L'AQUILA
Covid, Abruzzo: udienza Tar su ricorso del governo, domani la decisione
Contro ordinanza per regione arancione. Giudice ascolta le parti, che cosa può accadere a seconda delle decisioni
L'AQUILA. Si è svolta oggi, 11 dicembre, nel primo pomeriggio per via telematica l'udienza del Tar L'Aquila sul ricorso presentato dal governo in merito all'ordinanza sulla zona arancione firmata nei giorni scorsi dal presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio (FdI). L'Udienza è durata poco più di mezz'ora. A quanto si apprende il presidente del Tar Umberto Realfonso emetterà il decreto monocratico sulla sospensione o meno dell'ordinanza nella mattinata di domani, sabato 12. Regione Abruzzo e Avvocatura dello Stato hanno confermato nel dibattito quanto contenuto nel ricorso dell'uno e la memoria difensiva dell'altro. Realfonzo ha deciso di non tener conto della iniziale richiesta di prendere una decisione inaudita altera parte, ossia senza ascoltare la Regione, avendo deciso invece di prendere in esame le varie posizioni. A questo va aggiunto che non è detto che in quella sede il Tar si pronunci solo per una sospensiva dell'ordinanza, ma può anche entrare nel merito.
Il governo si è opposto all'ordinanza di Marsilio che motu proprio ha riportato l'Abruzzo in zona arancione da rossa che era. L'udienza di domani coincide con la riunione della cabina di regia nazionale chiamata a esaminare i dati epidemiologici della regione e certificare se ci sono le condizioni per una promozione da rossa ad arancione. Qualora venisse confermato quello che il governo ha scritto nel ricorso e cioè che l'Abruzzo dal 27 novembre ha presentato dati sui contagi più positivi e quindi dopo 14 giorni (scadenza 11 dicembre ) sarebbe tornata arancione, allora il via libera ci sarebbe ma con la operatività che il ministro Speranza sancirebbe per domenica 13. Quindi sarebbe da capire cosa accade in Regione: qualora il Tar dovesse decidere domani, l'Abruzzo tornerebbe in zona rossa per due giorni, se si dovesse riservare accadrebbe per poche ore o addirittura per nulla se la decisione dovesse arrivare tra domenica sera e lunedì. Da ricordare che nella diffida il ministro degli Affari regionali Francesco Boccia aveva parlato di passaggio all'arancione non prima del 9 dicembre.
Nel decreto di convocazione dell'udienza, il giudice del Tar abruzzese spiega che «la questione sostanziale, dell'unitaria gestione dell'emergenza da Covid-19 in ricorso, interseca sensibili profili istituzionali che tuttavia devono essere prudentemente delibati nella bilanciata valutazione dell'andamento epidemiologico nella regione in rapporto alle difficoltà economiche e sociali», e quindi è opportuno sentire le parti tutte insieme. Quindi «il rinvio a domani della decisione sulla presente istanza interinale di sospensione non appare tale da mettere realmente a rischio la salute pubblica nella Regione in relazione alla circostanza per cui il numero di casi si presenterebbe in leggera continua diminuzione».
Il Tar quindi auspica che «in conseguenza, onde dare il giusto tempo di riflessione e di eventuale interlocuzione alle parti, può disporsi per la giornata di oggi, 11 dicembre, l'audizione da remoto dei difensori del ministero e della Regione Abruzzo resistente».