Forza Italia accelera sui gruppi negli enti locali
Ma è il Nuovo centrodestra a segnare il primo punto alla Provincia dell’Aquila. Il sottosegretario Legnini (Pd): «La scissione fa chiarezza nel quadro politico»
PESCARA. Da oggi il centrodestra abruzzese dovrà fare i conti con le ricadute locali della scissione interna tra Forza Italia di Berlusconi e Nuovo centrodestra di Alfano-Quagliariello. Dice il deputato forzista Fabrizio Di Stefano: «Dovremo, sin da subito a partire dalle prossime ore, costruire gruppi consiliari a tutti i livelli e affrontare una nuova fase di riorganizzazione della struttura a livello territoriale ma dovremo soprattutto moltiplicare gli incontri con i dirigenti ed i militanti per spiegare le ragioni di una scelta».
In Regione Forza Italia ha i numeri (almeno tre consiglieri) per costituire il gruppo (Gianni Chiodi, Riccardo Chiavaroli, Nazario Pagano, Luca Ricciuti, Giuseppe Tagliente, Gianfranco Giuliante, Paolo Gatti in itinere). Lo stesso vale per il Nuovo centrodestra (Lanfranco Venturoni, Angelo Di Paolo, Mario Mincone, Walter Di Bastiano). Gli altri (La Destra-Alleanza nazionale) dovranno trasferirsi nel gruppo misto.
In Provincia dell’Aquila va registrato l’appello dei consiglieri Armando Floris, Gianluca Alfonsi, Fernando Caparso, Gabriele Fulvimari a «costituire gruppi consiliari di Forza Italia». Ma sono stati bruciati sul tempo dal Nuovo Centro destra che ha annunciato il nuovo gruppo con il presidente Antonio Del Corvo, il presidente del Consiglio provinciale, Filippo Santilli, i consiglieri Salvatore Orsini, Pasqualino Di Cristofano e Felicia Mazzocchi, risultando il primo gruppo in termini numerici: «Crediamo fortemente in questo progetto politico» hanno affermato i cinque consiglieri provinciali.
In Forza Italia prevale la volontà di non rompere i rapporti con gli alfaniani che in Abruzzo hanno conquistato pezzi importanti come i deputati Paolo Tancredi e Filippo Piccone. Ieri l’assessore Giuliante (all’Aquila con Altero Matteoli per la prima uscita regionale di Forza Italia) ha descritto così il tridente che alle elezioni regionali, si opporrà, guidato da Chiodi, al candidato del centrosinistra: «Una lista di Forza Italia, una lista del Nuovo centrodestra, una lista del presidente», alle quali andranno aggiunte le liste Rialzati Abruzzo dell’inossidabile Carlo Masci e la neonata Alleanza Nazionale che dovrebbe rivedere in pista l’assessore Giandonato Morra.
E a sinistra? Il Pd è impegnato nella corsa alla segreteria.Dal governo arriva la voce del sottosegretario Giovanni Legnini: «La scissione avvenuta nel centrodestra con la nascita della nuova formazione di Alfano contribuisce a creare chiarezza nel quadro politico». E di conseguenza «impulso all'azione del governo e più certezze alle scadenze degli impegni programmatici».
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