Fondo Carloni Bruson dà il via alle donazioni

«Lei mi ha raccolto dalle macerie di quella che era la mia esistenza». Le parole di una violoncellista aquilana di 14 anni, ospitata dopo il terremoto nella classe di pianoforte di Rosella Masciarelli al conservatorio di Pescara, spiegano efficacemente il senso del Fondo Carloni, presentato ieri mattina nella sede della Fondazione Carichieti. L’iniziativa di solidarietà per i musicisti aquilani è stata presentata nel capoluogo teatino.

Alla conferenza stampa hanno partecipato il presidente della Fondazione, Mario Di Nisio, il fondatore dell’Istituto nazionale Tostiano di Ortona, Francesco Sanvitale, il direttore d’orchestra Giuseppe Montanari, il baritono Renato Bruson che ha dato ufficialmente il via alla raccolta di fondi con la devoluzione di due suoi cachet dell’Otello, le cui recite (sette in tutto) sono terminate proprio martedì a Ortona. La testimonianza della ragazza aquilana, già all’ottavo anno del corso di studi in violoncello nonostante la giovane età, è emblematica perché spiega quanto, per un musicista, sia fondamentale continuare lo studio. Il terremoto del 6 aprile, oltre ai drammi e ai lutti, ha portato anche alla distruzione di tanti strumenti musicale, strumenti che per i musicisti sono spesso parte integrante della propria vita.

L’idea di Francesco Sanvitale e Mario Di Nisio, dopo il sisma del 6 aprile è stata quella di rivolgere le proprie attenzioni concretamente a chi di musica vive: studenti, docenti del conservatorio Casella ma anche professionisti che magari lavorano fuori L’Aquila. In particolare, i fondi saranno utilizzati in maniera mirata o a ricomprare gli strumenti a chi li ha visti seppelliti sotto le macerie o a istituire borse di studio per favorire la formazione di giovani, in Italia e all’estero. Il Fondo Carloni - intitolato all’avvocato della musica, Nino Carloni, fondatore e ispiratore di tutte le principali istituzioni musicali aquilane - ha l’appoggio di un musicista come Ettore Pellegrino, violinista di fama mondiale, spesso ospite alla Scala e spalla dell’Orchestra sinfonica abruzzese; del compositore vastese Raffaele Bellafronte; della violinista Francesca Peterlongo (della Fondazione Pro Canale che sovente destina a validi musicisti pezzi pregiati della propria collezione di strumenti, tra cui diversi Stradivari); della nipote di Nino Carloni, Roberta Travaglini, presidente dell’Ismez, Istituto nazionale per lo sviluppo musicale del Mezzogiorno.

Dopo la donazione di Renato Bruson, ieri accompagnato dalla moglie Tita Tegano, scenografa e costumista (anche dell’Otello portato in scena nei principali teatri abruzzesi e a Fermo) sono già in programma altre iniziative a cominciare da un importante concerto con un solista di fama mondiale che si terrà all’inizio del prossimo anno. Presto sarà stilato un regolamento per l’accesso ai finanziamenti. Chi vuole aderire all’iniziativa può farlo con il conto corrente della Carichieti riportato nel riquadro a lato. Il Fondo Carloni ha un comitato dei garanti formato da numerose personalità tra cui Renato Bruson, il soprano Mirella Freni, il violinista Ilya Grubert, il critico musicale del Sole 24 Ore Quirino Principe, la direttrice del dipartimento vocale del conservatorio di Pechino, Ji Ni Quo, il soprano cinese Jenny Ren, il direttore del conservatorio di Foggia, Mario Rucci, il direttore della rivista specializzata Amadeus, il direttore del quotidiano il Centro, Luigi Vicinanza.