Ecco il tartufo da 160mila euro
Il tubero trovato in Molise. Il compratore è cinese
FROSOLONE. E’ arrivato a Macao in Cina e ha ricevuto tutti gli onori riservati a una personalità internazionale. Scortato da quattro body guards e protagonista assoluto del party indetto in suo onore dal magnate cinese Stanley Ho, che se lo è aggiudicato al termine di un’asta internazionale svolta a Roma. Mai tanta attenzione e tante precauzioni sono state prese per un eccezionale tartufo bianco.
Ma per un tubero che è stato pagato quanto un appartamento (200mila dollari, al cambio attuale sono pari a 160mila euro) e ritenuto il più grande del 2008 - pesa 1,080 chilogrammi - si fa questo e altro. “Sua maestà” il tartufo era stato trovato nei boschi del comune molisano di Spinete, in provincia di Campobasso, ed è stato venduto all’asta internazionale del Tartufo italiano in diretta tv via satellite con le prestigiose sedi di Londra, The Murano Restaurant di Gordon Ramsay, Abu Dhabi (Emirati Arabi Uniti) con l’Emirates Palace e Macao (Cina) con The Gran Lisboa Hotel.
Sedici i lotti in palio, provenienti da ognuna delle diverse zone tartufigene italiane in Piemonte, Emilia-Romagna, Toscana, Marche, Umbria, Molise. Alla fine il prezzo record è stato battuto proprio per il “diamante” di Spinete, donato per fini umanitari - i soldi andranno a Telethon per la ricerca sul cancro - da un imprenditore molisano. Ad aggiudicarselo il magnate cinese Stanley Ho, che lo scorso anno aveva già strappato il tartufo più grande - un chilogrammo e mezzo - agli sceicchi degli Emirati Arabi per 330mila dollari.
Il tartufo del Molise era stato trovato il 21 novembre dal Ernesto Di Iorio di Frosolone e da lui stesso e dalla Regione Molise donato all’asta internazionale. Il maxi-tartufo ha viaggiato in aereo, e non poteva essere che in prima classe, accanto allo chef-attore Andy Luotto. A Macao diventerà il prodotto “made in Italy” principe della serata gastronomica, nel famoso Ristorante “Don Alfonso 1890” di Alfonso Iaccarino, dell’Hotel Gran Lisboa.
La cifra complessiva raccolta nella serata dell’asta è stata di 328.800 dollari, tutti devoluti in beneficenza alle varie Charity del mondo coinvolte nell’evento. La quota spettante alle Charities cinesi è stata di 234.800 dollari.
Sempre in Molise, ma a Frosolone, in provincia di Isernia, era stato trovato pochi giorni prima del 21 novembre un altro maxi tartufo da un chilo e 50 grammi dal giovane cavatore Leonardo Mainella, che lo aveva subito rivenduto per 15mila euro. Sembrava già un’esagerazione. Ma dopo il “principe”, è spuntato il “re” dei tartufi Tra l’altro era stato lo stesso Ernesto Di Iorio ad acquistare il primo esemplare. Di fronte a queste scoperte e al clamore che esse hanno raccolto l’assessore regionale all’Agricoltura, Nicola Cavaliere, ha annunciato che il Molise aderirà all’associazione nazionale “Città dei tartufi”.
Ma per un tubero che è stato pagato quanto un appartamento (200mila dollari, al cambio attuale sono pari a 160mila euro) e ritenuto il più grande del 2008 - pesa 1,080 chilogrammi - si fa questo e altro. “Sua maestà” il tartufo era stato trovato nei boschi del comune molisano di Spinete, in provincia di Campobasso, ed è stato venduto all’asta internazionale del Tartufo italiano in diretta tv via satellite con le prestigiose sedi di Londra, The Murano Restaurant di Gordon Ramsay, Abu Dhabi (Emirati Arabi Uniti) con l’Emirates Palace e Macao (Cina) con The Gran Lisboa Hotel.
Sedici i lotti in palio, provenienti da ognuna delle diverse zone tartufigene italiane in Piemonte, Emilia-Romagna, Toscana, Marche, Umbria, Molise. Alla fine il prezzo record è stato battuto proprio per il “diamante” di Spinete, donato per fini umanitari - i soldi andranno a Telethon per la ricerca sul cancro - da un imprenditore molisano. Ad aggiudicarselo il magnate cinese Stanley Ho, che lo scorso anno aveva già strappato il tartufo più grande - un chilogrammo e mezzo - agli sceicchi degli Emirati Arabi per 330mila dollari.
Il tartufo del Molise era stato trovato il 21 novembre dal Ernesto Di Iorio di Frosolone e da lui stesso e dalla Regione Molise donato all’asta internazionale. Il maxi-tartufo ha viaggiato in aereo, e non poteva essere che in prima classe, accanto allo chef-attore Andy Luotto. A Macao diventerà il prodotto “made in Italy” principe della serata gastronomica, nel famoso Ristorante “Don Alfonso 1890” di Alfonso Iaccarino, dell’Hotel Gran Lisboa.
La cifra complessiva raccolta nella serata dell’asta è stata di 328.800 dollari, tutti devoluti in beneficenza alle varie Charity del mondo coinvolte nell’evento. La quota spettante alle Charities cinesi è stata di 234.800 dollari.
Sempre in Molise, ma a Frosolone, in provincia di Isernia, era stato trovato pochi giorni prima del 21 novembre un altro maxi tartufo da un chilo e 50 grammi dal giovane cavatore Leonardo Mainella, che lo aveva subito rivenduto per 15mila euro. Sembrava già un’esagerazione. Ma dopo il “principe”, è spuntato il “re” dei tartufi Tra l’altro era stato lo stesso Ernesto Di Iorio ad acquistare il primo esemplare. Di fronte a queste scoperte e al clamore che esse hanno raccolto l’assessore regionale all’Agricoltura, Nicola Cavaliere, ha annunciato che il Molise aderirà all’associazione nazionale “Città dei tartufi”.