Il Pd: ora allarghiamo l'alleanza

La candidatura di Gaspari e il ruolo dell'Udc. Piccone: scelta da rispettare

PESCARA. Il fair play del Popolo della libertà e la cautela del Partito democratico, il sostanziale scetticismo dell'Italia dei valori. La candidatura annunciata da Lucio Gaspari per un seggio al Senato movimenta il mondo politico regionale e riscuote i primi consensi nell'area moderata, tradizionalmente maggioritaria in Abruzzo anche nell'epoca del bipolarismo più sfrenato. «Ho ricevuto tantissime telefonate di consenso», dice il figlio dell'ex pluriministro di Gissi che, a 65 anni, ha deciso di mettere momentaneamente da parte una onorata carriera di docente all'università di Tor Vergata per impegnarsi con l'Udc di Casini in un momento difficile per il Paese e l'Abruzzo.

«Rispetto sempre la scelta delle persone che mettono a disposizione della politica la propria professionalità, come in questo caso il professor Gaspari, a prescindere dal partito che intendono scegliere per i propri ideali». Così il coordinatore regionale del Pdl, Filippo Piccone, che poi aggiunge: «Fa piacere riscontrare l'apprezzamento di Lucio Gaspari per personaggi politici come il presidente della Provincia di Chieti e il vice della Regione Lazio, esponenti del centrodestra che amministrano con il Pdl». Il senatore marsicano, nonostante le difficoltà economiche ereditate dalle passate amministrazioni, definisce positivi i risultati ottenuti sul fronte del risanamento economico in Abruzzo. «Un ulteriore impegno dell'amministrazione Chiodi», riprende Piccone, «sarà incentrato sullo sviluppo con l'utilizzo dei fondi Fas. Il Pdl si sta dimostrando partito responsabile, con una classe dirigente che in questi giorni, con il tesseramento e i congressi, si radicherà in modo importante in vista dei prossimi appuntamenti elettorali».

Sul versante opposto, il segretario regionale del Pd Silvio Paolucci prende atto con soddisfazione delle valutazioni espresse da Gaspari sui governi di centrodestra, e sulla necessità di un segnale di discontinuità nel quadro delle alleanze. «L'augurio», afferma Paolucci, «è che queste valutazioni producano un lavoro politico importante nelle principali città dove si andrà al voto in primavera».

Paolucci sottolinea che la posizione di Gaspari è in linea con quelle di Rodolfo De Laurentiis e del capogruppo regionale dell'Udc, Antonio Menna: «Segno che è maturato il momento di scommettere davvero sull'allargamento della coalizione con Udc, Idv e Sel. Il Pd» prosegue Paolucci, «sta lavorando su questo progetto nelle sei città in cui si voterà in primavera». Subito dopo, si aprirà la partita più importante. «Stiamo per mettere in campo un progetto articolato su cinque grandi questioni per la riconquista della Regione» annuncia il segretario del Pd. A cominciare dal posizionamento dell'Abruzzo nell'ambito delle macroregioni; Ricostruzione dell'Aquila; sanità; sviluppo e riorganizzazione dei servizi.

«Quali gli effetti della candidatura di Gaspari? La considero abbastanza ininfluente», commenta Carlo Costantini. «Mi fa piacere», prosegue il capogruppo dell'Idv, «che il figlio di Gaspari abbia deciso di mettersi in politica, ma mi sembra più una discesa in campo funzionale a ricomporre i dissidi nell'Udc che a modificare equilibri politici e logiche di schieramento. Del resto, faccio fatica a immaginare che la candidatura di Lucio Gaspari possa condizionare il risultato delle elezioni e ritengo che la maggior parte degli abruzzesi la pensi come me. Perché questo», aggiunge Costantini, «non è più il tempo della nostalgia ma quello della disperazione». Il leader dell'Idv contesta invece i ritardi nella costruzione di una salda alleanza a sinistra, e fa l'esempio di Montesilvano, una delle città dove si voterà in primavera.

«Temo che a Montesilvano, il rinvio delle primarie da parte di una componente del Pd sia condizionata proprio dalle decisioni dell'Udc. Altrimenti perché», si chiede Costantini, «il Pd, che ha deciso da mesi di fare le primarie, non fissa la data? Perché spera in un'alleanza con l'Udc, senza considerare che, a Montesilvano, l'assessore Di Giacomo dell'Udc sta facendo il Prg con il sindaco Pasquale Cordoma. Insomma, siamo alle comiche».

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