Il procuratore Prete: «Lo spaccio ci preoccupa»
Il magistrato: degli ultimi quattro delitti, tre sono collegati alla tossicodipendenza aumentano anche i furti ed è ora che il sindaco attivi la videosorveglianza
VASTO. «Conoscere il grado di percezione della sicurezza nei cittadini è importante per un magistrato. Apprezzo, quindi, momenti come quello odierno. Certo, i dati raccolti ad ottobre probabilmente sarebbero stati diversi se le persone interviste fossero state avvicinate in questi giorni».
È cominciato con un riferimento ai due ultimi fatti di cronaca avvenuti a Vasto questa settimana, l’intervento del procuratore capo del tribunale di Vasto, Francesco Prete, al “Quarto convegno sulla sicurezza” che si è svolto ieri sera nella pinacoteca di Palazzo D'Avalos.
«L’assalto armato al furgone portavalori e l’omicidio di via Villa De Nardis hanno creato grande allarme sociale. Nel circondario sono stati commessi in tre mesi 4 omicidi e 3 sono legati alla tossicodipendenza. È un dato che deve far riflettere e ben si comprende il timore degli intervistati per la droga», ha detto il magistrato.
«La diffusione della droga è uno dei motivi di maggiore preoccupazione. Altrettanto preoccupante è l’ascesa dei reati fra le mura domestiche: stalking, abusi sui minori, violenze in genere. Tanti, purtroppo, i reati contro il patrimonio: 2.500 le denunce per furto, il 90 per cento dei quali a opera di ignoti. Quattrocentocinquanta i furti in appartamento e scippi. È negativo il fatto che molte vittime rinuncino a denunciare i furti subiti. La denuncia è importante», ha rimarcato Prete.
«È vero che le forze dell’ordine sono esigue, ma sono attente e gli ultimi casi dimostrano che lavorano con grande impegno. Non oso neppure sperare nei rinforzi. Ieri», ha sottolineato il procuratore capo, «l’arrivo a Vasto delle forze speciali in ausilio degli investigatori locali (Ris e Ros per il delitto di Michela Strever, ndc) dimostra l’attenzione dello Stato per questa città è alto. So che non consola ma altrove le cose non vanno meglio. Da parte mia voglio sollecitare maggiore collaborazione da parte della comunità e invitare ancora una volta il sindaco, Luciano Lapenna, ad attivare prima possibile la videosorveglianza», ha concluso il magistrato. (p.c.)
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