Foschi: “Anche Alitalia pronta a lasciare l’aeroporto di Pescara”

23 Marzo 2016

Il consigliere di Pescara – Mi Piace: “La compagnia aerea pensa di trasferire gli aerei su Ancona e Trieste perché sono rotte consolidate e perché i rapporti con Regione Abruzzo e Saga sono pessimi”

PESCARA. Dopo la Ryanair anche l’Alitalia sembra  abbandonare il territorio abruzzese.  Lo denuncia Armando Foschi , di Pescara – Mi piace. Secondo il consigliere comunale la compagnia aerea italiana avrebbe intenzione di lasciare l’aeroporto pescarese. E dopo il caso Ryanair rischia di veder esplodere anche la questione Alitalia.

« In seguito alla rottura dei rapporti tra la Mistral Air e Alitalia, che hanno determinato la cancellazione dei collegamenti su Ancona e Trieste, la compagnia nazionale ha deciso di spostare i vettori Saab 2000 e ATR 72 su queste ultime due, sulle quali è pronta a investire, cancellando gli scali di Perugia e di Pescara», si legge in un comunicato di Foschi. «Alitalia afferma dunque di preferire un investimento su queste rotte sia per un traffico già ampiamente consolidato e sia perché sembra non aver ricevuto grande considerazione né da parte del Governo regionale  del Presidente D’Alfonso né dall’attuale governance della Saga, la società che gestisce i servizi di terra dell’aeroporto, che non si è mai neanche preoccupata di svolgere una campagna informativa  per ricordare la disponibilità di tre voli giornalieri per Fiumicino. Anzi, la stessa Saga non solo non ha pubblicizzato i voli di Alitalia, ma sembra anche aver fatto peggio permettendo l’ingresso sul nostro mercato di Air Valle, per il collegamento con Catania due volte a settimana, e alla Blue Air per la linea con Torino tre volte a settimana sottraendo, di fatto, passeggeri all’Alitalia per le stesse destinazioni via Fiumicino. La risposta dell’Alitalia però non tarderà ad arrivare. Gira infatti l’ipotesi che la nota compagnia sembra voler cancellare il volo storico su Milano da Pescara. Uno scenario tutt’altro che surreale».

Armando Foschi  fu il primo, due mesi fa, a lanciare l’allarme sull’addio  di Ryanair all’aeroporto d’Abruzzo: «Oggi credo che anche  questa vicenda meriti un approfondimento», conclude. «La fuga della seconda compagnia aerea  dal nostro aeroporto in soli tre mesi è il sintomo di  una malattia che sta serpeggiando  all’interno di Saga, malattia che va curata  con tempestività prima che il nostro aeroporto diventi un deserto pronto  per qualche speculazione».