ABRUZZO
Il Centro al secondo giorno di sciopero: i motivi
Il giornale mercoledì 6 marzo non è in edicola e il sito non è aggiornato. Il documento del Comitato di redazione dei giornalisti. Solidarietà e interventi di Ordine e sindacati
Il comunicato del Cdr (comitato di redazione) dei giornalisti de il Centro:
"L’assemblea dei giornalisti del quotidiano il Centro ha preso atto del silenzio della dirigenza aziendale alle richieste e alle sollecitazioni contenute nel documento del Cdr del 26 febbraio scorso. Un silenzio che alimenta il clima di disagio che si vive da settimane.
L'assemblea si vede costretta a proclamare una seconda giornata di sciopero, con effetto immediato, per oggi, martedì 5 marzo. Il giornale non sarà in edicola domani 6 marzo e il sito non viene aggiornato. Di questo ce ne scusiamo con i lettori e con gli edicolanti da sempre al nostro fianco. L’assemblea torna a ribadire l’immediata necessità di rimpiazzare o rinnovare i contratti a termine (scaduti a fine gennaio) di due colleghi. I mancati rinnovi, frutto di una scomposta reazione aziendale in un momento di forte tensione sindacale, stanno comportando uno sforzo senza precedenti (nell'imminenza di un importante appuntamento elettorale per l'Abruzzo), in una redazione già fortemente rimaneggiata negli anni, e rischiano di provocare un impoverimento del prodotto.
Oltre a ribadire la sfiducia al direttore, votata un mese fa, l'assemblea torna ad auspicare un immediato confronto con i due azionisti di riferimento del Centro spa che in questi anni, al pari della redazione, si sono fatti carico di enormi sacrifici per garantire la tenuta del principale giornale abruzzese. È indispensabile la ripresa di un confronto franco ma sereno, anche per affrontare le sfide future, a partire dal rilancio del web e per lo sviluppo della multimedialità dell'informazione. La stessa redazione deve però poter essere messa nelle adeguate condizioni per affrontare queste sfide".
SOLIDARIETA' AI GIORNALISTI DEL CENTRO E RICHIESTE DI INTERVENTO
ORDINE GIORNALISTI. "Il Consiglio dell’Ordine dei giornalisti (Odg) d’Abruzzo esprime preoccupazione per l’inasprirsi della vertenza in atto al quotidiano Il Centro, che vede l’intera redazione impegnata in un difficile confronto con l’azienda sulle prospettive editoriali del giornale. Il mancato rinnovo dei contratti in scadenza, con giornalisti che hanno contribuito a mitigare le strutturali carenze di organico; l’assenza di un credibile piano strategico di rilancio del quotidiano; l’incrinato rapporto tra corpo redazionale e direzione; l’inspiegabile mancato ricorso da parte dell’azienda a strumenti di alleggerimento dei costi di produzione; le denunciate interferenze esterne sull’insopprimibile diritto dei giornalisti alla loro autonomia, costituiscono tutti motivi di apprensione e inquietudine che rendono incerto il futuro di uno dei mezzi di informazione che rappresenta un fondamentale presidio di democrazia nella nostra regione. L’inasprirsi della vertenza, per la netta chiusura dell’azienda ad aprire il tavolo di confronto sui temi riguardanti le prospettive del giornale, avviene, peraltro, in un periodo elettorale cruciale per il futuro dell’Abruzzo. L’assenza del giornale, leader dell’informazione locale regionale, dalle edicole rappresenta una profonda lacerazione nel processo di formazione di un’opinione pubblica criticamente consapevole dello svolgersi della dialettica politica. Per questo l’Ordine dei giornalisti d’Abruzzo giudica stonato il silenzio della politica e delle istituzioni sulla protesta dei giornalisti del Centro. Tanto più in un contesto in cui ci si aspetterebbe una presa di posizione chiara o un intervento attivo per difendere i principi fondamentali quali la libertà di stampa, il diritto all’informazione e i diritti dei lavoratori. L’Ordine dei Giornalisti d’Abruzzo non può tollerare segnali di trascuratezza o mancanza di interesse per le molteplici questioni critiche che riguardano l’informazione in Abruzzo che, in una qualche misura, si pensa di poter risolvere con pannicelli caldi ritenendo che le istituzioni debbano far sentire la loro voce per tutelare i diritti fondamentali dell’informazione, che riflettono gli interessi della intera comunità regionale".
SINDACATO GIORNALISTI ABRUZZESI (SGA). "Il Sindacato Giornalisti Abruzzesi è solidale con i giornalisti del quotidiano Il Centro che a distanza di una settimana si vedono costretti a proclamare una seconda giornata di sciopero. Domani , 6 marzo, il quotidiano non sarà in edicola a causa dell’atteggiamento dell’editore trincerato nel silenzio che alimenta un clima di disagio vissuto da settimane dalla redazione, ma che soprattutto priverà i lettori de Il Centro e l'opinione pubblica di un'informazione quantomai necessaria in piena campagna elettorale, a pochi giorni dal voto per le elezioni regionali. La comunità abruzzese, in un frangente così vitale per la democrazia, dovrebbe riflettere sulle ragioni di disagio alla base della vertenza. Il Sindacato Giornalisti Abruzzesi supporterà in ogni sede la battaglia che i giornalisti de Il Centro stanno portando avanti con senso di responsabilità e contro la precarizzazione per difendere la qualità del prodotto e la tenuta del principale quotidiano dell’Abruzzo".
SINDACATO FIGEC/CISAL ABRUZZO. "Piena solidarietà e supporto da Figec/Cisal Abruzzo, che chiede alla proprietà l’apertura urgente di un tavolo di lavoro!”: così Donato Fioriti, consigliere nazionale FIgec/Cisal e fiduciario per Chieti e Candida de Novellis Fiduciaria per Pescara e componente Consulta nazionale fiduciari Figec/Cisal. “Siamo vicini al Cdr de Il Centro, che giustamente ha proclamato una giornata di sciopero sottolineando il forte disagio per i due contratti a termine non rinnovati, ma anche e soprattutto per l’impoverimento progressivo della redazione ed il venire meno del rapporto di fiducia con il direttore della testata, senza contare le condizioni di forte tensione e difficoltà logistiche ed organizzative in cui i colleghi sono costretti a lavorare”. “E’ grave che la dirigenza aziendale - concludono Fioriti e de Novellis- non abbia dato alcun segnale immediato di attenzione al Cdr, procrastinando a fine marzo un eventuale incontro , che noi chiediamo con forza immediatamente non solo nell’interesse dei colleghi de Il Centro, ma della proprietà stessa."