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Il Volo trionfa a Sanremo, Roseto prepara la festa per il ritorno di Ginoble

Il trio nato nel talent show di Rai 1 "Ti lascio una canzone" si afferma sul palco dell'Ariston con "Grande amore" e l'Abruzzo, sette anni dopo il successo dei Giò Di Tonno, festeggia la vittoria di un suo cantante. Orgoglio e gioia a Roseto: un grande trionfo

Un abruzzese vince il Festival di Sanremo. Sette anni dopo il successo del pescarese Giò Di Tonno, sul palco dell'Ariston trionfa il rosetano Gianluca Ginoble. Il teramano ha vinto insieme agli altri due  tenori del trio Il Volo: Piero Barone e Ignazio Boschetto. I tre cantanti, insieme dal talent show di Rai uno "Ti lascio una canzone" hanno vinto il 65° festival della canzone italiana con "Grande amore". «Un grazie al nostro manager, all’orchestra, per un sogno che è diventato realtà, grazie Italia», ha detto il trio a caldo. E un pezzettino d'Italia, l'Abruzzo, e in particolare Roseto è in festa. «Si tratta di un grandissimo successo che riempie di orgoglio un'intera città», sottolinea Enio Pavone, sindaco della città natale di Ginoble. «Durante la settimana del Festival, Roseto si è stretta attorno a questi splendidi ragazzi. A Gianluca, Piero e Ignazio giunga forte l'abbraccio della nostra città e di tutti i rosetani in questo momento di immensa gioia». Il tutto in attesa della grande festa (prevista per domani, lunedì 16 settembre) in occasione del ritorno a casa di Gianluca.

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Roseto ha vissuto con intensità i giorni trascorsi da Ginoble a Sanremo e in particolare il sabato del trionfo. Anzitutto con un flash mob propiziatorio organizzato dall’amministrazione comunale in piazza della Libertà qualche ora prima della serata conclusiva. Poi l’esplosione di gioia quando Carlo Conti ha pronunciato il nome del vincitore del 65°festival di Sanremo: il Volo. Scene di euforia collettiva in molti locali di Roseto, dove i clienti sono rimasti incollati al televisore sintonizzato su Rai uno. In particolare a Montepagano, città dove risiede Gianluca insieme alla famiglia, molti sono usciti in strada per festeggiare tutti insieme, prima della festa vera e propria che si terrà domani sera nella piazza principale dell’antico borgo da cui discende Roseto, in occasione del ritorno a casa del baritono che, salvo intoppi dell'ultimo momento, dovrebbe partecipare alla festa.

E Ginoble ha mandato anche oggi un saluto speciale all'Abruzzo e a Roseto. Lo ha lanciato dal Teatro Ariston di Sanremo durante "L'Arena" di Massimo Giletti. Quando il presentatore ha chiesto di fare un annuncio in siciliano, riferendosi agli altri due del gruppo, Barone e Boschetto, per introdurre un altro cantante siciliano, Lorenzo Fragola, e ricordando la sicilianità del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, Ginoble ha preso la parola Ginoble e ha voluto sottolineare la sua provenienza: «Saluto l' Abruzzo e Roseto». Per lui anche un coro di Buon Compleanno intonato dai suoi due colleghi e dal pubblico dell'Ariston come augurio per i 20 anni appena compiuti.

Il trionfo sanremese de Il Volo arriva come da pronostico. Ancora prima di poter sentire la canzone, i tre giovani erano dati come favoriti dai bookmakers. E il loro mix fra lirica, musica classica e chitarre elettriche ha convinto il pubblico della kermesse canora. La loro "Grande amore" ha superato le altre due finaliste: "Fatti avanti amore" di Nek e "Adesso e qui (nostalgico presente)" di Malika Ayane, che si sono piazzati rispettivamente secondo e terza. Ai due finalisti, però, arrivano gli altri premi. A Nek quello per il migliore arrangiamento, assegnato dall’orchestra, e quello della sala radio-web. A Malika Ayane va invece il premio della critica Mia Martini, assegnato dalla sala stampa.

«Vogliamo ringraziare tutti gli italiani, non ce l’aspettavamo, davvero». Così i vincitori del 65esimo festival di Sanremo, in conferenza stampa in chiusura di trasmissione. «Grazie anche a voi giornalisti per i commenti - aggiungono - Girando il mondo abbiamo avuto tantissime esperienze all’estero, ma questa è una delle più grandi, se non la più bella emozione. Da italiani non vedevamo l’ora di mostrare chi siamo. In sei anni siamo cambiati e cresciuti fisicamente e professionalmente, ora vogliamo condividere la nostra musica con gli italiani».

«Il popolo è dalla nostra parte - proseguono - Abbiamo avuto l’occasione di conoscere artisti italiani e di condividere l’esperienza con loro. Sono persone stupende che amano la musica come noi, non ci interessa il business». Rivolgendosi al secondo e alla terza classificata, dicono: «Siamo felici di essere qui perché siamo cresciuti ascoltando la tua musica» dicono rivolti a a Nek. «E Malika ti troviamo un’artista stupenda - aggiungono - noi rispettiamo e ammiriamo questi artisti. Stiamo arrivando adesso e stiamo crescendo adesso».

«Non siamo solo tre ragazzini con voce imponente - dicono Piero Barone, Ignazio Boschetto e Gianluca Ginoble - abbiamo proposto "Grande amore" che è una canzone pop cantata in modo classico per farci conoscere un po' di più. Siamo gli unici giovani italiani che propongono questo genere in tutto il mondo. Ha cominciato Andrea Bocelli, ora proviamo anche noi.  Anche se non capiscono le parole all’estero siamo riusciti a entrare nell’iPod dei ragazzi, ma il nostro obiettivo è farlo in Italia. Se dovessimo cantare pop, ce ne sono tanti che lo fanno meglio di noi. Non abbiamo la presunzione di dire alla gente "Ascoltateci"».

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