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D’Alfonso: sei nuove turbine per far fronte all’emergenza

PESCARA. Il principio è quello della “solidarietà istituzionale”. Con la Regione che compensa le carenze dello Stato, tira fuori un tesoretto da 56 milioni di euro per le strade provinciali ormai...

PESCARA. Il principio è quello della “solidarietà istituzionale”. Con la Regione che compensa le carenze dello Stato, tira fuori un tesoretto da 56 milioni di euro per le strade provinciali ormai ridotte a mulattiere e rinsalda le relazioni con i colossi energetici per portare sui territori sei nuove turbine in vista dell’inverno. La ferita ancora aperta della tragedia di Rigopiano ha spinto la giunta regionale a rimodulare alcune risorse inserite nel Masterplan, stavolta non per inaugurare l’ennesima stagione di grandi opere, bensì per provvedere a “recuperare la superficie viabile e garantire la sicurezza nei territori”. Lo ha spiegato ieri mattina in un incontro a Pescara il presidente Luciano D’Alfonso, anticipando l’inserimento di alcuni centri storici abruzzesi nel dossier “Casa Italia”, che prevede un fondo da 7 miliardi a livello nazionale per l'accelerazione delle attività di ricostruzione a seguito di eventi sismici. «La prossima settimana ci farà visita il nuovo capo dipartimento Roberto Marino», evidenzia D’Alfonso, «Sulmona già fa parte del dossier Casa Italia, ma sto lavorando per far entrare anche Penne, Atri e Lanciano, con i loro centri storici». E non è tutto: il 23 ottobre è stata annunciata la cantierizzazione della Mare-Monti, quella strada da 37 milioni di euro, attenzionata anni fa dai giudici, che dovrebbe collegare l'area vestina alla costa pescarese (dal versante della Lungofino).
I 56 milioni, inseriti nella delibera 565 di giunta regionale, sono suddivisi tra le quattro province abruzzesi. Come anticipato ieri dal Centro: 16 milioni andranno a Chieti (9 milioni per l’area del Vastese, 4 milioni area del Sangro, 3 milioni area Chietino-Ortonese) 15 milioni a Teramo (7,5 milioni all’area della Val Fino e 7,5 milioni all’area delle Colline teramane), 14 milioni a Pescara (7 milioni all’area Vestina, 3,5 all’area delle colline casauriensi e 3,5 milioni per l’area montana) e 11 milioni all’Aquila (4 milioni area Peligna-Sulmontina, 4 milioni area Marsicana, 2 milioni area aquilana, un milione area Castel di Sangro). Per il capoluogo di regione, come ha evidenziato D’Alfonso durante l’incontro, parte delle risorse saranno impiegate anche nell’edilizia, per garantire la sicurezza delle scuole.
Le somme sono suddivise tra le province «in base alla quantificazione dei danni riportati nel dossier della Protezione civile nazionale e non sulla base di logiche di appartenenza politica», ha assicurato D’Alfonso. Quaranta milioni sono stati attinti dal progetto per le piste ciclabili e 16 milioni di euro dalla bonifica di Bussi. «Ma quest'ultimo intervento si farà», si è affrettato a ribadire D’Alfonso, «ho già preso contatti con Edison che si accollerà la spesa».
In vista dell’inverno, la Regione precisa che i mezzi di soccorso di proprietà di Anas disponibili sul territorio abruzzese sono 200. «C’è una trattativa in corso», rimarca Luciano D’Alfonso, «per l’acquisto di sei turbine: due le comprerà la Regione, due Terna e due Enel, in una logica di solidarietà istituzionale. I mezzi saranno messi a disposizione delle Province, sapendo che ce ne sono alcune già coperte. In ogni caso faremo un accordo in base al quale, quando le Prefetture segnaleranno un preallarme, i mezzi andranno nelle zone più a rischio».
Ylenia Gifuni