ABRUZZO

Emergenza acqua, l'Aca avverte: "Si rischia un'altra estate a secco"

Avviati, ma non conclusi, i lavori per ampliare il prelievo dall'acquedotto Giardino. La presidente Brandelli: "Abbiamo presentato progetti per 50 milioni, attendiamo i finanziamenti". Wwf; "Aca inefficiente, intervenga la Regione"

Stiamo facendo di tutto per risolvere i problemi della carenza idrica, ma se le condizioni meteo dovessero essere quelle degli ultimi due anni, i cittadini sprovvisti di autoclavi potrebbero subire nuovi disagi la prossima estate». L'avvertimento arriva dalla presidente dell'Aca Giovanna Brandelli, che fa il punto della situazione sugli interventi programmati dall'azienda per cercare di attenuare il problema della mancanza d'acqua. Problema che si sta ripresentando in alcune zone anche in inverno. A Lanciano, ieri le scuole sono stata chiuse perché avevano i rubinetti a secco e a Chieti continuano ad arrivare segnalazioni dai cittadini che non hanno l'acqua.Ma alcuni interventi dell'Aca sono già partiti. Sono in corso i lavori a Bussi per ampliare il prelievo dell'acquedotto Giardino e aumentare la quantità d'acqua da immettere in rete, con una progettazione partita nel 2020 e recepita nel piano di investimenti approvato da Ersi.

Giovanna Brandelli

Tuttavia, l'Aca sta riscontrando qualche problema.«Stiamo facendo i lavori a Bussi», spiega Brandelli, «però stiamo ancora combattendo con il ministero dell'Ambiente, perché stanno chiedendo una serie di documenti tecnici, che non sarebbero di nostra competenza, per il fatto che stiamo intervenendo a margine di una discarica del Sito di interesse nazionale. Per fortuna l'Arta ci sta dando una mano, ma le difficoltà burocratiche sono sempre tantissime. Stiamo comunque facendo tutto ciò che è nelle nostre possibilità». L'Aca ha poi presentato nuovi progetti per migliorare la capacità di controllo della rete idrica che puntano ad ottenere i finanziamenti del Pnrr. La spesa prevista è di 50 milioni e l'Ersi sta facendo da capofila.«Bisogna fare presente però che l'anno scorso c'è stata poca acqua per le condizioni meteo-climatiche», avverte la presidente, «ma noi stiamo intervenendo per ridurre anche gli sprechi di risorse. Abbiamo chiuso tutti i fontanili pubblici che erano senza contatori e senza apparecchiature di controllo». «L'Aca, tra l'altro», precisa, «ha le difficoltà che hanno tutte le aziende, ossia l'aumento dei costi energetici e l'emergenza Covid. Per di più è anche in concordato. Stiamo però recuperando il tempo che sicuramente prima è stato perso. Le variabili su cui ci stiamo muovendo non si erano mai verificate prima».«L'intervento principale che deve aumentare la quantità d'acqua resta comunque quello del raddoppio del prelievo a Bussi sul Tirino e lì stiamo andando avanti», sottolinea Brandelli, «stiamo facendo una serie di interlocuzioni per ottenere maggiori disponibilità dall'acquedotto Ruzzo. Inoltre, siamo andati in diversi consigli comunali a spiegare che quando la risorsa idrica è così scarsa è necessario che ci siano le autoclavi nei condomini, perché queste consentono di ottimizzare l'acqua a disposizione».

La nota di Stella (consigliere regionale M5S). L'annuncio che i cittadini abruzzesi potrebbero rivivere anche la prossima estate, i disagi di approvvigionamento idrico degli scorsi anni, invitandoli a munirsi di autoclave, mi sembra da parte dell'Aca un voler 'mettere le mani avanti' fin da ora. In realtà ci sarebbe da capire come mai, anche in pieno inverno, diversi cittadini non hanno l'acqua in casa; sono numerose le segnalazioni che mi sono giunte dalle famiglie e che continuano a riscontrare in questi giorni ripetute carenze idriche nelle loro abitazioni". Interviene cosi la Consigliera regionale del M5S Barbara Stella, a seguito delle dichiarazioni dell'Aca sulla possiblità che i cittadini potranno vivere un'altra "estate a secco", come accaduto negli ultimi due anni. "Non è possibile scaricare il grave problema della carenza idrica dei nostri territori sui cittadini - sottolinea - anche perchè in un periodo di forte crisi economica come quello che stiamo vivendo in seguito alla pandemia, la soluzione non è suggerire l'installazione di un impianto di autoclave per diversi motivi: non tutti possono installarla per motivi tecnici ed economici; ma immaginiamo che se tutti installassero contemporaneamente l'autoclave, ci sarebbe un forte problema di reperibilità degli impianti". "Sappiamo bene - conclude - tutti come sia assolutamente necessario intervenire su un sistema idrico pieno di falle, che disperde anche il 50% della nostra preziosissima risorsa idrica a causa dello stato vetusto delle reti. Per cui auspico che da parte di Ersi e ACA ci si attivi con tutte le azioni necessarie per intercettare i fondi del PNRR a disposizione affinché venga rinnovata la rete idrica, ma soprattutto chiedo che si mettano in campo soluzioni per scongiurare il pericolo che i disagi enormi che i cittadini hanno subito lo scorso anno non si ripetano".

Il commento del Wwf. "L'Aca ha dimostrato negli anni la propria cronica inefficienza pertanto deve essere la Regione Abruzzo a muoversi per intercettare fondi europei e avviare un vero processo di riforma del servizio idrico". A riferirlo all'agenzia Ansa è il referente acque WWF Abruzzo, Luciano Di Tizio. "Ha perfettamente ragione il consigliere regionale del M5S Barbara Stella quando invita l'Aca a non scaricare sui cittadini le proprie inefficienze - sottolinea - e a giudicare l'annuncio di possibili carenze idriche anche nella prossima estate come una sorta di 'excusatio non petita'. Bisogna però andare oltre: l'Aca, al pari di quasi tutte le società di proprietà pubblica, ma di diritto privato che gestiscono il servizio idrico integrato in Abruzzo, ha dimostrato negli anni la propria cronica inefficienza. Sperare che d'incanto le cose cambino e che l'azienda possa farsi promotrice di un progetto di enorme portata per ridurre le perdite di una rete colabrodo è francamente a dir poco improbabile". "Occorre invece - sostiene Di Tizio - che sia la Regione a muoversi in tal senso cercando di intercettare fondi europei e avviando un vero processo di riforma del servizio, fondato su quello che i cittadini hanno chiaramente chiesto con il voto referendario del 2011". 

La posizione di ForumH2O.  "L'acqua è la priorità assoluta tra tutte le infrastrutture. Si parla di alta velocità ferroviaria da sei miliardi di euro, terze corsie dell'autostrada A14, varianti miliardarie per la A24-A25, ma tutto ha poco senso se poi queste infrastrutture andranno a collegare paesi e capoluoghi dove le case non ricevono l'acqua potabile". A sostenerlo è il portavoce di Forum H2O, Augusto De Sanctis, interpellato dall'Ansa dopo l'intervento del consigliere regionale Barbara Stella (M5S) sull'annuncio dell'Aca di una probabile nuova crisi idrica nella prossima estate. "I miliardi vanno indirizzati ora per mettere mano alle reti idriche, comprese quelle per l'agricoltura - spiega De Sanctis -  perché la scarsità della risorsa e la cattiva gestione possono colpire duro anche l'apparato produttivo. Inoltre le riserve idriche vanno protette senza se e senza ma ed è veramente incredibile che la carta delle aree di salvaguardia e le relative misure di protezione siano al palo da anni perché gli amministratori regionali non vogliono approvare tenendolo nel cassetti il relativo studio costato ben 440 mila euro. In epoca di crisi climatica ormai conclamata non si può continuare a sperperare una risorsa comunque limitata".