Export in Australiafocus con 48 imprese

Pescara, iniziativa delle Camere di Commercio. All'incontro parteciperanno 48 aziende abruzzesi dei diversi settori

PESCARA. "Australia: il quadro economico e le opportunità d'affari" è il tema dell'incontro che si svolge questa mattina alla Camera di commercio di Pescara nell'ambito della convenzione tra l'Istituto per il Commercio Estero (Ice) e la Regione e in collaborazione col Centro Estero delle Camere di Commercio d'Abruzzo. All'incontro parteciperanno 48 aziende abruzzesi dei diversi settori merceologici.

Dopo i saluti del presidente del Centro Estero Daniele Becci e dell'assessore regionale alle attività produttive Alfredo Castiglione, ci sarà spazio per gli interventi di Luca De Leonardis e di Nicholas Carè della Camera di Commercio Italiana in Australia e di Claudio Pasqualucci direttore dell'Ice a Sydney competente per l'area Oceania, che illustreranno le opportunità per le imprese italiane e abruzzesi in Australia e scambieranno, anche attraverso incontri individuali con gli imprenditori, informazioni per preparare la missione abruzzese programmata per la seconda metà di aprile in Australia.

Il nostro Paese è all'11 posizione dei Paesi fornitori. Il saldo della bilancia commerciale Australia/Italia è favorevole all'Italia, con un saldo registrato negli ultimi due semestri (periodo 2009-10) pari a euro 2,85 miliardi. Le esportazioni sono ammontate a 3,5 miliardi di euro, mentre le importazioni dall'Australia sono di circa 688 milioni. Indubbio il ruolo svolto negli anni dalla nostra comunità di immigrati per la valorizzazione e la diffusione del prodotto italiano di qualità.

E se le principali voci dell'export italiano sono costituite da beni strumentali e macchinari, agroalimentare, beni di consumo, quelle delle principali importazioni italiane dall'Australia sono costituite da carbone e lana, seguite da grano, materiali ferrosi, medicinali e pelletteria.

Per quanto riguarda l'Abruzzo il dato nei primi nove mesi del 2010 si attesta intorno a 12,2 milioni di euro costituiti principalmente da esportazioni di articoli in gomma e materie plastiche (compresi vetro e prodotti in vetro, materiali da costruzione in terracotta, altri prodotti in ceramica e porcellana) prodotti alimentari, bevande e tabacco e prodotti metalmeccanici (macchinari e apparecchiature).

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