In Abruzzo 97 nuovi positivi e 183 guariti. Continuano a scendere i ricoveri

Sono complessivamente 70.615 i casi positivi al Covid-19 registrati in Abruzzo dall'inizio dell'emergenza. Rispetto a ieri l'assessorato regionale alla Sanità ha comunicato 97 nuovi casi (di età compresa tra 1 e 88 anni) e un solo decesso nelle ultime 24 ore. Ma pochi sono stati - di domenica - anche i tamponi analizzati: 2270 test molecolari e 1306 antigenici.

I positivi con età inferiore ai 19 anni sono 25, di cui 2 in provincia dell'Aquila, 3 in provincia di Pescara, 15 in provincia di Chieti e 5 in provincia di Teramo. Il bilancio dei pazienti deceduti sale a 2377 con un unico decesso: una donna di 87 anni della provincia di Teramo. Nel numero dei casi positivi sono compresi anche 59181 dimessi/guariti (+183 rispetto a ieri). Gli attualmente positivi in Abruzzo (calcolati sottraendo al totale dei positivi, il numero dei dimessi/guariti e dei deceduti) sono 9057 (-88 rispetto a ieri).

Dall'inizio dell'emergenza coronavirus sono stati eseguiti complessivamente 996391 tamponi molecolari e 400518 test antigenici. Il tasso di positività, calcolato sulla somma tra tamponi molecolari e test antigenici del giorno, è pari a 2.7 per cento. 419 pazienti (-13 rispetto a ieri) sono ricoverati in ospedale in terapia non intensiva; 44 (invariato rispetto a ieri con 1 nuovo ricovero) in terapia intensiva, mentre gli altri 8594 (-75 rispetto a ieri) sono in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva da parte delle Asl. Del totale dei casi positivi, 17619 sono residenti o domiciliati in provincia dell'Aquila (+23 rispetto a ieri), 18126 in provincia di Chieti (+51), 17715 in provincia di Pescara (+6), 16426 in provincia di Teramo (+15), 543 fuori regione (+1) e 186 (invariato) per i quali sono in corso verifiche sulla provenienza.

Una notizia positiva arriva, con l'ultimo bollettino, dalle città di Pescara e L'Aquila che hanno entrambe azzerato i contagi. Dai test delle ultime ore, infatti, non sono emersi nuovi casi. Non accadeva da mesi. Il capoluogo adriatico e, più in generale, la provincia di Pescara sono stati a lungo il territorio più colpito d'Italia a febbraio. Oggi, però, si vedono gli effetti dei 37 giorni di zona rossa, dal 14 febbraio al 22 marzo. Solo sei i casi a livello provinciale. L'incidenza settimanale dei casi per centomila abitanti nel Pescarese è pari a 32, dato che la colloca all'ultimo posto tra le province italiane ormai da due settimane. Ancora migliore la situazione di Pescara città, dove l'incidenza scende addirittura a 30, a fronte di una soglia di allarme di 250. Il dato è lontanissimo dal 522 registrato a metà febbraio, nei giorni più duri della terza ondata. Negli stessi giorni il territorio provinciale raggiunse un'incidenza pari a 505. A L'Aquila, dove la situazione nelle scorse settimana si stava facendo preoccupante, i numeri sono scesi in fretta e l'emergenza è rientrata.