"Dopo il Patto trattativa con il governo"
La Cna: l'accordo per lo sviluppo occasione per il rilancio
PESCARA. «Bene l'attenzione dedicata alla micro-impresa, spina dorsale del sistema economico regionale. Positiva la convergenza tra maggioranza e opposizione». Lo sottolinea la Cna regionale a proposito della sottoscrizione del Patto per lo sviluppo dell'Abruzzo.
«Si tratta della condizione essenziale per aprire con il governo nazionale una trattativa vincente, visto che in ballo ci sono risorse ingenti, circa 8 miliardi di euro, da mettere sul piatto per il rilancio dell'economia regionale», dice il direttore regionale della Cna (confederazione nazionale dell'artigianato) abruzzese, Graziano Di Costanzo.
Secondo l'associazione presieduta da Italo Lupo, va salutata come un fatto di portata storica la convergenza che si è realizzata tra le forze di governo e il principale partito di opposizione, il Pd, attorno al testo sottoscritto, giovedì scorso, tra Regione, sindacati e associazioni d'impresa: «Sono in ballo aspetti delicati e decisivi per il futuro abruzzese ed è per questo che ha prevalso la ricerca responsabile, al di là delle legittime differenze, delle ragioni che uniscono rispetto alle divisioni».
A detta della Cna, è stato grazie al lavoro di concertazione condotto nei mesi passati che è stato possibile inserire nel documento alcuni punti riguardanti specificamente la piccola e la micro-impresa.
«In sostanza», spiega Di Costanzo, «l'Abruzzo si pone all'avanguardia nel recepire alcuni principi che l'Unione europea ha introdotto con l'approvazione dello Small business Act. Un atto di indirizzo rivolto ai Paesi membri e pensato», conclude Di Costanzo, «per agevolare i complessi rapporti tra pubblica amministrazione e piccole imprese, che permetterà di avere minore pervasività della burocrazia, tempi più celeri, semplificazione delle procedure, adozione di linguaggi più chiari, facilitazioni nell'accesso al credito».
«Si tratta della condizione essenziale per aprire con il governo nazionale una trattativa vincente, visto che in ballo ci sono risorse ingenti, circa 8 miliardi di euro, da mettere sul piatto per il rilancio dell'economia regionale», dice il direttore regionale della Cna (confederazione nazionale dell'artigianato) abruzzese, Graziano Di Costanzo.
Secondo l'associazione presieduta da Italo Lupo, va salutata come un fatto di portata storica la convergenza che si è realizzata tra le forze di governo e il principale partito di opposizione, il Pd, attorno al testo sottoscritto, giovedì scorso, tra Regione, sindacati e associazioni d'impresa: «Sono in ballo aspetti delicati e decisivi per il futuro abruzzese ed è per questo che ha prevalso la ricerca responsabile, al di là delle legittime differenze, delle ragioni che uniscono rispetto alle divisioni».
A detta della Cna, è stato grazie al lavoro di concertazione condotto nei mesi passati che è stato possibile inserire nel documento alcuni punti riguardanti specificamente la piccola e la micro-impresa.
«In sostanza», spiega Di Costanzo, «l'Abruzzo si pone all'avanguardia nel recepire alcuni principi che l'Unione europea ha introdotto con l'approvazione dello Small business Act. Un atto di indirizzo rivolto ai Paesi membri e pensato», conclude Di Costanzo, «per agevolare i complessi rapporti tra pubblica amministrazione e piccole imprese, che permetterà di avere minore pervasività della burocrazia, tempi più celeri, semplificazione delle procedure, adozione di linguaggi più chiari, facilitazioni nell'accesso al credito».
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