RIETI

Dopo la lite incendia palazzina e uccide un uomo, abruzzese arrestato

Il rogo nel quartiere San Francesco ha distrutto quasi un intero stabile e provocato la morte di un 67enne, l'accusato è un 26enne: avrebbe appiccato il fuoco per rispondere a frasi offensive della vittima verso la fidanzata. Ora è in carcere per i reati di incendio doloso e omicidio

RIETI. La Squadra mobile di Rieti ha arrestato, con l'accusa di incendio doloso e omicidio, A.D.G., 26 anni, originario dell'Abruzzo ma da tempo residente a Rieti, che secondo gli inquirenti avrebbe provocato l'incendio che ieri, poco dopo le 21, ha completamente distrutto uno stabile nel quartiere di San Francesco causando la morte di un uomo di 67 anni. Secondo le indagini svolte dalla polizia, il giovane con diversi precedenti, dopo una violenta lite, scaturita da futili motivi, sembra alcune frasi offensive della vittima verso la fidanzata dell'omicida, ha incendiato i mobili che si trovavano nell'appartamento del 67enne che, pur tentando di raggiungere i piani superiori della palazzina, ha perso i sensi ed è morto. «Il futile motivo che ha scatenato la lite e il successivo incendio ed omicidio, dai primi accertamenti -secondo la Questura - sembrerebbe ricondursi a frasi offensive che la vittima avrebbe proferito all'indirizzo della fidanzata dell'omicida nel corso di un'accesa discussione. Ciò avrebbe scatenato la reazione brutale di quest'ultimo. Il 26enne, che subito dopo aver incendiato lo stabile ha provato a fuggire insieme ad altre 4 persone, è stato arrestato e nel corso della notte è stato interrogato dalla pm di turno, Luana Bennetti, che ne ha disposto l'arresto. Ora si trova detenuto nel carcere di Rieti.