CORONAVIRUS
Confermato il terzo caso, ma in Abruzzo finora nel 93 per cento delle volte è influenza
I dati sui test effettuati con la localizzazione del virus da parte del capo della Protezione civile. Positivi i risultati dell'uomo di San Giovanni Teatino ricoverato a Pescara: è il primo malato abruzzese anche se anche questa volta il contagio è avvenuto in Lombardia. Controanalisi per la moglie e il figlio del primo contagiato
L'AQUILA. E' arrivata nella notte la conferma del terzo caso di Coronavirus in Abruzzo. Si tratta dell'uomo di 48 ann di San Giovanni Teatino ricoverato in isolamento nell’ospedale di Pescara, i cui risultati delle analisi svolte dall'Istituto superiore di sanità hanno confermato quanto già avevano indicato i test eseguiti a Pescara e che avevano portato il governatore Marco Marsilio ad anticpare l'esistenza del terzo caso nella regione.
L'uomo di San Giovanni Teatino aveva riferito di essere rientrato la scorsa settimana da un viaggio di lavoro in Lombardia e di aver quasi immediatamente accusato dei sintomi influenzali che lo avevano portato a rimanere in casa.
Marsilio lo aveva anticipato in attesa dell'ufficialità con le controverifiche dell'Istituto superiore di sanità. Quello del 48enne di San Giovanni Teatino è il primo caso su un abruzzese anche se anche se si presuppone che il contagio sia avvenuto fuori regione. Gli altri due casi già confermati dall'Iss sono quelli del 50enne della bassa Brianza ricoverato a Teramo e della ricercatrice lombarda ricoverata all'Aquila. Anche la moglie del 48enne è in isolamento domiciliare, ma il primo test effettuato ha dato esito negativo.
Altri dati sono stati forniti dal capo del Dipartimento della protezione civile Angelo Borrelli. Parlando della localizzazione dei contagi accertati, Borrelli ha riferito che 552 casi (52%) si trovano in Lombardia, 189 in Veneto (18%) e 213 in Emilia-Romagna (20%). E che in Abruzzo su 43 pazienti per i quali sono stati effettuati i test, 40 sono risultati affetti da influenza, alcuni sono già guariti altri sono in via di guarigione; uno dev'essere accertato (l'uomo ricoverato a Pescara) e due sono i contagiati (la ricercatrice ricoverata all'Aquila e l'uomo in isolamento a Teramo).
Da rilevare che nel pomeriggio sono stati ricoverati in isolamento anche la moglie e i figli del 50enne ricoverato a Teramo dopo che avevano accusato una sintomatologia compatibile con il virus e che il sindaco di Roseto ha disposto la chiusura delle scuole per lunedì. I risultati dei primi test ai quali sono stati sottopposti, hanno dato esito positivo per la moglie ed il figlio, ed esito dubbio per la figlia. Ora le controanalisi.
Sempre Marsilio ha poi sottolineato che i casi in Abruzzo "sono tracciati e circoscritti" e ribadito che "non c'è alcun focolaio".
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