I sindaci: «Ora è emergenza sanitaria»

Il fango distrugge tre depuratori, manca l'acqua in Val Vibrata

TERAMO. Ammontano a 50 milioni di euro i danni ai depuratori, alla rete idrica e fognante provocati dall’alluvione. E’ questa la prima stima fatta dalla Ruzzo Reti che è ancora impegnata in prima linea sul territorio per riparare le rotture e riapprovigionare le zone rimaste a secco. Ieri l’acqua è tornata in molti dei Comuni. A tempo di record è stato realizzato un nuovo attraversamento sul fiume Salinello, riportando acqua potabile nelle abitazioni di una parte di Tortoreto Alto e Mosciano, entro 48 ore sarà riattivato il tratto di condotta che rifornisce gran parte della Vibrata. Drammatica rimane invece la situazione di depuratori e fognature. Il maltempo sta mettendo in difficoltà anche moltissime famiglie e imprese.

Tra le aziende che segnalano particolari difficoltà ci sono la Trix Plastica e la Terpak situate nella zona di Villa Zaccheo di Bellante, i cui magazzini e uffici sono stati invasi da acqua e fango.

FINANZIAMENTI.
In soccorso di famiglie e imprese si è schierata ieri la Banca dell’Adriatico che ha messo a disposizione 50 milioni di euro per speciali finanziamenti, a condizioni agevolate, a sostegno di chi è stato gravemente danneggiato. Le richieste possono essere presentate negli oltre 200 sportelli della banca.

STATO DI EMERGENZA.
Anche gli enti pubblici non stanno a guardare e tante amministrazioni colpite dal disastro hanno già deliberato a tempi record la dichiarazione dello stato di emergenza. Procedura necessaria per permettere ai cittadini di chiedere i risarcimenti per i danni subiti. A Giulianova il Comune ha dichiarato lo stato di calamità naturale e il sindaco Francesco Mastromauro ha invitato i cittadini e le imprese a far pervenire entro 15 giorni una relazione. Stesso iter è stato messo in moto anche dal Comune di Nereto e quello di Controguerra. La richiesta di stato di emergenza per calamità naturali sarà inoltre portato a votazione nel Consiglio provinciale convocato per lunedì 7 marzo.

ANCORA ALLAGAMENTI.
Tante ancora le zone della provincia a fare i conti con l’acqua che continua a creare problemi. Come a Giulianova dove resta completamente allagato il sottopassaggio di via Salerno. Il maltempo ha ridotto, inoltre, ad un colabrodo il manto della stessa statale e strade quali via Montello, a Giulianova alta. Danni anche nell’interno dove risulta isolata la frazione Faieto di Cortino per i danni alla provinciale 47.
Grandi problemi si sono verificati ancora a Pineto, dove una prima stima parla di danni che ammonterebbero a circa 3 milioni di euro. La situazione più critica è quella di Borgo Santa Maria, con strade disastrate, recinzioni pericolanti e abitazioni e garage piene di fango.

RIPRENDONO LE LEZIONI.
A Borgo Santa Maria le lezioni della scuola primaria, ancora chiusa per i danni, riprenderanno lunedì: quelle delle classi prime, seconde, terze e quarte si terranno nella scuola elementare di Pineto centro dalle 14.15 alle 18.15, mentre quelle delle quinte nella scuola media in centro dalle 8.10 alle 12.50. Per tutti gli alunni sarà assicurato il trasporto.

VIABILITA’.
Per quanto riguarda le strade provinciali sono stati riaperti al traffico, ma solo nelle ore diurne, i ponti sulla 553 di Atri in località Fontanelle e quello sulla Sp 23 a Castelnuovo. Restano stati chiusi, invece, i ponti sul Salinello a Sant’Omero, Garrufo e a Villa Maggi, nel territorio di Mosciano. A Nereto il sindaco Stefano Minora ha chiuso al traffico via della Fontana in direzione contrada San Savino, le vie in contrada Rote, Viale Primo Maggio e via Vespucci verso la frazione Capodino dove è crollato il ponte.
La pioggia intensa ha causato una frana di vaste proporzioni sulla provinciale 49 che collega Valle Castellana al territorio ascolano, qui è stato istituito il senso unico alternato. L’emergenza sta rientrando nelle ultime ore nel territorio del comune di Ancarano dove in prima linea è stato schierato il servizio di Protezione civile recentemente istituito. Due qui i tratti viari particolarmente danneggiati, via della Carrozza e via Massoni.

PARLA DE MATTEIS.
«Esprimo la più sentita solidarietà e vicinanza alle popolazioni teramane colpite duramente dalle avversità atmosferiche», è l’appello lanciato dal vice presidente vicario del consiglio regionale, Giorgio De Matteis, «a loro va la vicinanza dei cittadini aquilani sfollati e da loro ospitati dopo il terremoto».
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