Il generale Aniello: «Rispetto delle regole a tutela dell’economia»
Parla il comandante regionale della Guardia di Finanza «Sulla ricostruzione ci sarà un’attenzione asfissiante»
L’AQUILA. «Anche in Abruzzo l’economia sta lentamente risalendo la china e una ricetta per proseguire su quella strada esiste: il rispetto delle regole da parte di tutti».
Il comandante regionale della Guardia di Finanza, generale di brigata Flavio Aniello, indica nella legalità uno strumento rilevante per risolvere almeno in parte i problemi che angustiano la regione, a cominciare dall’evasione fiscale.
Un messaggio importante che arriva alla vigilia della cerimonia della festa del Corpo che per quanto riguarda l’Abruzzo si tiene questa mattina all’Aquila.
Quali sono, dunque, le direttive dei vostri controlli?
«Bisogna considerare che l’evasione fiscale che nuoce all’economia nel suo complesso non è solo quella che talvolta riscontriamo nelle grandi aziende, ma esiste anche quella di massa, che è addirittura maggiore per quantità. Ecco l’importanza del controllo sugli scontrini e ricevute fiscali».
Nel mirino, ovviamente, anche la spesa pubblica talvolta «allegra».
«L’impegno, ovviamente, è costantemente rivolto in modo capillare al controllo sulla spesa pubblica per reprimere sprechi e, ovviamente, quella sanitaria in modo da indurre gli amministratori pubblici a lavorare con la diligenza del buon padre di famiglia. Quanto alle aziende è ovvio che quelle che operano illecitamente vietano a quelle oneste di lavorare in modo virtuoso e danneggiano il mercato. Noi abbiamo la possibilità di investigare a tutto campo di intesa con procure e magistratura contabile contro le frodi».
Questa attività di controllo, dunque, puntella la ripresa economica?
«Certo, e poi qualche timido segnale di ripresa c’è. Per esempio stanno aumentando le richieste di brevetto, significa che lentamente sta prendendo piede l’innovazione, un aspetto da non sottovalutare».
Non può mancare un riferimento alla ricostruzione post-terremoto.
«I controlli sono stati sempre molto pressanti e i risultati investigativi lo dimostrano, ma posso assicurare che per il futuro saranno asfissianti soprattutto in relazione ai fondi che dovranno arrivare. Molta attenzione verrà posta alla ricostruzione privata grazie anche alla nuova legge in fase di conversione. Posso aggiungere che ho chiesto a Roma un piano operativo che riguarda, per l’appunto, il tema della ricostruzione».
All’Aquila, del resto, sono arrivati i Casalesi.
«E, infatti, la loro presenza ha danneggiato il mercato e le imprese edili che operano correttamente: di fatto gli operai dovevano restituire ai Casalesi la metà di quello che avevano percepito. Ecco perché parlo di controlli asfissianti per aggredire i patrimoni della criminalità organizzata e impedire in un secondo momento il riciclaggio».
Ma l’attività della Finanza da qualche anno va oltre gli obiettivi istituzionali di un tempo, ovvero la sola tutela dell’economia legale.
«La nostra è una competenza trasversale, non solo polizia tributaria e attività similari, ma anche lotta al traffico di droga, quella alla ludopatia e dunque ai giochi e scommesse illegali. Oltre alle segnalazioni che arrivano tramite il 117».
E in Abruzzo c’è anche dell’altro.
«Abbiamo il Soccorso alpino della Guardia di finanza che ha basi in tutto l’arco alpino ma anche all’Aquila, uno dei fiori all’occhiello del nostro Corpo».
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