sindaci sono state vincenti», dice Chiodi, «prima il centrodestra era litigioso mentre oggi, ne sono sicuro, prevale la maturità.
Si è formata una dignitosa classe dirigente capace governare e lo dimostreremo anche sulle nomine che saranno fatte». Alle critiche della Castellani, Chiodi replica assumendosi qualche responsabilità. «C’è stata un poco di ansia», commenta il presidente della giunta, «perchè le informazioni non sono state sufficientemente veicolate ma io sono tranquillo. Le scelte importanti saranno fatte in un tavolo istituzionale allargato, poi come accade ogni volta che sono in ballo delle nomine ci sono tensioni e fibrillazioni, forse ci sono anche per le nomine di condominio».