ABRUZZO / IL DOPO ELEZIONI
D'Eramo (Lega): "Chiarire o crisi anche in Regione"
Il coordinatore regionale del partito attacca ancora Forza Italia per le sconfitte a Chieti e Avezzano: grave irresponsabilità, minata credibilità centrodestra
L'AQUILA. «Capisco l'imbarazzo quando non viene eletto alcun rappresentante, ma bisognerebbe avere umiltà e intelligenza per riconoscere i propri errori. Chiedere scusa non alla Lega, ma alle migliaia di cittadini che hanno dato fiducia al centrodestra e agli elettori di Forza Italia che si sono trovati disorientati e non hanno capito chi votare. Se questo processo di chiarimento non dovesse avvenire in tempi brevi, la situazione minerebbe il centrodestra in qualsiasi competizione elettorale o amministrazione». Le parole del coordinatore abruzzese della Lega, il deputato Luigi D'Eramo, pronunciate nella conferenza di analisi del voto di Avezzano (L'Aquila), testimoniano che nel centrodestra, che in Abruzzo governa anche la Regione, lo scontro per le sconfitte di Chieti e Avezzano è ancora molto forte. Anzi, rischia di minare la stabilità della Regione dove la coalizione governa dal febbraio 2019.
La Lega è tornata ad attaccare Fi, rea di aver corso fuori dalla coalizione e di aver fatto perdere il centrodestra. «Il coordinatore regionale di Fi, Pagano, spesso nei tavoli regionali condivideva percorsi e scelte che il territorio non prendeva neanche minimamente in considerazione» continua D'Eramo. «Spesso ci siamo trovati in imbarazzo. Peraltro, ho letto una sua dichiarazione di analisi firmata con il senatore Maurizio Gasparri. Gasparri è tra coloro che si sono più battuti per la candidatura di Di Stefano a Chieti, ormai siamo alla menzogna».
«Quando si perdono le elezioni» spiega ancora D'Eramo «ci sono sempre responsabilità che non sono mai tutte da una parte. Riuniremo l'esecutivo regionale per un'analisi del voto attenta e sono convinto che troveremo errori che abbiamo commesso. Ma con la stessa franchezza dico che gran parte delle responsabilità è ascrivibile a un atteggiamento di grave irresponsabilità che Forza Italia ha avuto, criticando il progetto politico e minando la credibilità del centrodestra».
Nel corso dell'incontro, il deputato salviniano ha lanciato altri strali contro l'assessore regionale forzista Mauro Febbo, reo di avere appoggiato al primo turno il candidato civico trasversale Bruno Di Iorio, per poi tornare sui propri passi al ballottaggio nel quale l'ex parlamentare di centrodestra ha perso battente contro il Centrosinistra. «Addirittura Febbo» chiude D'Eramo «ha deciso contro il suo partito di candidarsi con un polo solo apparentemente civico. Ha fatto perdere le elezioni e oggi minaccia la crisi in Regione. È lui che decide le alleanze, cosa va bene o no e addirittura minaccia una crisi. Peraltro, decidendo di condividere un progetto politico con gli stessi uomini che hanno tentato di mandare sotto processo Silvio Berlusconi. Quando accade questo significa che sono saltati tutti gli schemi».