I centri SanStefar a un gruppo campano
Le cliniche Malzoni, collegate a Neuromed, si aggiudicano la gara per 58 centesimi
CHIETI. Sventato il rischio di un'altra asta fallimentare deserta. Va al Laboratorio di biodiagnostica Montevergine Malzoni srl di Avellino l'affidamento dei centri SanStefar, che si apprestano a uscire da un lunghissimo calvario cominciato con la bancarotta di Villa Pini.
Il gruppo sanitario privato campano, collegato per recenti vicende societarie alla Neuromed dell'imprenditore Pozzilli di Isernia, l'ha spuntata per appena 58 centesimi, su una la base d'asta di 5 milioni di euro, rispetto all'offerta presentata nello studio del notaio Alfredo Pretaroli di Chieti dall'unico altro pretendente in campo, un consorzio locale di cooperative tenuto insieme sotto la sigla Isosan.
L'affidamento al gruppo campano dovrà superare, nel prossimo mese, la fase vincolante della trattativa con i sindacati. In caso di via libera, si potrà quindi giungere alla firma del contratto di vendita entro i successivi quindici giorni. Una procedura che dunque non è ancora conclusa. Il che spiega il riserbo dei rappresentanti dei lavoratori che, prima di poter visionare il piano industriale del gruppo Malzoni, preferiscono non sbilanciarsi sul possibile avvicendamento alla guida dei centri di riabilitazione abruzzesi travolti dal crac dell'ex re delle cliniche, Enzo Angelini.
Prevale, in ogni caso, un senso di sollievo per essere usciti da un periodo drammatico, con circa 600 lavoratori altamente specializzati nella riabilitazione che, per oltre un anno, sono andati avanti grazie al traghettamento assicurato dalla curatela fallimentare dell'avvocato romano Giuseppina Ivone. Delle cliniche Malzoni si sa che sono legati a Neuromed, la società molisana che l'anno scorso sembrava pronta a rilevare l'intero gruppo Villa Pini successivamente assegnato, all'esito di un'altra asta fallimentare, al manager pescarese Nicola Petruzzi. Le cliniche Malzoni operano in Campania sin dagli anni '50 e sono specializzate in campo ostetrico-ginecologico, come in altre branche di chirurgia e diagnostica.
Una gara nient'affatto scontata quella davanti al notaio Pretaroli visto che, sino all'ultimo, si è temuto che anche questa volta l'affidamento potesse sfumare. E' accaduto quando la curatrice Ivone, assistita dal commercialista teatino Francesco Cancelli, ha informato i presenti all'asta fallimentare su una comunicazione della Regione Molise e di una diffida a sospendere la gara da parte di un avvocato di Campobasso. Dopo un breve consulto tra i rappresentanti delle due società partecipanti all'asta davanti al notaio Pretaroli, si è comunque deciso di andare avanti con l'aggiudicazione finale a Malzoni, determinata anche dal fatto che l'altro gruppo concorrente, Isosan, ha deciso di non rilanciare l'offerta.
Ora si apre dunque il capitolo delle trattative, con il sindacato deciso a strappare il miglior accordo possibile per salvaguardare i posti di lavoro dei centri San Stefar e la qualità dell'assistenza di tutti i centri di riabilitazione abruzzesi. (cr.re.)
Il gruppo sanitario privato campano, collegato per recenti vicende societarie alla Neuromed dell'imprenditore Pozzilli di Isernia, l'ha spuntata per appena 58 centesimi, su una la base d'asta di 5 milioni di euro, rispetto all'offerta presentata nello studio del notaio Alfredo Pretaroli di Chieti dall'unico altro pretendente in campo, un consorzio locale di cooperative tenuto insieme sotto la sigla Isosan.
L'affidamento al gruppo campano dovrà superare, nel prossimo mese, la fase vincolante della trattativa con i sindacati. In caso di via libera, si potrà quindi giungere alla firma del contratto di vendita entro i successivi quindici giorni. Una procedura che dunque non è ancora conclusa. Il che spiega il riserbo dei rappresentanti dei lavoratori che, prima di poter visionare il piano industriale del gruppo Malzoni, preferiscono non sbilanciarsi sul possibile avvicendamento alla guida dei centri di riabilitazione abruzzesi travolti dal crac dell'ex re delle cliniche, Enzo Angelini.
Prevale, in ogni caso, un senso di sollievo per essere usciti da un periodo drammatico, con circa 600 lavoratori altamente specializzati nella riabilitazione che, per oltre un anno, sono andati avanti grazie al traghettamento assicurato dalla curatela fallimentare dell'avvocato romano Giuseppina Ivone. Delle cliniche Malzoni si sa che sono legati a Neuromed, la società molisana che l'anno scorso sembrava pronta a rilevare l'intero gruppo Villa Pini successivamente assegnato, all'esito di un'altra asta fallimentare, al manager pescarese Nicola Petruzzi. Le cliniche Malzoni operano in Campania sin dagli anni '50 e sono specializzate in campo ostetrico-ginecologico, come in altre branche di chirurgia e diagnostica.
Una gara nient'affatto scontata quella davanti al notaio Pretaroli visto che, sino all'ultimo, si è temuto che anche questa volta l'affidamento potesse sfumare. E' accaduto quando la curatrice Ivone, assistita dal commercialista teatino Francesco Cancelli, ha informato i presenti all'asta fallimentare su una comunicazione della Regione Molise e di una diffida a sospendere la gara da parte di un avvocato di Campobasso. Dopo un breve consulto tra i rappresentanti delle due società partecipanti all'asta davanti al notaio Pretaroli, si è comunque deciso di andare avanti con l'aggiudicazione finale a Malzoni, determinata anche dal fatto che l'altro gruppo concorrente, Isosan, ha deciso di non rilanciare l'offerta.
Ora si apre dunque il capitolo delle trattative, con il sindacato deciso a strappare il miglior accordo possibile per salvaguardare i posti di lavoro dei centri San Stefar e la qualità dell'assistenza di tutti i centri di riabilitazione abruzzesi. (cr.re.)
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