«Contro gli sprechi il centrosinistra farà una battaglia orgogliosa»
PESCARA. «Cosa accadrà? Se mi dimetto andremo in vacanza». Al telefonino Del Turco conversa con la consorte che ha appena letto l’intervista apparsa ieri sul Corriere della Sera, che il quotidiano riprende da un lancio di agenzia Agi. Il presidente minaccia le dimissioni se la maggioranza non si allinea alle iniziative anti-sprechi. Del Turco però è rilassato entra nel bar “Regione” di fronte alla sede della giunta in viale Bovio, sorseggia un caffè.
E’ disposto al dialogo, fa progetti almeno per la possima settimana e conferma al volo alcuni appuntamenti. Eppure, ieri mattina era il giorno del «botto», «Forse lunedì faccio il botto», aveva confidato durante l’intervista. La giunta tenuta di prima mattina invece gli regala una bella giornata. «Oggi sono felice», dice durante la conferenza stampa sulla sanità, «e spero, nella riunione pomeridiana di maggioranza, di potervi dare un’altra buona notizia». E la buona notizia arriva. Niente intralci alla sua politica di contenimento della spesa politica e di azzeramento degli sprechi. Presidente allora cosa accade? «Ho risposto ad una domanda», racconta, «se la maggioranza avesse rifiutato l’impostazione data al tema dei costi della politica.
Ho risposto che questa non era una cosa qualunque, assieme al riassetto della sanità; assieme al riassetto del governo dell’acqua; assieme alle Ater e assieme alle grandi opere infrastrutturali e alle opere che devono cambiare la logistica della nostra regione; quello dei costi della politica è uno dei temi su cui si misura la capacità della maggioranza alla domanda di cambiamento posta dagli abruzzesi». Bene, e se la maggioranza dice no? «Ci sarebbe bisogno di dare la parola agli elettori abruzzesi. Ho ragione di ritenere che la maggioranza saprà assumersi le proprie responsabilità e saprà tracciare orgogliosamente la battaglia per il rinnovamento». (m.p.)
E’ disposto al dialogo, fa progetti almeno per la possima settimana e conferma al volo alcuni appuntamenti. Eppure, ieri mattina era il giorno del «botto», «Forse lunedì faccio il botto», aveva confidato durante l’intervista. La giunta tenuta di prima mattina invece gli regala una bella giornata. «Oggi sono felice», dice durante la conferenza stampa sulla sanità, «e spero, nella riunione pomeridiana di maggioranza, di potervi dare un’altra buona notizia». E la buona notizia arriva. Niente intralci alla sua politica di contenimento della spesa politica e di azzeramento degli sprechi. Presidente allora cosa accade? «Ho risposto ad una domanda», racconta, «se la maggioranza avesse rifiutato l’impostazione data al tema dei costi della politica.
Ho risposto che questa non era una cosa qualunque, assieme al riassetto della sanità; assieme al riassetto del governo dell’acqua; assieme alle Ater e assieme alle grandi opere infrastrutturali e alle opere che devono cambiare la logistica della nostra regione; quello dei costi della politica è uno dei temi su cui si misura la capacità della maggioranza alla domanda di cambiamento posta dagli abruzzesi». Bene, e se la maggioranza dice no? «Ci sarebbe bisogno di dare la parola agli elettori abruzzesi. Ho ragione di ritenere che la maggioranza saprà assumersi le proprie responsabilità e saprà tracciare orgogliosamente la battaglia per il rinnovamento». (m.p.)