Fondovalle Sangro,via all’opera da 190 milioni
Anas e impresa De Sanctis firmano il contratto davanti a D’Alfonso
CHIETI. Riguarda il territorio della provincia di Chieti, ma dal punto di vista economico interessa tutta la regione. Il completamento della fondovalle Sangro assicura infatti il collegamento dall’Adriatico al Tirreno passando per la zona industriale più forte della regione, quella della Val di Sangro.
Ieri mattina è stato firmato il verbale di consegna dei lavori dell’ultimo lotto. Una firma attesa da 40 anni. L’hanno messa l’amministratore delegato di Anas, Gianni Vittorio Armani, e il direttore della ditta De Sanctis, capofila dell’Ati aggiudicataria, Pietro Cosentino, davanti al presidente della Regione Luciano D’Alfonso, a quello della Provincia di Chieti Mario Pupillo, all’amministratore dell’impresa romana che farà le opere Francesca De Sanctis, al presidente Confindustria Chieti Pescara, Gennario Zecca e a tanti sindaci e amministratori locali che hanno affollato la sala consiliare della Provincia di Chieti.
AUTOSTRADA GRATIS. D’Alfonso l’ha chiamata così: «Un’autostrada senza pedaggi che unisce due mari e consente al distretto industriale e di Atessa e della Val di Sangro di liberare tutte le sue potenzialità. La nostra regione», ha continuato, «conta 127.000 imprese, ma la parte che fa ricchezza sta lì e Anas, Regione, Ministero della Coesione e Ministero delle Infrastrutture hanno saputo fare squadra nel mettere risorse, procedure e sollecitudine». Il presidente ha dato atto all’Anas di aver accelerato i tempi, ringraziando sia Armani che i due dirigenti Vincenzo Lomma e Francesco Ruocco che hanno curato l’opera da vicino. Dal punto di vista politico ha invece citato tre abruzzesi che si sono molto adoperati: uno di Chieti, Giovanni Legnini, uno di Pescara, ormai scomparso, Nino Sospiri, e uno di Teramo, Paolo Tancredi. Esponenti sia di centrodestra che di centrosinistra, perché, «le opere infrastrutturali dovrebbero essere poste al riparo dalla lotta politica», ha sottolineato il presidente replicando indirettamente a chi ha sostenuto che la cerimonia potesse essere vista come una passerella elettorale. Il pensiero è inoltre andato anche all’ex ministro Remo Gaspari, che ha strenuamente tentato di completare l’opera e non ci è riuscito a causa degli alti costi. Quanto all’impegno del presidente per l’opera, c’è una delibera datata 8 luglio 2014, firmata dunque a pochi giorni dall’insediamento in Regione della giunta D’Alfonso, in cui il presidente indica il grado di priorità delle infrastrutture strategiche della Regione. Alla terza pagina della delibera, nella sezione dedicata alle strade, prima fra tutte le infrastrutture viarie, c’è proprio il completamento della fondovalle Sangro
IL PERCORSO. Il tracciato si sviluppo per 5,3 chilometri, prevalentemente in sponda sinistra del fiume Sangro. Il percorso comprende una galleria di 2 chilometri e mezzo, che sarà dotata di impianti tecnologici e di sicurezza di ultima generazione, oltre a cinque viadotti lunghi complessivamente 1,3 chilometri. Il tracciato inizia in prossimità della stazione ferroviaria di Gamberale-Sant’Angelo, in corrispondenza del viadotto esistente sul fiume Sangro. Nel primo tratto sarà realizzata la rampa di uscita per chi proviene dalla costa adriatica ed è diretto verso Pizzoferrato e Gamberale, mentre nel verso di percorrenza opposto il collegamento con la viabilità secondaria è garantito dall’adeguamento dell’intersezione esistente. Il tracciato prosegue superando la ferrovia con un viadotto e, dopo circa un chilometro, entra in una galleria di 2,5 chilometri, proseguendo poi tra la ferrovia e la strada provinciale 164. Poco prima dell’abitato di Quadri il tracciato scavalca nuovamente la ferrovia e quindi il fiume Sangro con un viadotto, ricollegandosi al tratto già ammodernato dove è prevista la realizzazione dello svincolo Quadri Est.
SOPRALLUOGO A QUADRI. Dopo l’incontro in Provincia di Chieti, con la firma sul verbale per la consegna di lavoro, il presidente D’Alfonso si è spostato a Quadri, dove era atteso da diversi amministratori locali e portatori di interesse. Inizialmente pare che la cerimonia dovesse tenersi solo a Quadri. Lo spostamento a Chieti ha creato qualche malumore.
Ieri mattina è stato firmato il verbale di consegna dei lavori dell’ultimo lotto. Una firma attesa da 40 anni. L’hanno messa l’amministratore delegato di Anas, Gianni Vittorio Armani, e il direttore della ditta De Sanctis, capofila dell’Ati aggiudicataria, Pietro Cosentino, davanti al presidente della Regione Luciano D’Alfonso, a quello della Provincia di Chieti Mario Pupillo, all’amministratore dell’impresa romana che farà le opere Francesca De Sanctis, al presidente Confindustria Chieti Pescara, Gennario Zecca e a tanti sindaci e amministratori locali che hanno affollato la sala consiliare della Provincia di Chieti.
AUTOSTRADA GRATIS. D’Alfonso l’ha chiamata così: «Un’autostrada senza pedaggi che unisce due mari e consente al distretto industriale e di Atessa e della Val di Sangro di liberare tutte le sue potenzialità. La nostra regione», ha continuato, «conta 127.000 imprese, ma la parte che fa ricchezza sta lì e Anas, Regione, Ministero della Coesione e Ministero delle Infrastrutture hanno saputo fare squadra nel mettere risorse, procedure e sollecitudine». Il presidente ha dato atto all’Anas di aver accelerato i tempi, ringraziando sia Armani che i due dirigenti Vincenzo Lomma e Francesco Ruocco che hanno curato l’opera da vicino. Dal punto di vista politico ha invece citato tre abruzzesi che si sono molto adoperati: uno di Chieti, Giovanni Legnini, uno di Pescara, ormai scomparso, Nino Sospiri, e uno di Teramo, Paolo Tancredi. Esponenti sia di centrodestra che di centrosinistra, perché, «le opere infrastrutturali dovrebbero essere poste al riparo dalla lotta politica», ha sottolineato il presidente replicando indirettamente a chi ha sostenuto che la cerimonia potesse essere vista come una passerella elettorale. Il pensiero è inoltre andato anche all’ex ministro Remo Gaspari, che ha strenuamente tentato di completare l’opera e non ci è riuscito a causa degli alti costi. Quanto all’impegno del presidente per l’opera, c’è una delibera datata 8 luglio 2014, firmata dunque a pochi giorni dall’insediamento in Regione della giunta D’Alfonso, in cui il presidente indica il grado di priorità delle infrastrutture strategiche della Regione. Alla terza pagina della delibera, nella sezione dedicata alle strade, prima fra tutte le infrastrutture viarie, c’è proprio il completamento della fondovalle Sangro
IL PERCORSO. Il tracciato si sviluppo per 5,3 chilometri, prevalentemente in sponda sinistra del fiume Sangro. Il percorso comprende una galleria di 2 chilometri e mezzo, che sarà dotata di impianti tecnologici e di sicurezza di ultima generazione, oltre a cinque viadotti lunghi complessivamente 1,3 chilometri. Il tracciato inizia in prossimità della stazione ferroviaria di Gamberale-Sant’Angelo, in corrispondenza del viadotto esistente sul fiume Sangro. Nel primo tratto sarà realizzata la rampa di uscita per chi proviene dalla costa adriatica ed è diretto verso Pizzoferrato e Gamberale, mentre nel verso di percorrenza opposto il collegamento con la viabilità secondaria è garantito dall’adeguamento dell’intersezione esistente. Il tracciato prosegue superando la ferrovia con un viadotto e, dopo circa un chilometro, entra in una galleria di 2,5 chilometri, proseguendo poi tra la ferrovia e la strada provinciale 164. Poco prima dell’abitato di Quadri il tracciato scavalca nuovamente la ferrovia e quindi il fiume Sangro con un viadotto, ricollegandosi al tratto già ammodernato dove è prevista la realizzazione dello svincolo Quadri Est.
SOPRALLUOGO A QUADRI. Dopo l’incontro in Provincia di Chieti, con la firma sul verbale per la consegna di lavoro, il presidente D’Alfonso si è spostato a Quadri, dove era atteso da diversi amministratori locali e portatori di interesse. Inizialmente pare che la cerimonia dovesse tenersi solo a Quadri. Lo spostamento a Chieti ha creato qualche malumore.