SANITA' SOTTO STRESS
Coronavirus, l'Abruzzo dà lo stop agli "altri" ricoveri. Salve le urgenze
Proveddimento "salva spazio" per le terapie intensive e per l'impiego del personale sanitario. Esclusi gli interventi oncoematologici di classe A e di alta specialità. Le Asl cercano altre strutture, ingressi limitati ai pazienti negli ospedali
PESCARA. Sospesi negli ospedali abruzzesi, con decorrenza immediata e fino al 3 aprile, i ricoveri programmati sia medici che chirurgici al fine di favorire il massimo utilizzo delle terapie intensive e la disponibilità del personale sanitario per l'emergenza da Covid 19: l'ordinanza preannunciata oggi pomeriggio, venerdì 13 marzo, dall'assessore alla Salute Nicoletta Verì, è stata firmata in serata dal governatore Marco Marsilio. E' valida in tutte le strutture pubbliche sedi di Pronto soccorso. In più, per i pazienti provenienti dai Pronto soccorso, è possibile effettuare solo ricoveri con carattere d’urgenza non differibili. Il provvedimento era stato discusso nel corso della riunione del Crea (il comitato regionale emergenze) .
Sono esclusi dai ricoveri programmati, gli interventi oncoematologici di classe A e di alta specialità. Proseguono anche l’assistenza al percorso nascita e le interruzioni volontarie di gravidanza. I ricoveri in regime di Day hospital seguiranno lo stesso percorso già delineato per la specialistica ambulatoriale, vale a dire che sarà salvaguardata l’attività dedicata ai percorsi oncoematologici e alle prestazioni legati alla continuità assistenziale o terapeutica. “Anche i privati – precisa l’assessore – per tutto il periodo dell’emergenza, sono tenuti ad accogliere i pazienti no-Covid nel caso dovesse rendersi necessario il loro trasferimento dalle strutture pubbliche, rimodulando allo stesso tempo la loro attività di elezione”.
I direttori generali delle Asl hanno la responsabilità, nel rispetto dei requisiti e delle indicazioni ministeriali, di individuare le strutture di Covid Hospital, provvedendo all’adeguamento dei necessari requisiti strutturali, funzionali e di personale.
Disciplina più stringente anche per le visite ai degenti: l’accesso a parenti e visitatori nei reparti è consentito solo durante l’orario di visita e a un solo visitatore per paziente. Divieto di ingresso a tutti coloro che presentano patologie simil-influenzali. “Fondamentale – rimarca la Verì – l’istituzione, in ambito provinciale, di un servizio di assistenza psicosociale, che possa fornire supporto alle comunità e alle famiglie, sia durante che nella fase immediatamente successiva all’emergenza epidemiologica”.